Tra i due litiganti il terzo gode.
Sulle quindici curve ed i 5.8 chilometri del circuito Paul Richard di Le Castellet, in Costa Azzurra, al Gran Premio di Francia ancora una volta Max Verstappen di Red Bull Racing-RBPT ha approfittato della malasorte e dall’ansia da prestazione, ovvero dei due veri difetti di fabbrica che nelle ultime gare hanno stravolto le ambizioni del team Ferrari.
E pensare che Leclerc e Sainz in qualifica mostravano di avere ritrovato sintonia, con lo spagnolo che addirittura si era adoperato per favorire la pole position del collega monegasco.
Ma il podio si vince in gara e quella di Ferrari a Le Castellet è meglio dimenticarla.
Leclerc ha dominato la corsa, con una guida impeccabile al volante di una vettura assolutamente perfetta, per concorde e malcelata invidia dei team avversari.
Tutto questo sino al 18° dei 54 giri previsti; poi la sua F1-75 è inspiegabilmente andata a schiantarsi sulle barriere di protezione.
Nel dopogara il giovane monegasco, costretto dunque al ritiro, ha frenato la delusione ed ammesso la sua responsabilità, senza giri di parole: ““ho provato a prendere troppo l’esterno dalla pista” ha confessato ai media Leclerc, che ha così proseguito: “probabilmente ho messo una ruota in un punto sporco: è un mio errore e se continuo a fare errori come questo, allora merito di non vincere il campionato. È stato un week end molto difficile per me, ho faticato parecchio con il bilanciamento della macchina. Mi piacciono macchine sovrasterzanti, però, quando fa così caldo, è molto difficile essere costante e mettere insieme i giri. Ho commesso un errore nel momento sbagliato. Ogni volta provo ad analizzare cosa è successo”, ha concluso il pilota:” è stato un po’ strano come ho perso improvvisamente la macchina. Ora verificherò i dati per capire se c’è dell’altro che ancora non conosco. Per me si tratta di un errore”.
Ricordiamo che circuito di Le Castellet è noto per il suo bordo pista segnalato da coloratissime strisce di ruvido asfalto al tungsteno, messe apposta per rallentare meglio della tradizionale ghiaia le vetture che escono dal tracciato di gara.
Al Gran Premio di Francia 2022 è da dimenticare, con rabbia e delusione, anche il risultato di Sainz.
Retrocesso alla partenza in ultima fila per avere montato un motore nuovo, lo spagnolo durante la gara era rimontato sino al 9° posto.
Poi è stato richiamato ai box per un cambio pneumatici.
Era l’unico ferrarista rimasto: la sua guida era precisa e velocissima, tanto da meritargli il titolo di Driver of the Day, campione di giornata.
Sicuramente avrebbe potuto raggiungere il podio.
Ma, al 19° giro, per la fretta di uscire dai box e tornare in pista, Sainz ha sfiorato l’incidente con il britannico Alexander Albon del team Williams.
I giudici di gara si sono trovati costretti ad applicare il regolamento, e penalizzare il pilota Ferrari di ben 5 secondi, una enormità, sul tempo con cui avrebbe tagliato il traguardo.
Tradotto in parole semplici: da quel momento anche la gara di Sainz poteva ritenersi conclusa.
E siccome le disgrazie non vengono mai da sole, al 42° giro Sainz è stato protagonista di un altro episodio polemico. Proprio mentre sorpassava la Red Bull di Perez, la cui vettura era in evidente difficoltà a tenere a bada lo strapotere tecnico di una Ferrari ancora una volta performante e sfortunata, Sainz è stato incredibilmente richiamato ai box
Poco importa segnalare che lo spagnolo ha ignorato l’ordine di scuderia e comunque sorpassato Perez: ai fini del risultato finale questo non ha influito.
Passiamo oltre: meglio parlare di chi è salito sul podio.
Verstappen ha condotto una gara regolare, senza eccessi, riuscendo a sfruttare dalla sua Red Bull RB18 tutta la potenza, quando e come disponibile.
La regola è sempre la stessa.
Ci sono gare che meritano di essere combattute.
Ce ne sono altre che invece chiedono solo di essere amministrate, avvantaggiandosi degli errori altrui.
Ed è questa la strategia che ha portato Max Verstappen a vincere il Gran Premio di Francia edizione 2022.
Lo stesso, regolari, veloci e precisi, si puo’ dire della coppia di Mercedes-AMG Petronas, cioè di Lewis Hamilton e di George Russel, qualificatisi al secondo e terzo posto.
Quarta, l’altra Red Bull, quella di Checo Perez.
Quando mancano ancora dieci appuntamenti alla conclusione, il campionato piloti ora vede in testa Verstappen con 233 punti, seguito da Leclerc con 170, Perez a 163, Sainz a 144, Russel a 143, e Lewis Hamilton con 127.
Spiace doverlo ricordare, ma gli errori ai gran premi di Spagna, Azerbaigian, e stavolta in Francia, sono costati a Leclerc 75 lunghezze.
Sono punti preziosi che oggi al monegasco di Ferrari avrebbero permesso di scavalcare Verstappen ed in futuro magari potrebbero anche costargli il titolo mondiale.
La graduatoria costruttori conferma Red Bull capofila con 396 lunghezze, seguita da Ferrari con 314 e Mercedes con 270.
Prossimo appuntamento, prima della pausa estiva, il 31 luglio a Budapest, per il Gran Premio di Ungheria.
I pronostici indicano che il tracciato ungherese dovrebbe favorire le Ferrari, ormai velocissime sui lunghi rettilinei.
Ora non resta che attendere pochi giorni per vedere se anche a Budapest la sfortuna ed il nervosismo faranno nuovamente fallire i sogni di rimonta delle rosse di Maranello.
di Andreas Grandi
Foto: FIA & team media