La noia e la Mercedes uccidono la Formula 1. L’assurda realtà della monotonia del dominio Mercedes non persuade a seguire il Mondiale della regina dello sport motorizzato e agli appassionati non resta che aggrapparsi alla nostalgia per i tempi nei quali c’era vera competizione e la tecnologica era un fattore alla pari delle capacità dei piloti di guidare le monoposto. Questo nulla toglie ai successi della Mercedes che sul circuito di Le Castellet ha conquistato l’ottava vittoria su otto gare nel Mondiale 2019 con l’ennesima doppietta. Lewis Hamilton si sta dimostrando un grande campione alla guida della imbattibile W10. Nella sua sesta vittoria stagionale (79° in carriera, a -12 da Michael Schumacher) non si è accontentato di vincere la corsa amministrando, ma per nutrire le motivazioni, in un Mondiale dove ci si chiede solamente quando lo vincerà, ha stravinto, non si è accontentato e giro dopo giro ha inflitto un distacco di 18’ al compagno di squadra Bottas, un’altra gara anonima. Il finlandese sta disputando un Mondiale di tutto rispetto, ma non basta a impensierire il fuoriclasse inglese, che non ha rivali. Hamilton con 187 punti allunga ancora in classifica +36 su Bottas e +76 su Vettel. Per la Ferrari il Mondiale sta diventando imbarazzante. Le novità tecniche portate in Francia non hanno fatto la differenza, anzi rispetto a Barcellona, circuito simile a quello francese, il distacco è raddoppiato. La nota positiva del fine settimana è stato Charles Leclerc salito sul podio con la sua Ferrari. Il monegasco negli ultimi giri è arrivato in zona DRS e ha cercato di sorpassare Bottas, ma il poco tempo e lo spazio esiguo a disposizione hanno favorito Bottas. Leclerc ha corso una splendida gara, “salvando” il fine settimana della Ferrari e mettendo in mostra il suo potenziale che progredisce di gara in gara. Deluso Vettel, solo quinto. Un fine settimana difficile, iniziato con la respinta del ricorso della Ferrari da parte dei giudici sul risultato del Gp del Canada e una qualifica complicata (solo settimo). In gara ha fatto il minimo, riuscendo a lasciarsi dietro le due McLaren, ma non è mai stato in grado di impensierire la Red Bull di Verstappen. E non consola il punto conquistato per il giro più veloce nell’ultimo giro con un set di gomme soft. Solo di 24 millesimi più veloce del tempo di Hamilton che con gomme dure usate per 40 giri era riuscito a segnare un incredibile tempo. La valutazione della prestazione della Rossa si può descrivere in questo episodio. Alla Ferrari restano le briciole, l’incapacità di diminuire il gap tecnico con la Mercedes e la speranza di trovare circuiti più favorevoli per evidenziare gli aggiornamenti che permettano di battere la Mercedes e schiodare quello zero vittorie in questo Mondiale. Ma il primo gradino del podio resta insormontabile, il distacco rispetto alla Mercedes e Hamilton, in stato di grazia, è imbarazzante e ad oggi incolmabile. E la colpa è in gran parte della Ferrari incapace di alzare il livello di competitività.
G.S.
foto: Ansa