Il campionato di Formula 1 edizione 2022 si potrebbe riassumere in un semplicissimo slogan: tutto quanto fa spettacolo.
È il commento più appropriato dopo avere assistito alla odierna corsa combattuta sull’asfalto del Red Bull Ring di Spielberg, nella regione austriaca della Stiria, undicesima tappa delle ventidue previste in calendario per la stagione in corso.
A dispetto delle critiche degli ultimi giorni, il team Ferrari si è presentato ai nastri di partenza determinato da con un obiettivo condiviso: “siamo tutti d’accordo che Leclerc e Sainz vogliono battere la Red Bull di Verstappen”, avvertiva Mattia Binotto, il team principal delle Rosse di Maranello.
Tutto sommato a fine gara possiamo riconoscere che questa precisazione ci stava prima, ora ci sta tutta, appropriata più che mai.
Nelle ultime gare la Ferrari sembrava aver cambiato in corso d’opera le sue strategie, dopo essersi accorta di avere in scuderia non uno, ma due campioni.
Sportivamente, e questo deve essergli riconosciuto, Binotto ha dato fiducia ad entrambi i suoi piloti, al medesimo tempo mostrandosi determinato a vincere un’altra difficile sfida doppia: consolidare il prestigio del marchio Ferrari e lasciare alla pista, come sempre dovrebbe essere, di scegliere il miglior conducente da far salire sul podio.
A ruote ferme, possiamo riconoscerlo: il team principal di Maranello ci ha visto giusto.
Sul Red Bull Ring di Spielberg, Charles Leclerc è tornato a vincere dopo oltre novanta giorni di attesa e delusioni.
Sainz, il suo compagno di squadra e vincitore la settimana scorsa a Silverstone, si è trovato costretto al ritiro per un incendio al motore.
È un inconveniente di cui spesso abbiamo riferito nelle nostre recenti cronache.
Quest’anno, per rendere più spettacolari le gare, alle monoposto è stato imposto un assetto ultra-ribassato, con un effetto suolo che alle alte temperature ed in piste veloci non permette un adeguato raffreddamento dei motori.
Ed oggi, lo testimoniano le fiamme che hanno avvolto la Ferrari F1-75 di Sainz, quando i guai arrivano poi costringono al ritiro.
Tuttavia a Sainz si deve certamente riconoscere di aver interrotto la sua gara in Austria uscendone come vincitore morale.
Era nel terzetto di testa, capitanato dal compagno Leclerc, e ormai pronto a superare il rivale Max Verstappen di Red Bull, già nella starting grid impostosi sulla Ferrari di Leclerc ma solo di pochissimi secondi.
Se il motore della F1-75 di Sainz non avesse preso fuoco, per lo spagnolo di Maranello, cui oggi è mancata la fortuna ma non il valore, era sicuro un piazzamento sul podio, poco importa fosse stato al primo o secondo rango.
Pieni voti invece per il copilota ferrarista Charles Leclerc che dal 53° dei 71 giri in programma ha superato Verstappen, agguantando una pole position che lo ha accompagnato a tagliare il traguardo ed essere primo sul podio.
Attenti a quei due anche in casa Mercedes, dove Lewis Hamilton e George Russel, ormai entrambi sono prime guide, i risultati cui stanno tornando le frecce d’argento tedesche.
Infatti le Mercedes, già commentavamo la scorsa settimana (https://lapagina.ch/formula-uno-gran-prix-di-silverstone-vittoria-di-carlos-sainz-e-della-ferrari/), ora sembrano avere finalmente trovato l’assetto giusto e sono pronte a recuperare tutto il tempo ed i punti che sinora hanno sprecato.
Nessuna sorpresa anche dalle altre breaking news di giornata, che al traguardo di Spielberg confermano il quartetto dei soliti noti, ormai facili protagonisti della seconda metà di stagione che ci attende.
Primo Charles Leclerc, che ha terminato la gara con una media di oltre 217 km/h e cronometrando 1h24’24’’312, valori che tuttavia non riescono a battere l’impressionante 1’02″939 conquistato sempre in Austria da Valtteri Bottas nel 2020 al volante di una Mercedes.
Secondo, a soli 1’’5 di distacco dal monegasco della Ferrari, la Red Bull dell’olandese Max Verstappen.
In terza e quarta posizione, si confermano le due frecce d’argento tedesche guidate da Lewis Hamilton, che stacca George Russell di soli 17 secondi.
Esaurita la trasferta in Austria, la classifica del campionato mondiale ai primi posti ora conferma Verstappen di Red Bull, con 208 punti, seguito da Charles Leclerc con 170, Sergio Perez di Red Bull con 151, Carlos Sainz con 133, e la coppia Mercedes George Russel e Lewis Hamilton rispettivamente con 128 e 109 lunghezze.
La graduatoria del campionato mondiale costruttori invece trova ancora prima la Red Bull con 359 punti, ma subito dopo la Ferrari con 303, e la Mercedes a 237 lunghezze.
A seguire, si piazzano le scuderie McLaren e Alpine Renault entrambe a parimerito con 81 punti.
Degli altri team torneremo a riferire, promesso, non appena i loro piloti e la buona sorte li riporteranno in zona punti.
Prossimo appuntamento il 24 luglio, per il Gran Premio di Francia, casa di un altro dei circuiti più noti al mondo: il Paul Richard di Le Castellet, in Costa Azzurra, dove lo scorso anno si impose l’attuale capoclassifica Max Verstappen.
di Andreas Grandi
Photo Credits: FIA & team media