Conclusa la nona edizione del Festival del cinema di Roma che ha decretato la vittoria di “Trash” e del cinese “12 citizens”
La nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma andata in scena dal 16 al 25 ottobre ha appena chiuso i battenti proclamando i vincitori. Come ogni anno il Festival si è svolto nelle sale dell’Auditorium Parco della Musica, la struttura firmata da Renzo Piano è stata per 10 giorni lo scenario del Festival che ha visto la proiezione di ben 113 tra film e documentari provenienti dai 23 Paesi in gara. 82 delegazioni con 474 talent, e la passeggiata, sul tradizionale red carpet, di star internazionali come Benicio Del Toro, Clive Owen, Richard Gere, Kevin Costner, Lily Collins, e Rooney Mara, hanno movimentato l’evento.
“Quella appena conclusa è un’edizione che ci ha soddisfatto, emozionato e reso orgogliosi – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Cinema per Roma Paolo Ferrari nella giornata conclusiva del Festival Internazionale del Film di Roma – Mi sento in dovere di tracciare un breve bilancio e sono felice di riscontrare un risultato così positivo: in dieci giorni, dal 16 ottobre a oggi, il Festival ha accolto oltre 150 mila spettatori, appassionati di cinema e semplici visitatori. Penso al Villaggio affollato ma soprattutto alle sale sempre piene: in un momento di difficoltà per il cinema e per la tradizionale fruizione in sala, abbiamo totalizzato oltre 80 mila ingressi nelle sale del Festival”. Ma la serata conclusiva del festival ha segnato anche la fine dell’avventura di Marco Muller, direttore artistico del Festiva del Film di Roma che si è congedato dal suo ruolo: “Ritengo la mia esperienza conclusa, il mio era un mandato triennale, c’è stato molto da imparare e l’ho fatto. In questi tre anni – ha spiegato Muller – non è stato facile: siamo partiti con un festival importante con grandi prime e grandi nomi che voleva competere con gli altri, poi piano piano abbiamo deciso di scegliere anche prime europee. Adesso quest’anno è arrivata la sterzata decisiva, la festa. Ho imparato tanto, non solo da Roma, da 30 anni di ‘fabbricazione di festival’, ora cercherò di mettere a frutto tutto questo nell’insegnamento, continuando nel mio ruolo di docente di stili e tecniche del cinema presso l’Accademia di Architettura. Non posso che ritenere questa esperienza che conclusa”. A chiudere le proiezioni “Andiamo a quel paese”, il nuovo lavoro di Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Il duo comico palermitano torna dietro la macchina da presa dopo i successi ottenuti con Nati stanchi, Il 7 e l’8, La Matassa e Anche se è amore non si vede. Ancora una volta autori della sceneggiatura, registi e interpreti principali, Ficarra e Picone mettono da parte il ruolo di presentatori di noti programmi televisivi di intrattenimento come “Striscia la Notizia”, per dar vita ad una commedia esilarante ambientata in Sicilia per raccontare le spassose vicende di due disoccupati che, tornati nel loro paese d’origine, immaginano un’originale soluzione per uscire dalla crisi.
Ma veniamo ai vincitori. È stato il pubblico, che ha potuto votare attraverso la app e il sito ufficiale del festival, oltre alle tradizionali postazioni nei foyer delle sale, a proclamare il vincitore di quest’anno di tutte le linee di programma della Selezione Ufficiale: Cinema D’Oggi, Gala, Mondo Genere, Prospettive Italia. I riconoscimenti più importanti sono stati assegnati in base alle preferenze espresse dagli spettatori all’uscita dalle sale. A condurre la cerimonia di premiazione, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, l’attrice romana Nicoletta Romanoff che ha avuto l’onore di annunciare il vincitore del Premio del Pubblico Bnl-Gala dell’edizione 2014 del Festival del film di Roma che è andato a “Trash” di Stephen Daldry. Il film di Daldry narra la straordinaria e pericolosa avventura di Rafael e Gardo, due ragazzi delle favelas di Rio, che si troveranno implicati in una rocambolesca vicenda a causa del ritrovamento di un portafogli pieno di segreti tra i rifiuti di un discarica. Il Premio del pubblico-Cinema d’Oggi è andato a “12 citizens” di Xu Ang, la storia di un giovane, adottato da una famiglia molto in vista, uccide il padre biologico. Il Premio del pubblico-Mondo Genere “Haider” è andato all’adattamento di Vishal Bhardwaj dell’Amleto di William Shakespeare. Per la sezione Cinema Italia il premio per la fiction ha vinto il film “Fino a qui tutto bene” del regista pisano Roan Johnson, mentre quello per i documentari è stato conferito a “Looking for Kadija”, opera di Francesco G. Raganato.