Una gara pazza, una Formula 1 con tante cose da rivedere, una Brawn Gp che vola e una Ferrari in chiara e netta difficoltà.
Questi i punti salienti dopo il Gp della Malesia, seconda prova del mondiale di Formula 1. A 23 giri dalla conclusione dopo l’ingresso della Safety Car è stata esposta la bandiera rossa a causa della pioggia. Poi dopo mezz’ora di vana e inutile attesa la decisione di dichiarare chiusa la contesa, anche perché nel frattempo era calato il buio. Punteggi dimezzati per i primi otto visto che non è stata completata il 75% della distanza di gara. È arrivato così il secondo successo stagionale di Jenson Button su altrettante gare.
La vittoria vale cinque punti ma mette in evidenza ancora una volta che questa Brawn Gp è di un’altro pianeta, anche sul bagnato. Sul podio finiscono anche la Bmw Sauber di Nick Heidfeld e la Toyota di Timo Glock: il tedesco è stato bravo insieme al suo team nella scelta delle strategie di gomme e il compagno di Jarno Trulli è stato protagonista di una delle sue migliori gare. A proposito l’italiano ha chiuso subito dietro il compagno di squadra. Barrichello ha guadagnato il quinto posto ma non è sembrato così contento perché stando così le cose finirà nuovamente a fare il secondo e questa volta non a un campione come Michael Schumacher ma al più giovane Jenson Button. A seguire Mark Webber (Red Bull), il campione del mondo Lewis Hamilton e Nico Rosberg (Williams). Altra gara opaca per la Mclaren, visto che si è dovuta accontentare del settimo posto del colored britannico, mentre il finlandese Hiekki Kovalainen ha praticamente finito subito la sua corsa a causa di un errore. E la Ferrari? Ancora una volta la parola disastrosa sembra la più appropriata.
Ma andiamo alla gara: al via è Nico Rosberg con la Williams ad andare avanti a tutti. Dietro Trulli e Alonso, protagonista di un’ottima partenza dalla nona posizione. Dura poco perché Button lo sorpassa. Subito ritiri eccellenti: esce di pista la McLaren di Kovalainen, ma lo stesso pilota finlandese ammette l’errore; si rompe già nel giro di formazione il motore della Bmw di Robert Kubica. Al terzo giro anche Barrichello supera Alonso.
All’ottavo giro Rosberg precede Trulli, Button e Barrichello, quindi Alonso, Raikkonen, Webber e Glock. Dal 14esimo giro cominciano i primi pit-stop, si attente la pioggia che tarda ad arrivare, Raikkonen monta le gomme da bagnato, è lentissimo e le distrugge prima della pioggia. Button preferisce quelle da asciutto e riparte davanti a Rosberg con una sosta perfetta.
Al 22esimo giro arriva la tanto attesa pioggia: sbaglia Alonso che va fuori. Button, Rosberg, Trulli e Barrichello vanno a cambiare le gomme. Bel duello tra Hamilton e Webber fatto di sorpassi a ripetizione, ma il pilota Red Bull va dritto e il campione del mondo ringrazia. Intorno al 27esimo passaggio i vari piloti optano per le gomme intermedie, perché l’acqua sembra non fare più paura. È un errore perché poco dopo arriva il diluvio e a 25 giri dalla conclusione entra in pista la Safety Car con la situazione in testa che vede Button, Glock, Heidfeld, Trulli e Barrichello. Bandiera rossa a 24 giri dalla conclusione. La forte pioggia sulla pista di Sepang costringe i commissari a fermare la gara.
I piloti tornano tutti ai box. Le vetture si posizionano sulla linea di partenza in attesa delle decisioni dei giudici. Al momento dell’interruzione in testa c’era Button seguito da Heidfeld, Glock, Trulli, Barrichello.
Dopo mezz’ora di attesa sicuramente evitabile, quando era calato praticamente il buio, la gara è stata dichiarata conclusa e per la sicurezza degli stessi piloti questa è stata forse la decisione più saggia di una giornata strana.