Il Parlamento Europeo ha deciso la scorsa settimana di raccomandare l’apertura della procedura prevista dall’articolo 7 del Trattato sull’Unione Europea, che prevede sanzioni, nei confronti dell’Ungheria, come proposto dal rapporto Sargentini. Nella plenaria il rapporto è stato approvato con 448 sì, 197 no e 48 astenuti (693 votanti). Il presidente del Parlamento Antonio Tajani si è congratulato con la relatrice Judith Sargentini.
Il report Sargentini, presentato dall’europarlamentare verde lo scorso aprile alla commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni del Parlamento, mette l’Ungheria sotto accusa per il mancato rispetto dei valori europei. In particolare, tra le accuse mosse contro il governo Orban, vi sono la violazione della libertà di associazione, di espressione e di religione, la mancata indipendenza del sistema giudiziario, le criticità nel funzionamento del sistema elettorale, corruzione e conflitto d’interessi, privacy e protezione dei dati insufficiente, uso “a fini privati” dei fondi europei e mancato rispetto dei “diritti fondamentali di migranti, richiedenti asilo e rifugiati”.
Chi è Judith Sargentini
Olandese, 44 anni, volto e voce di punta dei Verdi a Strasburgo. Judith Sargentini è l’europarlamentare di ferro che ha inchiodato il premier ungherese Viktor Orban. È lei l’autrice del report che porta il suo nome, presentato lo scorso aprile alla commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni del Parlamento, con la quale l’Ungheria viene messa sotto accusa per il mancato rispetto dei valori europei.
È stata nominata European Fair Politician of the Year 2012-2013 dalla fondazione Max van der Stoel per il suo impegno a favore di una politica equa nei confronti dei paesi in via di sviluppo, nel 2010 Sargentini ha ricevuto il premio ‘Angelo dell’anno’ da PerspectieF, organizzazione giovanile dell’Unione cristiana, per il suo impegno a favore del commercio equo e solidale.
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foto: Ansa