Il Nazionale approva una base legale che consente alle assicurazioni sociali di sorvegliare i beneficiari
Contro le truffe maggiore fermezza. Le assicurazioni sociali potranno di nuovo controllare persone sospettate di abusi di prestazioni. Il Consiglio nazionale ha sostenuto le modifiche di legge (già approvato dal Consiglio degli Stati) e ha approvato, grazie a una maggioranza borghese del centrodestra, con 140 voti contro 52 la base legale, scegliendo la linea dura. Il progetto è stato combattuto dalla sinistra, secondo la quale è a rischio la protezione della sfera privata degli assicurati, perché gli strumenti sono troppi eccessivi. L’unico punto di divergenza tra le Camere è stato sulla competenza di ordinare le sorveglianze, alla fine conferita a membri delle direzioni delle assicurazioni. La legge è pronta per le votazioni finale in entrambe le camere federali e oltre ai beneficiari di invalidità, le regole valgono anche per i disoccupati, gli infortunati e i malati.
La legge permette alle assicurazioni di ingaggiare detective privati e di avere la possibilità, oltre a riprese visive e sonore, di usare dei localizzatori satellitari Gps per seguire gli spostamenti. In questi casi però serve l’autorizzazione di un giudice, che valuterà la richiesta dell’assicurazione che dovrà motivare lo scopo dell’osservazione. La sorveglianza si allargherà anche a luoghi privati visibili dall’esterno, ad esempio i giardini o i balconi. Il Consiglio federale è stato contrario ai localizzatori satellitari, perché uno Stato di diritto come la Svizzera dovrebbe evitare eccessi nella sorveglianza, ma il ministro Alain Berset ha ricordato che la base legale è indispensabile e che il principio della proporzionalità è assicurato. La maggioranza borghese al Nazionale ha ritenuto che le misure sono giustificate e di interesse pubblico, anche se si tratta di pochi casi, ma il comportamento dei truffatori danneggia l’intero sistema.
G.S.