La Juventus passa con un pareggio mentre la Roma termina la sua avventura in Europa League
Obiettivo centrato per la Juventus di Zaccheroni che, con un noioso 0-0 davanti ai propri tifosi contro l’Ajax, si qualifica per gli ottavi di finale di Europa League. All’Olimpico partita complessivamente piatta, con i bianconeri più presenti nella prima parte di gara. Al 17′ Juve vicinissima al vantaggio grazie ad un colpo di testa di Sissoko: il malese salta più alto di tutti con uno stacco imperioso e vede il pallone, destinato alla rete, infrangersi sul palo, la palla danza pericolosamente in area dove Trezeguet, appena subentrato all’infortunato Amauri, non trova la coordinazione giusta per insaccare alle spalle di Stekelenburg. La Juve giochicchia, al centro pochi spunti di Diego, in ombra stasera, sulla fascia sinistra sfonda poco Paolo De Ceglie e praticamente nulla la fascia destra dove il binario Grygera-Marchisio non produce un cross che sia uno. Ne viene fuori una partita dove le emozioni dei primi 45′ nascono solo ed esclusivamente dai calci da fermo, su angolo o su punizione. Al 31′, su due calci d’angolo consecutivi di Del Piero incornati da Chiellini e Legrottaglie, l’Ajax si salva due volte sulla linea. In difesa pochi problemi per la Juve. L’Ajax dal canto suo si affida alla sua solita nidiata di giovani talenti che ogni anno tira fuori dal vivaio. Buone le giocate e buona è l’intesa tra il gioiellino De Jong ed Eriksen ma piuttosto timidi davanti. E meno male, perché in occasione di un paio di spioventi giunti dalle sue parti, Manninger fa immediatamente rimpiangere Buffon (fuori per circa un mese) con uscite da far venire i brividi ai già infreddoliti tifosi bianconeri. Nella ripresa, l’undici olandese di Jol ci mette qualcosina di più e tanto basta perché la Juve perda anche quel possesso palla che era servito nel 1° tempo per lo meno ad intimidire gli avversari. La Signora consente all’Ajax il possesso palla scegliendo di difendersi: Chiellini e i compagni di linea fanno bene il loro mestiere senza mai correre veri e propri rischi ma la scelta di Zac di controllare la situazione e di non scoprirsi ha effetti soporiferi per la gara. Due parate in presa di Manninger e una, all’87’, del suo collega Stekelenburg le uniche azioni degne di nota. Nemmeno l’ingresso di Camoranesi, al posto di un contrariato Diego, e il solito Melo, che riesce nell’impresa di farsi ammonire per proteste in una partita correttissima, riescono a ravvivare una serata apatica. Ultimo sussulto al 91′: Emanuelsson ha la palla buona in area, sinistro di prima intenzione, palla di pochissimo fuori. Sarebbe stata una beffa. Poi più nulla fino al 93′ quando finalmente l’arbitro francese Duhamel manda tutti negli spogliatoi. Missione compiuta, dunque, con la Juve che si qualifica agli ottavi di Europa League dove l’11 marzo affronterà, sempre a Torino, il Fulham allenato da Hodgson. Se i bianconeri vorranno mantenere in agenda l’appuntamento del giovedì dovranno metterci sicuramente qualcosa in più.
Serata amara invece per la Roma di Ranieri che nel tardo pomeriggio di ieri crolla in casa di fronte a circa 50mila spettatori (di cui 6mila provenienti da Atene), rimediando 3 goal dal Panathinaikos. Costano cari alla Roma sei minuti di follia sul finire del primo tempo, dal 39′ al 45′, con la doppietta di Cissè e la perla del giovane Ninis. E pensare che la Roma era partita bene: subito in vantaggio all’11’ con una punizione di Riise, poi il clamoroso blackout che elimina di fatto la squadra capitolina dagli ottavi di Europa League. Le squadre vanno all’intervallo sul punteggio di 3-1 per i greci. La ripresa è un monologo giallorosso: la Roma cerca l’impresa storica (infatti per passare il turno deve segnare almeno 4 goal dopo il 3 a 2 dell’andata per i greci) ma pur dominando sul campo con numerose palle goal il recupero non riesce. Solo al 22′ s.t. De Rossi rende meno amaro il passivo, insaccando la rete del 2 a 3, risultato con il quale si conclude il match dopo 3′ di recupero. Roma è conquistata! Sono dunque i greci a strappare il pass per gli ottavi di finale dell’Europa League dove affronterà i belgi dello Standard Liegi.
ROBERTA BENTIVEGNA