Leggendo i media di oggi sarebbe facile esaltarsi per il ritorno della Ferrari al vertice della categoria regina delle competizioni automobilistiche.
Ma, se ben ricordate, le nostre cronache per tutta la scorsa stagione hanno segnalato che nel 2021 la squadra di Maranello per eccellere mancava solo della combinazione giusta; il che è tutt’altro dire che già allora le ambizioni di vittoria erano da dimenticare.
Infatti c’erano i risultati a pronosticarlo: nel 2021 Ferrari ha conquistato il terzo rango della classifica mondiale costruttori dietro ai due irraggiungibili team di Toro Rosso e Mercedes, i market-leader del campionato di dodici mesi fa.
Ma veniamo ai giorni nostri, alla gara di ieri sul Bahrain International Circuit, nella zona di Sahkir, nella immediata periferia di Manama, capitale di questa regione mediorientale.
Doveroso esordire con una serie di premesse.
Iniziamo dalla novità tecnica di quest’anno: gli alettoni laterali applicati sulla parte inferiore della vettura, a pochi centimetri dal terreno di gara, alle monoposto di Formula Uno-edizione 2022 garantiscono una deportanza pronunciata durante tutta la gara.
In parole semplici, le vetture risultano incollate al suolo, e questo permette loro di scaricare sull’asfalto tutta la potenza trasmessa dal motore.
Altra novità: la digitalizzazione ed i social fanno il loro ingresso nella Formula Uno, anzi, progrediscono.
Il campionato iniziato ieri segna l’inizio anche della quarta stagione di “Drive to survive”, ciclo di appuntamenti mediatici della Formula Uno diffuso dalla piattaforma di Netflix.
Sempre da questa stagione Ferrari ufficializza il suo accordo con Velas AG, società di Zugo attiva anche nella finanza digitale.
Proseguiamo. Toro Rosso, grazie ad Oracle, suo sponsor commerciale, da quest’anno userà la intelligenza artificiale-AI per valutare in tempo reale le prestazioni degli avversari ed elaborare le strategie di gara vincenti; altrettanto doveroso anticipare ai nostri lettori, lo leggerete tra breve e non senza un filo di ironia, che la nuova tecnologia fredda di Toro Tosso almeno nel GP di Bahrain di ieri ha clamorosamente fallito, perché le due monoposto di questa scuderia sono rimaste vittime di modeste noie meccaniche imprevedibili anche dal più aggiornato dei computer di ultima generazione.
Notizia ultima, ma non ultima: la corsa di ieri è stata la prima delle 23 gare in calendario quest’anno.
Quindi, vincitori, vinti, aspiranti al titolo, tifosi e soprattutto il popolo dei social, hanno ancora molto da attendere prima di avere delle indicazioni precise.
Poco importa, perché, e finalmente arriviamo alle cronache di ieri, partire con una vittoria è stato positivo per il morale del team di Maranello, tornato sul podio dopo un digiuno di ben 903 interminabili giorni dall’ultima vittoria di Sebastian Vettel al GP di Singapore del 2019.
Gara da dimenticare invece per gli invincibili 2021, e stiamo parlando delle vetture ed i piloti del team Toro Rosso: l’una, quella di Max Verstappen, giovanissimo campione in carica, fermato da un banale problema alla pompa della benzina; l’altro, Checo Perez, suo compagno di scuderia, da un altrettanto imprevedibili noie meccaniche ed un testacoda.
Che il ferrarista Charles Leclerc, ieri arrivato ad aggiungere la sua terza presenza sul podio al palmares personale, fosse comunque predestinato alla vittoria di giornata lo si era già intuito nelle qualifiche, dove era risultato il più veloce in pista, guadagnando alla sua monoposto una pole position preziosissima.
Ottimo secondo posto per l’altro diavolo di Maranello, Carlos Sainz, che sul podio ha confinato al terzo rango il pluricampione Lewis Hamilton che finalmente è tornato a sorridere dopo la sconfitta dello scorso campionato negli ultimissimi metri della gara finale.
Subito a seguire, ma fuori dal podio, l’anglo-belga George Russel, suo compagno di squadra in Mercedes.
Quinto rango per Kevin Magnussen, pilota in passato dai risultati altalenanti e precipitosamente richiamato in servizio nelle scorse settimane dal team Haas dopo la espulsione del russo Nikita Mazepin; quest’ultimo, seppur figlio del principale azionista della squadra, è stato comunque allontanato a causa del conflitto in Ucraina.
Ottima sesta posizione per il finlandese Valtteri Bottas, ex Mercedes, e che nel 2022 troviamo al suo debutto nel team di Alfa Romeo.
Il terzetto di testa della classifica mondiale squadre vede nell’ordine Ferrari, Mercedes, e Haas.
Prossima gara: 25-27 Marzo, in Arabia Saudita, a Jeddah.
… e non dimentichiamo: siamo solo agli inizi…
di Andreas Grandi
Photo credit: TEAM – FIA – FORMULA UNO