Che il recupero tecnico della Ferrati fosse in corso lo si era già intuito nelle ultime gare.
Ora la cronaca del 70° Grand Prix di Montecarlo lo conferma, e lo riassume con un semplice dato.
Dal 1° all’ultimo dei 78 giri regolamentari, le posizioni dei piloti hanno allineato primo Leclerc di Ferrari, secondo Oscar Piastri di McLaren, terzo Carlos Sainz di Ferrari, quarto Lando Norris di McLaren, quinto George Russell di Mercedes, sesto Max Verstappen di Red Bull, settimo Lewis Hamilton di Mercedes, ottavo Yuki Tsunoda di Racing Bull Racing Bulls Team, ex Minardi Corse e nono Alexander Albon della Williams.
E così è stato sino al traguardo, stabilendo un record nella storia della massima categoria automobilistica, ovvero: la gara è terminata con i piloti schierati esattamente come alla starting grid, la linea di partenza. Indiscussa la superiorità tecnica della Ferrari, così come quella del suo pilota, il monegasco Charles s Leclerc, primo a vincere una gara di F1 nel suo paese di origine.
Decisivo è stato l’assetto tecnico approntato dai tecnici di Maranello, così come la loro strategia di gara, che a Montecarlo impone ai piloti una guida tattica, strategica nell’uso delle gommature, facili ad usurarsi sugli appena 3.337 km del nastro asfaltato cittadino, movimentato da saliscendi continui, tornanti a ripetizione e limitati spazi di accelerazione.
Il che impone ai tecnici delle scuderie: una apposita revisione della tiranteria dello sterzo, una previsione di veloce usura dell’impianto frenante ed altrettante modifiche alle prese d’aria a beneficio delle power units, perché mancano lunghi rettilinei che permettono un raffreddamento efficace del calore generato dai motori.
Alla cronaca stavolta non resta che riferire i dettagli di una gara quasi perfetta.
Già al primo giro, le due Haas, team a stelle e strisce ma tricolore grazie a power unit di Ferrari e telai di Dallara Group, entrano in collisione con la Red Bull di Sergio Perez. Risultato: auto distrutte, e per questi tre litiganti la gara è finita ancora prima di cominciare. Lo stesso dicasi per la Alpine Renault di Esteban Ocon: entrato in collisione con Oscar Piastri di McLaren, ha avuto la peggio ed è dovuto tornare ai box.
Lo show dei record di Leclerc e della sua Ferrari è confermato anche dai valori cronometrici al traguardo: dietro al monegasco si piazza la McLaren di Piastri con appena 8 secondi di ritardo, seguito da Sainz e Norris con un distacco equivalente, mentre al 5° posto troviamo la Mercedes di Russell distanziato di altre 4.66 secondi, seguito dalla Red Bull di Verstappen e poi Lewis Hamilton a 0.73 e 0.88 secondi; dalla 9° posizione in poi i ritardi iniziano a superare il giro di pista.
La graduatoria mondiale piloti ritrova capoclassifica Verstappen con 169 punti, ma inseguito da un Leclerc sempre più vicino, a 138 lunghezze, poi Norris di McLaren e Sainz di Ferrari con 113 e 108 punti.
Il campionato iridato conferma la leadership di Red Bull a quota 276, ma anche il recupero della Ferrari con 252 lunghezze, tallonato in terza posizione dalla McLaren a 184.
Prossimo appuntamento il 9 giugno, sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal, per il Grand Prix del Canada.
di Andreas Grandi