È iniziata questo fine settimana la Season 9-S9 della FIA ABB Formula E-FE, la categoria a motore carbon-free della Formula 1.
Quest’anno FE ha rivoluzionato il suo concept agonistico con una serie di novità.
A cominciare dalla adozione delle nuovissimi gruppi elettrogeni che consentono di ricaricare in soli trenta secondi le batterie dei motori elettrici.
Si tratta di una innovazione più che necessaria, dato che i propulsori di FE-S9 sono tra i più potenti di sempre e quest’anno, riprogettati dalla ingegnere modenese Alessandra Ciliberti, già in BMW ed oggi responsabile proprio dell’ultima generazione motoristica-Gen3 di FE presso la Federazione Automobilistica Internazionale-FIA, raggiungono una potenza di 360kW/h.
Quest’ultima, abbinata ad una carrozzeria più compatta e leggera di 60kg, garantiscono alle monoposto elettriche una velocità di 320 km/h e maggiore efficienza in termini ambientali.
Lo si comprende confrontando le performance delle FE con le equivalenti vetture di Formula Uno, categoria dove il record di velocità in gara è stato di circa 265 km/h, raggiunto nel 2020 da Lewis Hamilton al volante di una vettura da oltre 700 kW/h, ma alimentata con motore ibrido e turbo-benzina.
Sedici le date previste dal calendario FE-S9. Iniziato dal circuito Hermanos Rodriguez, di Città del Messico, con i risultati di gara che riferiremo tra breve, il campionato per l’anno in corso si distingue per la conferma di locations come Montecarlo, Londra, Roma-EUR, ed il debutto di nuovi appuntamenti in India, a Hyderabad, in Sudafrica, a Città del Capo, e Portland, nello stato nordamericano dell’Oregon.
Undici i teams che partecipano alla stagione iridata FE 2023.
Li segnaliamo in ordine alfabetico, fatta eccezione per una scuderia tricolore che commenteremo per ultima e non per caso.
Iniziamo dal team ABT Cupra, che vede tornare alla categoria elettrica il gruppo tedesco ABT insieme alla spagnola Cupra, divisione sport cars del marchio Seat, leggasi: Volkswagen.
Proseguiamo con Avalanche Andretti, controllata dalla famiglia dell’indimenticabile racer Mario Andretti, italiano con passaporto statunitense, e già protagonista in Formula Uno negli anni Settanta-Ottanta al volante di Ferrari ed Alfa Romeo.
A seguire troviamo il gruppo DS Penske business venture tra la DS, premium brand di Citroen della galassia automobilistica Stellantis, e l’imprenditore americano Jay Penske, attivo nei media con storiche testate come Variety, The Hollywood Reporter, WWD-Women’s Wear Daily, Billboard, e Rolling Stone; le monoposto DS Penske sono guidate dai piloti Stoffel Vandoorne, campione mondiale 2022 nella categoria elettrica con Mercedes, e Jean Eric Vergne, plurilaureato nelle stagioni iridate 2018 e 2019.
A seguire, il team britannico Envision Racing, tra i cui precedenti proprietari troviamo il marchio Peugeot insieme al miliardario d’oltremanica Richard Branson.
Altra scuderia di nobili referenze: Jaguar TCS Racing, dell’omonimo conglomerato automotive britannico, con alla guida gli esperti Sam Bird e Mitch Evans, quest’ultimo tra l’altro vice campione mondiale di categoria lo scorso anno, e che nella loro carriera in FE totalizzano un palmares di 11 vittorie e sette presenze sul podio.
E siamo alle vetture di Mahindra Racing, divisione motorsport del colosso automobilistico indiano Mahindra Group, guidate britannico Oliver Rowlands, e da Lucas Di Grassi, di passaporto brasiliano ma oriundo italiano di origini pugliesi.
Al debutto in Formula E troviamo il team Neon McLaren, che vede il gruppo britannico, rilevata la scuderia Mercedes campione del mondo 2022, esordire nella categoria elettrica da competizione.
Confermata la presenza della squadra NIO 333 Racing, di proprietà dell’omonimo gigante automobilistico cinese, prossimo a sbarcare nel mercati mondiali con vetture elettriche di ultima generazione, note per essere tra le poche sul mercato a consentire il cambio della batteria.
Proseguendo, troviamo le scuderie Nissan, dell’omonimo gruppo giapponese, e Tag Heuer Porsche per le cui referenze in campo orologiero ed automobilistico, se per mettete, per entrambi i team basta la parola.
Ultimo, ma non ultimo, con un model year 2023 denominato Folgore si presenta il marchio italiano Maserati, di cui alcune settimane fa abbiano segnalato l’esordio in Formula E oltre che richiamato i gloriosi trascorsi nel motorsport della massima categoria internazionale.
Concludiamo con la cronaca di giornata.
A Città del Messico, al termine della gara di esordio per la stagione iridata 2023, Jake Dennis di Avalanche Andretti, partito in seconda posizione, ha guidato la gara e conquistato la vittoria.
Prestazione più che positiva anche per la Porsche guidata da Pascal Werhlein, che alla partenza ha esordito al sesto posto e poi tagliato il traguardo al secondo rango, a soli otto secondi dal primo classificato.
Positiva anche la performance della Mahindra guidata da Lucas di Grassi, terzo classificato con un distacco di quasi venti secondi e malgrado avesse esordito in pole position; l’italo brasiliano tuttavia preferito condurre una gara prudente, amministrando la sua posizione il necessario a conservare alle sue batterie una carica sufficiente ad imporsi sul podio in terza posizione.
Esordio in chiaroscuro invece per la Maserati, che ha visto il primo dei suoi due piloti, Maximilian Günther, classificarsi all’undicesimo posto, staccato di oltre 30 secondi dal vincitore, mentre il collega Edoardo Mortara si è trovato costretto al ritiro dopo un testacoda, il quarto nelle ultime cinque gare di Formula E cui lui ha preso parte.
La classifica piloti, dopo la prima gara di campionato, ricalco le posizioni al traguardo: capofila con 26 punti è Jack Dennis di Avalanche Andretti, seguito a quota 18 da Werhlein di Porsche, e da Lucas di Grassi di Mahindra, sempre a 18 punti grazie ad un bonus per la sua performance in gara.
La graduatoria mondiale costruttori al momento è guidata da Avalanche Andretti con 38 punti, seguita da Porche a 24, e quindi Mahindra con 18 lunghezze.
La prossima gara di Formula E in calendario per la stagione iridata 2023 è prevista il 27 gennaio, sul circuito urbano di Diriyah, in Arabia Saudita.
di Andreas Grandi