“Ci sono oltre 7 milioni di italiani iscritti all’AIRE. Oggi cominciamo a dargli le risposte che aspettano da tempo. Finalmente, interveniamo sulle liste d’attesa per l’ottenimento del passaporto, introducendo un criterio di produttività nella PA: fino ad oggi, infatti, per gli italiani che vivono all’estero si tratta di aspettare almeno nove mesi presso un ufficio consolare prima di avere l’agognato documento. Da oggi in poi con il criterio di produttività più passaporti saranno erogati, più risorse la sede consolare riceverà direttamente ogni trimestre, più si avranno risorse per migliorare i servizi e più si ridurranno le liste d’attesa.
Quando maggioranza e opposizione dialogano rispetto alla risoluzione dei problemi, si riescono ad offrire soluzioni pratiche di buon senso ai cittadini. Io credo che il bello – se mi è consentita questa espressione – di questa fase sia il fatto che, rispetto ad una cosa utile e condivisa da tutti, si sia riusciti a fare corpo comune – opposizione e maggioranza insieme – per portare a casa questo provvedimento.” Così Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd, nel corso del suo intervento in discussione generale sulla proposta di legge relativa alla “destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all’estero.
Comunicato del 22 luglio 2024