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22 November 2024
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Facciamo suonare le nostre campane

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Stimati connazionali e Presidenti delle Associazioni di italiani in Svizzera, è triste evidenziare come  le autorità italiane e chi li rappresenta  all’estero, per colmare le voragini finanziarie che la loro incompetenza amministrativa  ha generato nelle casse dello Stato, colpiscono quelle persone che pur vivendo all’estero, contribuiscono già abbondantemente a mantenere in piedi la mastodontica, costosissima e inefficiente macchina dello Stato.    
Lo Stato italiano chiede continuamente sacrifici ai connazionali che vivono all’estero. Addirittura, arriva a sottrarre alle associazioni italiane l’utilizzo della Casa d’Italia di Zurigo.  Dopo la riunione del 23 maggio 2017, in cui il Console Min. Giulio Alaimo recitò il “De Profundis” alle associazioni italiane, a nome dell’Associazione Internazionale Emigranti Italiani che rappresento, pubblicai l’articolo “Chi non ci vuole non ci merita” esponendo questa tragica realtà di anomalo comportamento delle autorità italiane verso una categoria di connazionali all’estero. Il mio articolo ha suscitato interesse in diverse persone di alto livello culturale e sociale con forte attenzione ai diritti della comunità italiana in Svizzera. Sono stato contattato, ci siamo incontrati, abbiamo discusso e abbiamo creato il Comitato “Pro Casa d’Italia di Zurigo”.  Gli obiettivi che si propone questo Comitato sono: discutere e convincere le autorità italiane in Svizzera che i locali della Casa d’Italia di Zurigo, dopo la ristrutturazione, dovranno essere rimessi a disposizione di TUTTE le istituzioni e le associazioni che finora le hanno utilizzate, senza eccezioni! Il Comitato ha già intrapreso diverse iniziative come: richieste di documentazione ufficiale al Consolato italiano di Zurigo,  richiesta di chiarimenti al ministero degli esteri, monitoraggio ai lavori dei locali destinati alle scuole, ricerca a vasto raggio: al ministero degli esteri, al consolato e al comune di Zurigo, di documenti che possano dimostrare se le decisioni prese dalle autorità italiane nei confronti delle associazioni italiane sono blasfeme o motivate da concessioni ottenute dai nostri predecessori sfruttando la loro ingenuità.
I componenti del Comitato sono giornalmente in contatto, aggiornandosi sugli sviluppi della contesa e allacciando nuovi rapporti con persone interessate all’argomento.  Quanto necessita a questo “Comitato” è l’adesione e sostegno delle associazioni di italiani, che con le nuove disposizioni dettate dalle autorità italiane, vengono letteralmente buttate fuori dalla Casa d’Italia senza una motivazione logica. Con molto rammarico, abbiamo riscontrato che molti rappresentanti delle associazioni italiane in Svizzera, fin ora, non hanno mostrato nessuna reazione! Ora più che mai chiediamo la collaborazione di TUTTI i Presidenti delle associazioni italiane che operano e utilizzano la Casa d’Italia di Zurigo e operano sul territorio svizzero. Bisogna operare uniti. Le iniziative di singoli non hanno nessun peso.  L’unione fa la forza! Tutti i componenti attuali del Comitato sono abbastanza impegnati professionalmente e nella vita privata.  Collaborare a questo nobile scopo, comporta un ulteriore sforzo e riduzione del già poco tempo libero. Ma certamente! investire tempo in una causa di tanto valore, viene fatto volentieri e senza riserve.  Siamo convinti che i nostri sforzi, uniti e sostenuti dalla vostra partecipazione e collaborazione, riusciranno a far valere i diritti delle associazioni italiane. Non lasciamo calpestare le associazioni italiane in Svizzera dalle autorità italiane!  Il Comitato si riunirà prossimamente.
Chiunque è interessato a partecipare è pregato di contattarci:   Tel: 078 6716113 [email protected]

Dino Suppa
Presidente dell’A.I.E.I.

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