Invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia: anche allo F1 Spanish Grand Prix 2024 ha vinto Verstappen, lasciando a Lando Norris la posizione cadetta, ed il terzo posto a Lewis Hamilton.
Ma se la gioia del vincitore è il riflesso dell’equilibrio tecnico-agostico del capoclassifica olandese, dietro le sue spalle troviamo i sentimenti contrastanti del team McLaren e della Mercedes.
La scuderia inglese, confrontata con la incerta meteo del Circuit de Montmelò di Barcellona, ha preferito imporre al suo Lando Norris un doppio cambio di pneumatici, condannandolo ad un ritardo su Red Bull che non è piu’ riuscito a recuperare, e quindi sprecare una vittoria probabilmente vissuta come già acquista.
Ricordiamo infatti che la McLaren di Norris si era imposta capofila della starting grid per soli 20 millesimi di secondo sulla Red Bull di Verstappen, costringendo per evidente inferiorità tecnica la monoposto anglo-austriaca alla seconda posizione sulla linea di partenza.
Morale alle stelle invece in casa Mercedes, per la ritrovata supremazia meccanica che per il momento permette al team tedesco, ed in particolare a Lewis Hamilton, di tornare sul podio in attesa di essere rimpiazzato nel 2025 dal diciottenne bolognese Kimi Antonelli, il cui riconosciuto talento agonistico nei giorni scorsi ha addirittura portato la Federazione Automobilistica Internazionale a decidere di abbassare il limite di età per i piloti della massima categoria.
Il circuito catalano ha festeggiato anche il ritorno in zona punti di un’altra scuderia, con il 9° e 10° posto dei suoi drivers Gasly e Ocon.
Il riferimento è alla Alpine Renault, tricolore francese per la sua proprietà, ma altrettanto tricolore, stavolta italiano, per il suo management.
Nei giorni scorsi, Luca De Meo, già braccio destro di Sergio Marchionne in Fiat ed oggi CEO di Renault, la casa madre del team Alpine, ha annunciato l’ingaggio di Flavio Briatore, che dopo i successi con il team Benetton e con Michael Schumacher, ora torna in Formula 1 insieme all’ingegnere transalpino David Sanchez, che ha lasciato McLaren lo scorso aprile.
Sull’asfalto catalano invece i colori della Ferrari hanno confermato le incertezze tecniche, e probabilmente anche caratteriali, che continuano ad impensierire il team del gruppo Stellantis.
Ad inizio gara lo spagnolo Carlos Sainz, che a Barcellona correva con i favori del pubblico, infatti ha avuto un contatto con il compagno di scuderia Leclerc, danneggiandone carrozzeria e piazzamento finale.
Questo ha segnato l’inizio di discussioni fra i due piloti che, lo ha anticipato Leclerc, in casa Ferrari sono iniziate sulla pista spagnola ma nei prossimi giorni proseguiranno anche a porte chiuse.
Come sempre, le posizioni ed i valori cronometrici registrati alla linea del traguardo testimoniano i valori in pista: dietro al vincitore Verstappen, troviamo Norris con +2.21 secondi, e quindi con risultati in progressione: Hamilton a +17.79, Russel con ulteriori 22.3 secondi. Quarto é Leclerc con altri 22.7, seguito da Sainz con +31 secondi, e Piastri di McLaren a + 33.70. Ottavo, nono e decimo posto sono invece Sergio Perez, addirittura staccato di 1 minuto, e la coppia di Alpine Renault, Gasly e Ocon, con valori ancora peggiori.
La classifica mondiale piloti riconferma il quintetto di testa Verstappen, Norris, Leclerc, Sainz e Perez, con 219, 150, 148, 116 e 111 punti.
La graduatoria iridata, grazie alla guida di Verstappen, conferma il dominio di una Red Bull con 330 punti, sempre più lontana dalle 270 lunghezze accumulate dalla Ferrari, le 237 di McLaren, i 151 punti di Mercedes, e la quinta posizione di Aston Martin, con appena 58 punti.
Prossimo appuntamento: tra una settimana, per il GP d’Austria.
di Andreas Grandi