E’ successo allo zoo di Klagen furt (Austria) dopo 115 anni di convivenza
Lo ha descritto molto bene il sociologo Francesco Alberoni nei suoi tanti libri che parlano dell’amore e degl’innamorati: quando si ama si vive per l’altra (o l’altro), non si può fare a meno della sua presenza, insomma, si verifica quella condizione di “Stato nascente” che culmina nel matrimonio e nei figli. Vale per gli essere umani e, sicuramente, vale per gli animali, almeno per alcuni di loro, come le tartarughe. Non vale, evidentemente per i gatti, per i quali vale il motto “cogli l’attimo” e chi s’è visto s’è visto. Le gattine possono andare con più gatti, e viceversa, e, a giudicare dalla diversità dei 5-6 gattini per volta, anche l’ovulazione può essere molteplice. In ogni caso, dopo il parto, i gattini stanno con la madre al massimo tre mesi, poi ognuno per conto suo, a cominciare dalla madre che li disconosce. Le tartarughe no, sono fedeli. Anche per loro vale il motto usato nei confronti degli esseri umani: l’amore è per sempre. Questo, però, non vuol dire non litigare, e non vuol dire nemmeno che l’eternità dell’amore vale sempre e in ogni luogo e a qualsiasi età.
La tartaruga Bibi e il tartarugo Poldi sono nati nel lontano1897, nelle isole Galapagos, ed hanno passato la prima infanzia lì, spensieratamente, innamorati l’uno dell’altra, senza mai separarsi o essere separati, nel senso che dopo un po’ furono prelevati dal loro mondo naturale e furono portati in vari zoo d’Europa, ma sempre stando insieme. Sono tartarughe giganti e affiatate. Nello zoo di Klagenfurt, in Austria, vivono da 36 anni, ma basta a fare un po’ di calcoli per capire che hanno la bellezza di 115 anni. Sono in buona salute ed hanno ancora un avvenire davanti, ma sarà un avvenire solitario o, almeno, da separati, perché dopo 115 di convivenza, si sono messi a litigare di brutto, facendosi dispetti e usando le mani, cioè le zampe, e i denti. Insomma, il classico passaggio dall’amore all’odio, come succede a volte nelle coppie più affiatate.
Il mese scorso, dunque, Bibi e Poldi se le sono dette (e date) di santa ragione. Ha iniziato Bibi, che ha attaccato Poldi e gli ha staccato un pezzo del suo guscio. Sono intervenuti i custodi, che li hanno separati, mettendoli in condizione da far pace, ma nulla da fare, l’attacco di Bibi si è ripetuto appena gli sguardi dei custodi sono stati richiamati altrove. Un attacco, poi un altro, poi un altro ancora, fino a quando la direzione dello zoo ha deciso di tenerli separati in due gabbie diverse. Che prima di passare alle vie di fatto abbiano litigato, questo è vero, anche se nessuno è in grado di capire cosa si siano detti. Deve essere stata una cosa grave, comunque, perché, appunto, dal litigio sono passati ai morsi. Bibi dall’amore eterno sembra essere passata all’odio eterno. E dire che si sono accoppiati chissà quante volte e che saranno progenitori di diverse generazioni di tartarughe che popolano gli zoo di tutto il mondo. Bibi gli avrà rimproverato di non essere stato capace di impedire che i loro discendenti fossero stati portati via dai loro sguardi? Cert,o se così fosse, non ce la sentiamo di dare la colpa a Poldi, anche perché noi sappiamo che non dipendeva da lui. Una cosa ü certa: Poldi non le ha messo le corna, magari lo avrà pensato, ma non ha mai potuto mettere in atto il suo eventuale proposito. E allora? Forse la noia è l’unica spiegazione plausibile. Dopo 115 anni di vita insieme, Bibi lo avrà rimproverato di essere diventato pigro, Poldi le avrà ribattuto che dopo tante acrobazie si sentiva un pochino stanco. Bibi gli avrà rimproverato la vecchiaia, Poldi magari avrà aggiunto qualche parolina di troppo sul suo erotismo ormai perduto e lei si è offesa e arrabbiata, perdendo la testa e attaccandolo.
Chissà, magari fra qualche anno di solitudine, forse si cercheranno di nuovo. A volte le pause di riflessione funzionano.