Si ferma la striscia di vittorie della Mercedes, ma è Max Verstappen su Red Bull a trionfare nel Gp d’Austria. Con una sbalorditiva prestazione, dopo una pessima partenza, il campioncino olandese sfodera una rimonta incredibile dal quarto posto dopo il pit stop e va a riprendere a due giri dal termine Charles Leclerc, che per la seconda volta in stagione deve rinviare l’appuntamento con la prima vittoria a pochi giri dal traguardo. Il monegasco aveva sperato nei giudici che avevano messo sotto investigazione il sorpasso di Verstappen, che gli ha rifilato una ruotata spedendo Leclerc fuori pista. I giudici hanno confermato l’ordine d’arrivo che ritenuto “un incidente di gara” l’episodio. La FIA forse non ha usato due pesi e due misure con la penalità di 5 secondi rimediata da Sebastian Vettel in Canada e l’episodio in Austria, ma non è stata uniforme nel giudizio. Se la FIA non vuole perdere definitivamente la sua credibilità dovrà rivedere il suo regolamento rigido, che attua ormai con spasmodica regolarità a ogni episodio “dubbio”. Verdetto accettato dalla Ferrari, anche se di diversa opinione, la scuderia di Maranello ha preso una seconda sberla su due decisioni che inquadrano il suo peso politico nella FIA. Comunque è giusto che abbia vinto Verstappen, che aveva in quella fase della gara la macchina più veloce. È stato un duello avvincente che fa bene allo spettacolo, che non si vedeva da anni. L’emozione che hanno regalato di due 21enni, la nuova generazione, è di buon auspicio per il futuro di questo sport in perenne crisi per la noia delle corse. Peccato per Leclerc che aveva dominato una gara perfetta, con una SF90 a livello della Mercedes calata vistosamente nella prestazione. Bottas è arrivato terzo e Hamilton (problemi all’ala anteriore) addirittura fuori dal podio, quinto. Peccato anche per Vettel per il guasto al motore nel Q3 delle qualifiche, che gli ha compromesso la gara. Il tedesco è stato però all’altezza, rimontando fino al quarto posto, e senza il pasticcio ai box, avrebbe rimontato anche Bottas con le soft montate per gli ultimi 20 giri. Manca ancora la vittoria, strappata dalla Red Bull, che sembra risorta con il motore Honda, scommessa che inizia a premiare la scuderia austriaca per il coraggio, ma i segnali per la Ferrari ci sono per invertire la tendenza e salvare il Mondiale.
G.S.
foto: Ansa