Sono in tutto 172 le espulsioni dall’Italia di stranieri che sui social non nascondevano la loro adesioni all’ideologia dello Stato Islamico
La Polizia di Stato ha portato a termine una complessa operazione antiterrorismo con l’espulsione di altri stranieri per il reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale. È stato reso noto dal Ministero dell’Interno con una nota dove si legge che prima sono stati espulsi dal territorio nazionale un cittadino tunisino 32enne e un cittadino egiziano 27enne per motivi di pericolosità sociale. Il primo, abitante nel ragusano e con permesso di soggiorno per motivi di lavoro scaduto lo scorso marzo, è stato espulso perché, a seguito di indagini info-investigative svolte dalla DIGOS di Ragusa, è risultato contiguo ad ambienti dell’estremismo islamico.
Il tunisino, infatti, utilizzando il proprio profilo facebook, aveva pubblicato e consultato contenuti radicali e giustificativi del jihad nonché condiviso materiale postato da altri utenti della rete con i quali era sistematicamente in contatto virtuale. Inoltre è stato documentato un forte interesse da parte sua per alcuni post islamici e, in particolare, a un esponente di vertice dell’organizzazione terroristica Al Jama’a al Islamiyya responsabile dell’attentato compiuto nel 1997 presso il sito archeologico di Luxor in cui furono uccisi 58 turisti e 4 egiziani e ad un terrorista pakistano già detenuto presso la base statunitense di Guantanamo.
Lo straniero, trattenuto nel Centro per Rimpatri di Caltanissetta, è stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Palermo con un volo per Tunisi. Era residente in provincia di Latina e lavorava presso una rivendita di frutta, invece, il cittadino egiziano espulso dall’Italia perché ha affermato di condividere l’operato dell’autore dell’attentato di Berlino dello scorso 19 dicembre, auspicando il verificarsi di ulteriori attacchi della stessa tipologia.
All’uomo lo scorso 3 febbraio era stato rifiutato il permesso di soggiorno ottenuto in virtù del suo matrimonio con una cittadina comunitaria, e doveva abbandonare il Paese entro 15gg, ma il 27 aprile è stato nuovamente rintracciato nel territorio della provincia di Latina e, per non aver ottemperato alla prescrizione di lasciare il territorio nazionale, è stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino, con un volo diretto a Il Cairo. L’ultimo espulso è un tunisino residente a Perugia che inneggiava all’Isis su internet. Il 35enne, senza fissa dimora, usava un suo profilo facebook dove inneggiava l’ISIS.
Quest’ultimo straniero espulso, tra l’altro, “all’indomani dell’attacco contro la redazione di Charlie Hebdo, si era lasciato andare a esternazioni di giubilo, auspicando l’avvento e il successo dello Stato Islamico nel mondo”. La sua espulsione era stata decisa il 20 marzo ma non era stata eseguita a causa della sua irreperibilità. Il 30 aprile però, l’uomo è stato individuato dalla Polaria di Fiumicino nello scalo aeroportuale al rientro da Tunisi ed è stato immediatamente rimpatriato. Secondo una nota del ministero dell’interno, l’espulsione è stata eseguita “per motivi di sicurezza dello Stato” e con questa salgono a 172 “i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel paese di provenienza, dal gennaio 2015 a oggi, e 40 sono quelli espulsi nel 2017”.
[email protected]
foto: Ansa