Dopo 12 anni lontano dalle pellicole live action, ritorna in grande stile il regista Robert Zemeckis, con una forte tensione morale e la prova di un ottimo Denzel Washington
L’ultimo live action di successo del regista è stato il pluripremiato Cast away nel lontano 2000, dopo più di 12 anni Zemeckis torna sul tema del disastro aereo e sulle conseguenze che questo può avere sull’uomo. Infatti la storia di Flight prende spunto da un disastro aereo che oltre a coinvolgere i numerosi passeggeri del volo investe soprattutto il protagonista Whip Whitaker che si vede prima proclamato come eroe per aver salvato quasi tutti i passeggeri del volo e poi indagato sull’accaduto.
Whitaker è un pilota provetto, discendente da una famiglia di piloti e con alle spalle una solida esperienza sui voli di linea. Whip, però, ha anche un serio problema di alcolismo, di cui rifiuta a tutti, in primis a sé stesso, di ammettere l’esistenza. Separato da sua moglie, e con un figlio che vede solo sporadicamente, l’uomo ha incontri occasionali con l’assistente di volo Katerina: è proprio dopo aver passato la notte con lei, al termine di una serata ad alto tasso alcolico, che Whip sale sul volo che sarà destinato a cambiargli la vita. Durante il viaggio, infatti, il jet inizia a mostrare una serie di malfunzionamenti: per motivi non chiari, il velivolo trema e perde progressivamente quota, rischiando di precipitare. Nonostante la progressiva avaria dei motori e la sequenza impressionante di guasti, l’abilità e il sangue freddo di Whip riescono a limitare i danni, con un atterraggio di fortuna che salva la vita di 96 delle 102 persone presenti. Ricoverato, Whip viene considerato dall’opinione pubblica un eroe: ma i test sul suo sangue, e il rinvenimento in esso di tracce di alcol e cocaina, creeranno presto all’uomo una spirale di problemi. Nel frattempo, Whip conosce Nicole, donna tossicomane con cui trova subito un’affinità.
Come dicevamo prima l’accaduto investe la vicenda umana e personale del protagonista, Whitaker, interpretato da un bravissimo Denzel Washington, e di tutti i personaggi principali che gli ruotano intorno come per esempio Nicole interpretata da Kelly Really. “Quello che mi ha davvero catturato è stata la complessità di tutti i personaggi, che hanno tutti delle sfumature. Non sono i tipici ‘bravi ragazzi e/o cattivi ragazzi’. Ognuno, in qualche modo, è danneggiato e questo diventa il motore drammatico del film” sostiene il regista. In effetti lo stesso protagonista, l’eroe della pellicola è dipinto non come uomo perfetto e infallibile, ma umano e ricco di difetti come per esempio la sua dipendenza all’alcol che lo metterà nei guai.
Zemeckis realizza una regia attenta e decisa, accompagnato dal fedele direttore della fotografia Don Burgess, e la magistrale interpretazione di Denzel Washington. Ma anche gli altri attori e personaggi del film tornano utili alla realizzazione del film, primo fra tutti il personaggio di John Goodman, riesce a dare qualche sorriso a una pellicola altrimenti troppo monocolore, e l’interpretazione di Kelly Really, in un ruolo difficile ma sicuramente ben riuscito grazie alla perfetta miscela di forza e fragilità del suo personaggio.
La sequenza iniziale del disastro aereo di 20 minuti è riuscitissima e mette in evidenza le bravure del regista in questo genere di scene,come avevamo visto Cast away, ma servono solo da spunto e giungere ai veri intenti narrativi che invece si concentrano sullo studio della complessità umana.