Dove eravamo rimasti? Le ultime gare dell’attuale Campionato Mondiale di Formula Uno hanno registrato una serie di vittorie, e conseguenti utili punteggi, che hanno portato il 23enne olandese Max Verstappen ed il suo team Toro Rosso al vertice delle rispettive classifiche.
Mentre il pluri-campione ed attuale detentore del titolo, Lewis Hamilton, della Mercedes, non ne ha azzeccata una, regalando ai tifosi sorrisi e frasi di circostanza, e consegnando ai media una imperdibile occasione per sottolineare la rivalità fra i due team.
Già: perché oltre alla rivalità tra i due piloti, dietro c’é anche la rivalità fra due squadre, due stili, due ambizioni, ma soprattutto due managers.
Mercedes, è guidata dall’ex-pilota e businessman austriaco Toto Wolff, abile gestore delle eccellenze dei suoi tecnici e dei suoi piloti.
All’opposto, alla Toro Rosso troviamo il britannico Richard Horner: anche lui ex-pilota, formidabile organizzatore di squadre ma anche scopritore di talenti: tanto per non fare nomi, campioni come Sebastian Vettel, Vitantonio Liuzzi, Kimi Raikkonen, Sebastien Buemi e Bruno Senna.
Per quattro stagioni consecutive, dal 2010 al 2013, con Sebastian Vettel poi passato alla Ferrari, Horner & il team Toro Rosso hanno vinto il titolo mondiale piloti e costruttori.
Horner, scusate: Sir Richard Horner, è stato insignito dalla Regina Elisabetta del titolo di baronetto per meriti sportivi, ed è l’attuale marito di Geri Halliwell, ex-cantante del gruppo musicale britannico Spice Girls.
E adesso, veniamo al Gran Premio del Regno Unito, a Silverstone, nel Northamptonshire, poco lontano da Oxford.
La gara inglese era una delle ultime occasioni per Lewis Hamilton per fare punti, ed accorciare la distanza dal rivale Verstappen, oltre che per evitare una bruciante sconfitta davanti agli sponsors ed al pubblico di casa, tra l’altro già di malumore dopo l’inattesa vittoria dell’Italia sull’Inghilterra nella finale del campionato europeo di calcio, giocatasi allo stadio di Wembley la domenica precedente.
Segno del destino: il giorno precedente la corsa, la britannica Sotheby’s ha venduto all’asta la vettura con cui Lewis Hamilton esordi’ in Formula Uno, come si volesse involontariamente sottolineare che forse il suo ciclo di vittorie era da interpretare piu’ al passato che non al presente.
Anche il team Mercedes ci ha messo del suo, invitando ai box l’attore americano Tom Cruise, quasi a voler riportare entusiasmo alla scuderia germanica, che in questa stagione di sconfitte ne ha avute abbastanza.
Il copione è sembrato ripetersi anche allo Sprint Race, le qualificazioni prima della gara, necessarie a stabilire l’ordine di partenza: come era facile immaginare, al primo posto si è piazzato il numero uno della Toro Rosso e dietro le due Mercedes.
E cosi’ è iniziata la corsa.
Ma già al primo giro la malasorte fa la sua comparsa.
La vettura di Hamilton entra in collisione con la monoposto di Verstappen che lo precede, ed esce fuori pista, urtando le barriere di protezione: per la macchina gara finita, per il pilota della Toro Rosso la corsa invece continua, e finisce, verso il piu’ vicino ospedale.
Si scatenano subito le polemiche.
La gara viene interrotta. Tuttavia, precisiamolo subito: stiamo parlando di un incidente tra due piloti professionisti nella massima categoria. Entrambi conoscono ed accettano, regole, rischi e conseguenze, mentre alle rispettive scuderie non rimane che rimbalzarsi reciproche responsabilità.
Alla ripartenza, Hamilton è penalizzato di dieci secondi ma prosegue la gara: e cosi’ il campionato si riapre non solo per lui ma anche per tutti gli altri piloti.
Torna quindi a brillare la Ferrari del giovanissimo monegasco Jaques Leclerc, nominato pilota del giorno.
Il ferrarista ha condotto la corsa sino al penultimo giro, quando viene superato dalla Mercedes di Hamilton, anzi Sir Lewis Hamilton, anche lui baronetto per meriti sportivi, che condanna il monegasco alla seconda posizione mentre lui supera il traguardo tra gli appalusi dei suoi tifosi: solo, indisturbato e finalmente vittorioso, ed aprendo la strada per il terzo posto del finlandese Valtteri Bottas, suo compagno di scuderia alla Mercedes.
La classifica piloti ora vede Verstappen ancora al primo posto con 185 punti, seguito da Hamilton con 177 e Lando Norris a 113.
La classifica team, conferma la Toro Rosso prima, con 289 punti, seguita dalla Mercedes con 285, e terza la McLaren con 163.
In occasione dell’evento britannico, a Silverstone Alfa Romeo e la scuderia elvetica Sauber hanno confermato che saranno presenti in Formula Uno anche nelle edizioni dei prossimi anni.
Inoltre, la Federazione Automobilistica Internazionale-FIA ha già consegnato ai costruttori, ai media ed ai tifosi le immagini con la aerodinamica ufficiale delle vetture per il campionato mondiale 2022.
Prossimo appuntamento: Budapest, l’ultimo weekend di luglio, per il Gran Premio di Ungheria.
Teniamoci pronti: il destino della classifica piloti e team è ancora tutto da scrivere.
di Andrea Grandi
Foto ed immagini: FIA / Formula Uno / teams media