Guardando in prospettiva, potremmo dire che anche la stagione 2024 della Formula Uno sembra non riservare sorprese: Max Verstappen e la sua Red Bull sono e resteranno gli avversari da battere.
A confermarlo è il risultato al termine del Grand Prix di Abu Dhabi, appena concluso sui 58 giri del circuito di Yas Marina, nell’area metropolitana della capitale emiratina.
Primo Verstappen, secondo Leclerc, terzo George Russell di Mercedes. Ad attendere che qualcosa possa cambiare sono gli avversari, sperando si ribalti la proverbiale aspettativa che il potere logora chi non lo ha e quindi che il campionissimo olandese torni a commettere errori come qualsiasi altro automobilista.
Tuttavia Verstappen ad Abu Dhabi nel frattempo ha festeggiato la terza vittoria consecutiva in un campionato mondiale, la 19° sulle 22 gare in calendario nel 2023, ed addirittura i mille giri al comando di una corsa che ha poi vinto.
Riconosciamolo: solo Verstappen può ribaltare il suo mito.
Per sperarlo, affidiamoci agli indizi. Ad esempio, nelle qualificazioni di Abu Dhabi il già campione del mondo uscendo dai box si è prodotto in un inutile quanto pericoloso sorpasso di ben tre avversari, Russell, Hamilton di e Gasly di Alpine Renault. Ancora: in gara, al 37° dei 58 giri ha persino ordinato al suo team, che ha subito eseguito, di richiamare ai box il compagno Perez per il cambio gomme e lasciarlo poleman, a guidare la corsa, accumulando ulteriore vantaggio sugli avversari e concedere ai media mondiali una imperdibile photo opportunity.
Veniamo alla gara degli altri piloti, perché ad Abu Dhabi in pista c’erano anche loro.
Chiusura di stagione in chiaroscuro per la Ferrari.
The best is yet to come: riproviamoci l’anno prossimo, questo il motto della casa di Maranello.
Ed il team principal di Ferrari, Fred Vasseur, altro non puo’ augurarsi.
Carlos Sainz, nella capitale emiratina è stato protagonista di una gara da dimenticare che lo ha portato al ritiro, dopo avere danneggiato la sua auto nelle qualifiche, in tal modo gravando di ulteriori costi la fattura di due milioni di danni che la sua Ferrari già aveva accumulato con l’incidente della scorsa settimana a Las Vegas. Restiamo sulla pista di Yas Marina: il secondo posto di Leclerc, che ha ammesso di avere fatto tutto il possibile, non è invece bastato alle rosse per raggiungere la posizione cadetta nel campionato mondiale team, vinto per soli 3 punti dai rivali di Mercedes e che quindi concludono la annata 2023 da perdenti, ma non troppo.
Consoliamoci: per le rosse di Maranello, avere ottenuto il terzo posto in un campionato dominato dalla Red Bull di Verstappen, equivale ad un piazzamento in seconda posizione.
A confermarlo, il risultato dell’altro Red Bull, Sergio Perez, che anche ad Abu Dhabi al volante della medesima vettura non è risultato invincibile come il suo compagno.
Non entusiasmante la gara degli altri, che almeno nelle ultime gare erano riusciti a mettersi in evidenza.
Da segnalare il 17° posto di Zhou Guanyu e il 19° di Valtteri Bottas, entrambi di Alfa Romeo, ma con un minuto e mezzo ed addirittura un giro di ritardo dal vincitore.
Driver of the day è stato Tsunoda, della Alpha Tauri di Faenza.
Esauriamo la cronaca di giornata con la rituale segnalazione delle posizioni al traguardo.
Anche a Yas Marina, dopo la prevedibile vittoria di Verstappen, ritroviamo i soliti noti: Leclerc, Russell, Perez, Lando Norris e Oscar Piastri di McLaren, Alonzo di Aston Martin, Tsunoda di Alpha Tauri, Lewis Hamilton di Mercedes, e Lance Stroll di Aston Martin, ma tutti con un distacco dal vincitore olandese che oscilla tra i 20 secondi ed il minuto.
Sergio Perez e Lewis Hamilton hanno invece conquistato la seconda e terza posizione nel campionato mondiale piloti.
Con il GP di Abu Dhabi la Formula 1 ha spento i riflettori sulla stagione 2023. Tornerà in pista il prossimo 2 marzo, con il Grand Prix del Bahrein.
di Andreas Grandi