Anche in Formula 1, mai dire mai. Lo ricorda la cronaca della penultima gara di campionato, disputata sui 71 giri del circuito di Interlagos, quartiere di San Paolo del Brasile, la città più popolosa della nazione latino americana. Archiviata la vittoria matematica della stagione iridata 2022 in entrambe le categorie team e piloti di Red Bull e del suo campionissimo Max Verstappen, molti attendevano di commentare la tappa brasiliana con le solite notizie di fine stagione.
Errore: perché a festeggiare sul podio è tornata la Mercedes, che ha portato entrambi i suoi piloti, George Russell in prima posizione, seguito da Lewis Hamilton, staccato solo di un secondo.
Terzo è arrivato Carlos Sainz, quarto Leclerc, entrambi di Ferrari.
Quinto Fernando Alonso di Alpine Renault, sesto Verstappen ed infine settimo Perez.
Questa graduatoria innanzitutto conferma che le frecce d’argento tedesche hanno raggiunto un invidiabile equilibrio tecnico ed agonistico. Invidiabile da chi? Sorpresa: dalla scuderia e dai piloti campioni in carica.
Ci riferiamo al team Red Bull, che alla linea di partenza, la starting grid, malgrado tutto avevano piazzato Verstappen e Perez in terza e quarta posizione, pronti a superare in gara la coppia Russell e Hamilton di Mercedes.
Invece questi ultimi, lo abbiamo appena visto, hanno vinto il Grand Prix del Brasile nello stesso ordine di arrivo con cui lo avevano iniziato.
Che poi la giornata non fosse iniziata sotto una buona stella forse la Red Bull lo aveva compreso già ad inizio gara, dopo un contatto tra Verstappen e Hamilton che non solo ha costretto l’olandese ai box per sistemare la monoposto, ma lo ha anche visto penalizzato di 5’ e scivolare nelle retrovie da cui non è più riuscito ad emergere. A questo inconveniente sempre in casa Red Bull si sono aggiunte incomprensioni fra i piloti ed i tecnici. Lo ricordano le cronache di giornata. Alla ripresa della gara, dopo una pausa di 7 giri in regime di safety car, processione al 40% della potenza imposta ai piloti e senza possibilità di sorpasso dopo l’improvviso blocco motore della McLaren di Lando Norris, il team Red Bull ha ottenuto da Perez, che era 6°, di farsi superare dal compagno Verstappen che lo seguiva in settima posizione, ma che voleva raggiungere la Ferrari di Leclerc a quel momento 4° in classifica.
Tutto chiaro? Non proprio.
Perché dopo una sola tornata sul nastro asfaltato di Interlagos è arrivato il contrordine di Red Bull.
Stavolta era Verstappen ad essere richiesto di far passare Perez, in lotta con Leclerc per il secondo posto nella classifica mondiale piloti.
Niente da fare: Verstappen ha negato di cedere strada al compagno di scuderia, giustificandosi con i tecnici di avere le sue buone ragioni e di non essere disposto a cambiarle.
Questa decisione ha avuto le sue conseguenze sul secondo posto della classifica mondiale piloti.
Ormai matematicamente già vinta da Verstappen, questa graduatoria iridata ora vede Checo Perez di Red Bull e Charles Leclerc di Ferrari appaiati in seconda posizione entrambi a 290 punti, ed in teoria non chiude le speranze di rimonta a George Russell di Mercedes, terzo, con 265 punti.
Per ultimi, e non per caso, abbiamo lasciato i commenti sulla prestazione della Ferrari. Ancora una volta, diamo spazio alla cronaca. Nelle qualifiche i piloti delle rosse di Maranello si sono resi protagonisti di errori alla gommatura. Basterebbe segnalare che Leclerc ha diplomaticamente ricordato ai suoi team di avergli fatto montare degli pneumatici anticipando una pioggia prevista solo dai tecnici di Maranello, ma che in effetti poi non si è fatta vedere. Indiscrezioni segnalano che la crescente insoddisfazione del giovane monegasco nei confronti della sua attuale scuderia forse lascerebbe aperta la possibilità a clamorose, ma attualmente infondate, evoluzioni nel rapporto di collaborazione. Che comunque un disagio regna in casa Ferrari è confermato anche da Carlos Sainz. Arrivato terzo al Grand Prix del Brasile, il pilota spagnolo ha dichiarato che le rosse di Maranello attendono la gara di Abu Dhabi, sosta conclusiva della stagione iridata 2022, puntando solo a difendere le posizioni acquisite. Se ne è avuta prova sul circuito di Interlagos. Sainz ha tagliato il traguardo in terza posizione, ma staccato di oltre quattro secondi dalle Mercedes, mentre il compagno Leclerc si è aggiudicato il quarto posto con un ritardo di otto interminabili secondi dalle frecce d’argento tedesche.
Infine, mentre il campionato mondiale di Formula 1 è ormai prossimo alla conclusione, tocca alla Formula E lasciare spazio alle ambizioni dei marchi italiani.
Nei giorni scorsi infatti Maserati MSG Racing ha confermato ai media la sua partecipazione alla stagione iridata 2023, insieme all’ingaggio del tedesco Maximilian Günther e dell’oriundo italiano Edoardo Mortara.
Maserati MSG Racing, scuderia compartecipata dal gruppo automobilistico Stellantis, è la nuova denominazione del team monegasco ROKIT Venturi Racing, vice campione mondiale nella categoria elettrica terminata lo scorso agosto.
di Andreas Grandi
Foto: FIA & teams media