“Dopo la partenza ho solo dovuto gestire il mio vantaggio”, ha commentato Verstappen al termine della gara. “Oggi è stato più difficile di quanto pensassi: abbiamo cercato di sopravvivere allo strapotere di Red Bull”, replica Carlo Sainz di Ferrari.
Così due dei protagonisti in pista riassumono il Gran Premio-GP del Belgio disputato a Spa nel fine settimana.
Per i tifosi questo rappresenta una conferma della superiorità tecnica, prestazionale e la condizione mentale di Red Bull, team campione del mondo.
All’opposto, questi gli handicap che la scuderia Ferrari ha confermato ancora una volta.
Dopo la pausa estiva, il campionato 2022 di Formula Uno è ripartito all’insegna di strategie elaborate con la massima attenzione.
Per prepararsi ai tre GP consecutivi, Belgio, Olanda e Monza, dove probabilmente si giocheranno il campionato, Ferrari e Red Bull hanno fatto tornare in pista le rispettive monoposto di Charles Leclerc, eterna promessa, e Max Verstappen, avviato alla riconquista del titolo iridato, con motori completamente revisionati, ed accettando le conseguenze previste dal regolamento ovvero: partenza dall’ultima fila per entrambi.
La starting grid, la linea partenza, invece allineava i rispettivi colleghi di scuderia Carlos Sainz e Checo Perez, a conferma del valore tecnico di entrambi i team.
La sfida era dunque aperta e pronta ad avviarsi alla proverbiale vittoria del migliore.
Ma sono bastati pochi giri per avere conferma di come sarebbero andate a finire le cose.
Alla partenza un contatto fra Lewis Hamilton di Mercedes e Fernando Alonso di Alpine Renault, costringe subito al ritiro il campionissimo delle frecce d’argento tedesche.
Contemporaneamente inizia la rimonta di Verstappen che in soli otto giri risale dalla 14° alle posizioni di testa.
Sono state sufficienti ancora tre tornate di pista prima che il team Red Bull ordinasse a Perez di farsi da parte e lasciar passare il compagno: da allora Verstappen si è limitato a gestire la sua pole position, quella stessa che al 44° giro lo ha visto vincere, ed a fine gara gli ha fatto ricevere i complimenti dal settantottenne connazionale Jacky Ickx, leggendario pilota Ferrari tra il 1971 ed il 1973.
A questo punto non resta che procedere con la cronaca degli errori altrui.
Sul circuito belga le Ferrari hanno stentato a tenere il passo con le Red Bull. Non sono mancati episodi che confermano le difficoltà del team di Maranello. Nelle comunicazioni radio con i box, Carlo Sainz si è spesso lamentato con i tecnici che la sua macchina era lenta.
Poi, sempre durante il Gran Premio del Belgio 2022, oltre alla meccanica anche gli pneumatici e la loro sostituzione hanno influenzato la guida dei piloti.
Se nelle qualifiche i team avevano approntato le monoposto per condizioni meteo di 22 gradi, in gara invece il termometro è arrivato a toccare i 37.
In altri termini: era prevedibile che un asfalto rovente avrebbe subito usurato le gommature.
Ebbene, contro ogni logica il team Ferrari, invece di elaborare strategie ed impartire istruzioni al pilota, ha invece chiesto a Leclerc, che per tutta la corsa è stato impegnato in una difficile rimonta dall’ultima fila con cui aveva iniziato, di giudicare la condizione dei suoi pneumatici.
I risultati di questo ennesimo bisticcio non si sono fatti attendere, ed in seguito hanno costretto il monegasco ad una penalità che si sarebbe benissimo potuto risparmiare.
Arrivato ai box al penultimo dei 44 giri in programma, dopo aver montato pneumatici soft per tornare forse troppo frettolosamente in pista ed avviarsi al traguardo almeno in quinta posizione superando la Alpine di Fernando Alonso, Charles Leclerc a fine gara è stato penalizzato di una posizione e retrocesso d’ufficio dai giudici di gara al sesto posto per guida pericolosa.
Le classifiche di giornata trovano sul podio Max Verstappen, seguito dal compagno Perez, e dal ferrarista Carlos Sainz.
Ma piu’ che la graduatoria é il cronometro a chiarire la differenza delle loro prestazioni: Perez è distanziato di 17’841 secondi dal vincitore, Sainz di 26’866.
Ancora più imbarazzante è la lettura del distacco dei piloti che seguono: George Russel di Mercedes, è distanziato di 29’140 secondi; Fernando Alonso di 73’256; Charles Leclerc addirittura di 74’956 secondi.
Se la matematica non è una opinione, questo significa che la Alpine di Alonso e la Ferrari di Leclerc hanno tagliato il traguardo con oltre un minuto di ritardo sulla Red Bull di Verstappen.
Veniamo alla classifica generale del campionato piloti, che non lascia molto spazio alle ambizioni di riscatto del team di Maranello: Verstappen è primo con 284 punti; segue Perez con 191, Leclerc con 186 e Sainz con 171 lunghezze. Semplificando, Verstappen ora ha un tale vantaggio su Leclerc che, per mantenerlo, nelle prossime quattro gare gli basterebbe raggranellare almeno tre punti a condizione però che il monegasco della Ferrari si qualifichi sempre al primo posto; il che almeno ad oggi sembra improbabile.
Da scartare pure la ipotesi che Checo Perez, gregario di lusso in Red Bull e sovente invitato a dare strada al compagno di scuderia Verstappen, nelle prossime gare voglia insidiargli il titolo di primo in classifica.
Più favorevole invece appare la lettura della classifica generale del campionato costruttori: saldamente al comando troviamo il team Red Bull Racing con 475 punti, seguita dalla Ferrari con 357 ed infine Mercedes a 316.
La prossima gara, tra una settimana, per il Gran Premio di Olanda, si svolgerà a Zandvoort, circuito di casa di Verstappen.
Subito a seguire arriverà il Gran Premio di Italia, all’autodromo di Monza che proprio nel 2022 festeggia il centenario dalla sua fondazione.
di Andreas Grandi
Photo Credits: F1, team media