Spesso i populisti attaccano il sistema delle Lobby che controllano i politici, i media e noi persone, per renderci schiavi e manipolare a tutti i costi. Seguendo questo filo complottista, che ci illude con la pubblicità e ci vuole consumatori, piuttosto che bisognisti, (“gli affamati, la plebe che vive come vive, i poveri diavoli che crescono fra un furto e l’altro”), ho sempre sostenuto che crescendo con questi valori dettati dall’esterno, noi corriamo il rischio di non sentirci nessuno, senza una vera volontà e di conseguenza privi di un’opinione e personalità. Guardando poi gli avvenimenti su scala mondiale, che parlano di crisi economiche, guerre fratricide tra i popoli conditi di odio, con i ricchi rispettati che condizionano la sorte di milioni di persone, politici corrotti o infiltrati in organizzazioni che vanno dal traffico delle armi a quello degli stupefacenti, per non parlare del cambiamento climatico, mi rendo conto che tutto questo marciume non lo cambieremo e sconfiggeremo mai.
Non lo cambieremo mai se continuiamo a comportarci come ci stiamo comportando oggi. Guardando invece all’interno di noi, in modo più profondo, potremmo riconoscere che gli eventi che avvengono al di fuori non sono altro che un’estensione di ciò che abbiamo dentro. Se ad ogni evento negativo io influenzo il mio modo di pensare, invece di trarne un beneficio in senso di esperienza, come dei grossi nuvoloni o energia negativa, circonderà la mia persona, o chi mi sta nelle vicinanze, di negatività. Al contrario, se sono una persona solare e positiva, accetterò qualsiasi decisione presa da altri o da me. Per avere sotto controllo le mie azioni e del mondo esterno, la prima cosa da fare, è osservare il modo di parlare e di agire mie e degli altri. Sembra banale ma in realtà ogni comportamento corrisponde alle estensioni del mio essere interiore. Le mie esperienze belle o brutte, i disagi del passato, le conquiste riassunte qui nel presente. Come in un giochino, basta ascoltare e vedere una persona per capire il suo mondo interiore. Leggere e seguire settimanalmente le vicende politiche, è interessante ma allo stesso tempo logorante, per via della mancanza di soluzioni che ci riguardano.
Buttando poi regolarmente letame su chi è al governo, senza proporre niente di nuovo è deprimente e per niente produttivo. Piuttosto che fare gli interessi di coloro che hanno votato una certa linea politica, si difende a spada la propria poltrona, passando al miglior offerente di turno. Nel mare delle ingiustizie, è emerso il M5S che con il duo Grillo Casaleggio ha rivoluzionato di non poco gli equilibri politici. Grillo di cui se ne ricava il ritratto di una personalità passionale, istintiva, burbera, molto vicino alla sua gente di cui rappresenta gli umori e per la quale i media (finanziati dai partiti) lo danno in fase di declino, ha messo in moto seguendo i suggerimenti e strategie di Casaleggio, un modo diretto di fare politica. Non più la delega a soliti partiti sempre più uguali, ma chiedendo la partecipazione diretta delle persone.
È avvenuto questo impegno da parte dei cittadini mi chiedo? Innanzitutto direi che non ricordo di avere mai sentito, testimonianze dirette avvenute in Svizzera da parte di attivisti del movimento di reale partecipazione politica, che avviene tramite la rete, il web, e attraverso nuovi mezzi di comunicazione come i blog e i meetup. Infatti la rete è anche il canale per fornire messaggi forti e diretti da parte del M5S, su temi politici a livello locale e su tematiche territoriali italiane. La linea dettata dal fondatore del M5S, Beppe Grillo e il problema della leadership all’interno dello stesso “non-partito” si dibatte da anni ormai. Si tenta in tutti i modi, dopo la morte di Casaleggio di screditare il movimento, insinuando che all’interno del movimento vi siano delle forti divergenze, che lasciano nell’incertezza il proprio futuro. Ho voluto citare il M5S perché mi sembra l’unica ancora di salvataggio, rispetto al resto dei camerieri rappresentanti degli interessi economici che da decenni hanno spolpato il patrimonio e ricchezza delle ricchezze dell’Italia e ucciso il lavoro. Non sono particolarmente fiducioso, che avverrà alcun cambiamento sociale o politico, fintanto che ogni singolo cittadino non prenda un impegno personale a livello sociale o politico, assumendosi egli stesso le proprie responsabilità. È semplicemente un’utopia credere che qualsiasi corrente politica, possa prevalere sul nichilismo generale instaurato nei cittadini di ogni strato sociale. Vi sarebbero troppi conti in sospeso sulle decine di scandali di corruzione avvenuti negli ultimi decenni, per sostenere un qualsiasi partito che si dichiari diverso e innovativo.
Di innovativo vi sarebbe il simbolo e le facce del nuovo che avanza, ma alla radice vi sarà sempre, l’interesse di fare politica (a vita) per un proprio interesse personale. È dunque una soluzione quella della rete contro i partiti e le lobby? Il messaggio populista del M5S, entra veramente in tutte le case (anche in Svizzera?), con i loro programmi da tempo scritti e noti unicamente agli addetti ai lavori? Oggi la rete si nutre della pubblicità che le piccole e grandi imprese investono, utilizzando spesso delle trappole di monitoraggio degli ignari navigatori, che danno in pasto le loro vite, cliccando a volontà ogni “cazzata” che “piace”. È questa il sogno della tecnologia che ci cambia l’esistenza? Dovremmo essere più informati, invece siamo sempre più distanti dai veri temi politici che nelle stanze del potere, a nostra insaputa vengono trattati e decisi in ogni istante. Lo dimostra il fatto che senza un’indagine passionevole e costante personale, ogni scandalo, guerra in corso e vicende di corruzione, ci scivolano ormai addosso, per il semplice e banale motivo, che tutto finisce del dimenticatoio dell’inconscio collettivo. Sfido i lettori de “La Pagina”, a raccontare con precisione i finali (se ve ne sono stati) delle vicende in seguito elencate: scommesse nel calcio, Italia.it, caso Noemi Letizia, pasticcio dell’indulto, Vallettopoli, Telecom-Sismi, terra dei fuochi, missione Arcobaleno, Bancopoli, Mafia capitale, Expo, Mosè, scandalo MPS, fondi elettorali Lega, procedimenti penali Berlusconi. Per concludere una proposta folle da realizzare, perché politicamente poco appetibile. Se venissero piazzate delle cabine elettorali davanti agli stadi di calcio o i centri commerciali, sicuramente il referendum sulle trivellazioni in mare, e tanti altri richiami ai cittadini di esprimere un voto avrebbero un altro esito.
D’altronde all’italiano medio, puoi scaricarli anche l’immondizia sotto casa che il fine settimana, non rinuncerà per nessun motivo alle uniche due cose per lui importanti. Mangiare e divertirsi (mare, calcio, shopping..). L’estensione dei diritti politici agli stranieri sarebbe un tema cui vorrei affidare ai nostri rappresentanti. Ma purtroppo essi ci rappresentano nel parlamento italiano e in Svizzera non hanno nessuna voce in capitolo. Quante estensioni di diritti e doveri sono sotto il nostro controllo?
Mario Pluchino