Verstappen conferma di non saper perdere, e torna ad imporsi, stavolta sul podio del Gran Premio del Brasile.
Al suo fianco, rispettivamente al secondo e terzo posto, troviamo Esteban Ocon e Pierre Gasly, piloti dell’Alpine Renault, il cui attuale team manager e’ Flavio Briatore.
Dietro le loro spalle, uno show dei record di incredibili complicazioni meteorologiche.
Infatti, è successo di tutto sull’asfalto dell’autodromo di Interlagos, a San Paolo, capitale finanziaria del Brasile.
Le qualifiche sono state parzialmente annullate a causa di una forte pioggia, rendendo imprevedibile anche la gara, che ha persino costretto i piloti a completare la starting grid la mattina del Gran Premio.
Non era che un presagio delle ulteriori difficoltà di giornata.
Alla partenza, il poleman Lando Norris di McLaren, è scattato anzitempo, inducendo all’errore anche George Russell della Mercedes e Liam Lawson della Racing Bull, che lo hanno seguito.
Questa imprudenza ai piloti assicura future sanzioni e la attesa di eventuali revisioni delle graduatorie di giornata e del campionato mondiale.
Il maltempo ha poi caratterizzato la corsa: un alternarsi di cielo coperto, pioggia a tratti intensa e poi leggera, ha complicato la sostituzione degli pneumatici.
Costretti a scegliere, i team hanno insistito per una mescola intermedia.
Si tratta di una esitazione che ha generato una serie di problemi ulteriori: interruzioni della gara causati da fuoripista sull’asfalto scivoloso; collisioni fra i piloti; un raddoppio della copertura televisiva che i media internazionali avevano previsto per l’evento; il ritiro di un quarto dei piloti in gara, a cominciare da Carlos Sainz di Ferrari e Nico Hulkenberg di Haas, quest’ultimo squalificato per essersi fatto aiutare dagli assistenti di pista a tornare in gara.
La carambola sull’asfalto zuppo d’acqua ha poi coinvolto anche le vetture della Williams, schiantatesi entrambe contro le protezioni a bordo pista e ora in attesa di onerose riparazioni, che sicuramente comprometteranno il budget-cap imposto ai team dalla Federazione Automobilistica Internazionale.
Approfittando della generale confusione, invece Verstappen ha approfittato degli errori altrui.
Partito dalla diciassettesima posizione, ha lentamente sorpassato gli avversari e vinto la gara.
Dietro alla sua Red Bull, in seconda e terza posizione, si sono piazzati i piloti della Alpine Renault, Ocon e Gasly, ma con un distacco di circa 20 secondi.
Al quarto posto è arrivato George Russell della Mercedes, con altri 23 secondi di ritardo. Quinto e sesto sono Leclerc e Lando Norris, entrambi distanziati da oltre 30 secondi, a confermare che sulla pista carioca la superiorità tecnica e soprattutto strategica della Red Bull era incontestabile.
Al termine della gara brasiliana, Max Verstappen consolida il suo primato nella classifica iridata piloti, salendo a 393 punti, mentre Norris e Leclerc devono accontentarsi rispettivamente di 331 e 307 lunghezze.
In attesa del prossimo Gran Premio di Las Vegas, a fine mese, il campionato mondiale costruttori è ancora guidato da McLaren con 593 punti, seguita dalla Ferrari con 557.
Terza é Red Bull, a 544 lunghezze.
di Andreas Grandi