Una delle conseguenze, forse la principale, della emergenza sanitaria dell’ultimo biennio è stata avvicinare il pubblico al mondo dell’industria farmaceutica.
È proprio grazie alle competenze di questo particolare comparto produttivo, riconosciamolo, che si é riusciti a sviluppare terapie di contenimento al Covid-19.
In queste attività anche il Ticino ha avuto e sta avendo la sua parte.
Ad esempio, è grazie ad un brevetto del nuovissimo Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) di Bellinzona (https://lapagina.ch/gli-institutes-of-science-bios-di-bellinzona-potenziano-le-loro-capacita-di-ricerca/), le cui royalties per 12 milioni di franchi sono immediatamente state reinvestite in borse di studio e miglioramenti tecnico-organizzativi, che la comunità scientifica internazionale oggi dispone di un vaccino contro gravi malattie come Zika, SARS, ebola, coronavirus e malaria.
In attesa della imminente conferenza sulla Ucraina, che proietterà al centro della scena mondiale la regione italofona a sud del Gottardo, Farma Industria Ticino-FIT nel quarantesimo dalla fondazione ha recentemente presentato alla stampa le sue cifre.
FIT, la associazione che raduna gli operatori del settore medico presenti nel territorio ticinese, oggi comprende 36 aziende associate, 2 start-ups e 6 partners attivi del settore della consulenza.
Dal punto di vista economico, il settore vanta un fatturato globale di 2.5 miliardi di franchi per l’80% realizzato fuori dai confini cantonali.
Quest’ultimo é generato da una forza lavoro di 3’000 dipendenti, in rappresentanza di una massa salariale superiore ai 275 milioni di franchi.
In termini percentuali la progressione delle attività di FIT nell’ultimo quindicennio conferma incrementi che non lasciano spazio ad interpretazioni: il fatturato globale è progredito di oltre il 60%, la massa salariale dell’85%, il numero delle imprese associate e, in parallelo, la manodopera sono entrambe aumentate del 55%.
Soffermandosi sul potenziale occupazionale di FIT, ha recentemente ricordato Daniela Bührig, Executive Director di Farma Industria Ticino e Vice Direttrice della Associazione Industrie Ticinesi-AITI, FIT assicura corsi interaziendali per l’ottenimento dell’Attestato Federale di Capacità a ben 71 apprendisti, in particolare laboratoristi in chimica, biologia, e tecnologi in chimica farmaceutica, anche nell’attuale complicato biennio 2021/2022.
Oltre 120 sono invece i giovani che vengono formati ogni anno dalle 36 aziende associate.
Fuori dai confini cantonali, lo scorso febbraio FIT si è distinta per la partecipazione al Virtual Zürich Life Science Day (https://vzlsd22.vfairs.com/en/#about), incontro organizzato dalla associazione dei diplomati presso la Università e l’ ETH di Zurigo (https://www.lifescience-youngscientists.uzh.ch/en.html).
In ambito internazionale, oltre ad avere presenziato lo scorso novembre alla edizione milanese, nel 2022 FIT sarà ancora presente, in questo caso a Francoforte (https://registration.gesevent.com/survey/01ayl90oca274?actioncode=WEB4), alla CPHi, la più importante esposizione a livello mondiale in ambito farmaceutico.
In questi eventi, FIT anima la rassegna Piazza Ticino, in cui tutti gli operatori, sia in ambito pubblico come in quello privato, attivi nel territorio ticinese si presentano al mercato globale in modo coordinato, sinergico, ed anche proficuo, come ricordano le cifre abbiamo appena commentato.
di Nicoletta Tomei