Esordiamo subito con le formalità: al Formula 1 Heineken Silver Las Vegas Grand Prix 2023 disputato nel weekend appena concluso, primo classificato è stato Verstappen, seguito da Charles Leclerc di Ferrari; terzo Sergio Perez.
Ora proseguiamo concentrandoci sui commenti sportivi, ed accantoniamo la cronaca lifestyle, che imporrebbe la gara disputata nel deserto del Nevada come protagonista indiscussa di uno show dei record.
Sul Las Vegas Strip Circuit, Verstappen ha collezionato la sua 53° vittoria da professionista, la 18° sulle 22 nell’attuale campionato in corso, grazie ad una replica della sua abituale strategia.
Moderato in qualifica, scatenato in gara.
Spieghiamoci: secondo alla starting grid, sulla linea di partenza, dopo soli cento metri Verstappen spinge fuori pista la Ferrari di Leclerc che lo precede, conquista la pole position, la conserva sino al traguardo e durante la corsa approfitta del cambio gomme per scontare la penalità di 5 secondi inflittagli dalla direzione di gara per la sua manovra ai danni del monegasco.
Super-Max a Las Vegas supera indenne anche un contatto provocatogli dalla Mercedes di George Russell.
Positiva la gara di Leclerc, che taglierà il traguardo a soli 2 secondi da Verstappen e dopo avere superato Sergio Perez di Red Bull a pochi metri dalla linea di arrivo, bruciandolo per soli 17 millesimi di secondo, a conferma che quando la Ferrari è in giornata non c’è vettura di Red Bull che tenga, fatta eccezione per quella guidata da Verstappen.
Ottima anche la prova di Carlos Sainz: la sua prestazione conferma il ritrovato team spirit, il riscatto morale, della scuderia di Maranello.
Lo spagnolo ha iniziato dodicesimo, perché penalizzato di 10 posizioni dopo che la sua Ferrari ha distrutto il fondo, in particolare la batteria, per una buca creatasi nell’asfalto dopo il cedimento di un tombino.
Inflessibili i giudici di gara: la installazione del ricambio, anche se non per sua responsabilità, procurava un indebito vantaggio al pilota e comunque era da sanzionare. E cosi’ è stato.
Tuttavia per questo incidente, ricordiamolo, la scuderia Ferrari, oltre alla beffa della penalità ha dovuto anche pagare il danno, perché priva di una specifica copertura assicurativa.
Poi, si diceva, in gara tutto è cambiato: Sainz ha rimontato lo svantaggio e terminato sesto, assicurando insieme al compagno Leclerc punti preziosissimi al team di Maranello.
Punti che ora, vedremo tra breve, portano le rosse italiane ad un distacco di soli 4 lunghezze nella classifica mondiale dal secondo posto occupato dalle Mercedes.
Nel duello tra costruttori, a perdere è stata proprio quest’ultima, con i suoi Hamilton e Russel che sull’asfalto di Las Vegas hanno infatti guadagnato alle vetture tedesche solo 10 punti contro i 26 dei piloti Ferrari.
Tra le varie di giornata, segnaliamo: il 15° posto di Zhou di Alfa Romeo, mentre il compagno Bottas ha terminato ultimo; il ritiro di Nico Hulkenberg di Haas Ferrari e quello di Tsunoda di Alpha Tauri-Honda, entrambi per problemi meccanici; l’incidente della McLaren di Lando Norris, ritiratosi, ed ospedalizzato per accertamenti.
Le posizioni sul podio di Las Vegas, confermano la supremazia di Verstappen, seguito in zona punti da Leclerc, Perez, Ocon di Alpine Renault, Lance Stroll di Aston Martin, Sainz di Ferrari, i due Mercedes Hamilton e Russell, Alonzo di Aston Martin, e Piastri di McLaren.
Da notare che dalla terza posizione il distacco dal vincitore inizia con +20 secondi e termina a +26.
La classifica iridata piloti ritrova Max Verstappen, matematicamente già vincitore e con 549 punti, seguito da Sergio Perez 273, altrettanto definitivamente secondo con 273 lunghezze; lo stesso dicasi per Lewis Hamilton, che la aritmetica qualifica ormai indiscusso vincitore al terzo posto della graduatoria mondiale.
Passando ai costruttori, il titolo per l’attuale stagione è di Red Bull, già laureata e con un punteggio, persino imbarazzante rispetto agli avversari, di ben 822 punti.
Infatti 392 sono le lunghezze di Mercedes e 388 di Ferrari, cui resta solo la gara della prossima settimana, ultima in calendario, per aspirare a superare le frecce d’argento tedesche per almeno per il terzo posto nella categoria teams.
di Andreas Grandi