Intendiamoci sui termini, ma cambiamo la prospettiva. Perché se al Grand Prix del Canada disputato ieri a Montreal sul circuito Gilles Villeneuve, anche se il terzetto dei vincitori ritrova il solito Verstappen, seguito da Alonzo e poi Hamilton, questo non significa che non ci sia nulla da segnalare per gli altri team. Anzi: più che sulla potenza le gare ora si vincono sulle strategie. Ed è proprio da queste che iniziano le note di cronaca. Il motivo è presto spiegato: giunti ad un terzo della stagione iridata, ormai i valori tecnici si stanno livellando, le soluzioni tecniche che all’inizio avevano reso la Red Bull imprendibile, iniziano ad ispirare gli aggiornamenti delle scuderie avversarie. Necessario quindi giocare d’astuzia. Ad esempio, il campionissimo di Red Bull, l’olandese Max Verstappen, piuttosto che farsi inseguire spesso ha preferito giocare sulla superiorità della sua vettura, preferendo il lift & coast, esibirsi e non stravincere. Già durante le qualifiche questa tattica ha portato i team avversari a pensare di avere monoposto più performanti, preparandole con un assetto i cui effetti in gara poi hanno mostrato i loro limiti. Sui rettilinei del tracciato canadese infatti gli inseguitori spesso hanno corso incolonnandosi dietro la Red Bull di Verstappen. Questa strategia attendista se da un lato spera di approfittare di un qualsiasi errore del capofila, nel frattempo rende difficile la ventilazione delle componenti meccaniche, che si surriscaldano, riduce la concentrazione di chi si trova a seguire e soprattutto penalizza il carico aerodinamico delle vetture, preparate con un assetto e pneumatici per volare alla vittoria, non per incolonnarsi dietro una vettura che al momento opportuno invece mostra di avere nascosto la sua indiscutibile superiorità tecnica. Ecco quindi giustificarsi la prestazione di George Russell, seconda guida di una Mercedes finalmente tornata competitiva. Al 13° dei 70 giri previsti, il pilota britannico ha urtato le protezioni a bordo pista, danneggiato la geometria dello sterzo ed i condotti di aerazione della sua monoposto; ma ha comunque proseguito la gara salvo poi ritirarsi per surriscaldamento del motore alla 45° tornata di una corsa che lo avrebbe sicuramente visto raggiungere la zona punti. Un’altra conferma delle conseguenze del lift & coast di cui dicevamo, si è avuta al 35° giro di gara, e ritrova Russell protagonista. Nel sorpasso tra la Haas del danese Kevin Magnussen e la Alpha Tauri dell’olandese De Vries, la freccia d’argento tedesca di George Russell ha trovato il varco e superato entrambi gli avversari; questi ultimi poi si sono reciprocamente spinti fuori pista, perdendo oltre alla calma preziose posizioni in gara. Anche le Ferrari sono tornate competitive: nelle qualifiche, forse a causa della pretattica seguita da Verstappen, le rilevazioni telematiche elaborate dalla intelligenza artificiale della direzione di gara mostravano che le rosse di Maranello e le Red Bull hanno viaggiato alla stessa velocità. Positivo anche il recupero tecnico dell’altra Mercedes, che ha portato Lewis Hamilton al terzo posto sul podio. Conferme anche da Fernando Alonso e dalla sua Aston Martin: é arrivato secondo, ma dopo una gara che lo ha visto sempre nelle posizioni di comando. Un ritrovato equilibrio delle prestazioni infine è confermato anche dai valori cronometrici all’arrivo. Alle spalle di Verstappen si è piazzato Alonso, con 9 secondi di distacco, seguito da Hamilton a 14 secondi.
Arriviamo ai ferraristi: Leclerc è quarto ma staccato di 18 secondi e quasi appaiato al compagno di scuderia Carlos Sainz, distanziato di soli 2 secondi. Per i colori italiani, anche in Canada Alfa Romeo ha piazzato in zona punti solo un pilota, con la decima posizione di Valtteri Bottas, mentre il collega Zhou Guanyu ha terminato con oltre un giro di ritardo. Veniamo alle graduatorie di categoria. Il terzetto della classifica iridata piloti trova il duo di Red Bull, Verstappen, Perez con 195 e 126 punti, seguiti da Fernando Alonso di Aston Martin a 117. Nessuna sostanziale novità anche per la classifica costruttori: Red Bull è capofila a con 321 punti, Mercedes a 167, e Aston Martin con 154; la Ferrari è in recupero, al quarto posto con 122 lunghezze. In Canada la Red Bull ha festeggiato la 100° vittoria in carriera: un buon presagio per questa scuderia anglo-austriaca, che fra due settimane correrà in Austria, a Spielberg, sul circuito casalingo Red Bull Ring.
di Andreas Grandi