La fortuna aiuta gli audaci, in questo caso: Lewis Hamilton ed il suo team Mercedes.
Quindici giorni fa, al GP del Messico, e magari anche a quello del Brasile la scorsa settimana, molti scommettevano che il 2021 sarebbe stato un annus horribilis per il trentaseienne baronetto inglese e che avrebbe perso il titolo di campione del mondo per vederselo sfilare dal ventiquattrenne rivale olandese Max Verstappen della scuderia Toro Rosso.
Sette giorni fa questa coppia di avversari avevano concluso la loro trasferta latino-americana separati appena da 14 lunghezze: 332.5 punti per l’uno, e 318.5 per il britannico.
Ma Hamilton ha esperienza da vendere: sette vittorie di campionato mondiale sulle spalle e, sino all’arrivo in Qatar, ben 101 vittorie, leggasi: primo posto sul podio, sui circuiti automobilistici di tutto il mondo.
Se ne è avuta conferma ieri all’autodromo di Losail, a Doha, nel Gran Prix di Formula Uno del Qatar, al debutto nelle competizioni di Formula Uno dato che sinora ha ospitato gare motociclistiche.
Commentiamo la gara partendo dalla classifica finale, precisando che ormai per piloti e squadre i giochi sono fatti e la lotta per la vittoria del campionato è ridotta a due sole coppie di nomi: Hamilton & Verstappen, Mercedes & Toro Rosso.
A Doha al vertice del podio è arrivato l’inglese
che in tal modo passa alla storia anche per essere diventato anche il primo a laurearsi campione automobilistico a Losail.
Secondo Verstappen, uscito esausto dall’abitacolo a causa delle alte temperature atmosferiche della regione arabica, ma dopo aver condotto una gara senza risparmio.
Terzo classificato, il quarantenne Fernando Alonso del team Alpine Renault.
Quarto Sergio “Checo” Perez, fedele ma grintosa seconda guida di Toro Rosso.
Quinto il venticinquenne francese Esteban Ocon di Alpine Renault e sesto il ventitreenne canadese Lance Stroll di Aston Martin.
Finalmente, settimo e ottavo, nell’ordine, Carlos Sainz e Charles Leclerc di Ferrari.
Anche questa volta non hanno brillato, ma comunque difeso la posizione delle rosse di Maranello nella categoria squadre.
Avanti così: perché se nel 2021 per i due della Ferrari ormai non ci sono speranze di conquistare un posto nella graduatoria piloti, bella e possibile resta invece la opportunità di far guadagnare alla casa di Maranello almeno un terzo posto nella classifica mondiale costruttori.
E, visto che ci siamo, passiamo in rassegna le posizioni in questa categoria dopo l’ultima gara di Doha.
Al vertice della graduatoria mondiale troviamo il team di Mercedes, con 546.5 punti, seguito da Toro Rosso con 541.5, Ferrari a 297.5, McLaren con 258 lunghezze, ed infine al sesto posto Alpine Renault con 137.
Veniamo alla principale delle note di cronaca: la prova di carattere di Verstappen che, come accaduto a Valtteri Bottas, ha iniziato la corsa nelle retrovie a seguito di una penalità, non gli è bastata per superare Hamilton, seppur disputando il giro più veloce.
L’olandese non è mai riuscito a portarsi a meno di 5 secondi dall’avversario britannico che dallo scorso GP del Brasile monta un motore parzialmente revisionato e dunque più potente.
Verstappen, ricordiamo, è stato retrocesso di cinque posizioni perché nelle prove di sabato non ha rallentato come invece imposto ai corridori dai direttori di gara che sventolavano la bandiera gialla.
Invece il baronetto inglese, primo è partito e tale è rimasto, ininterrottamente, per tutta la gara.
Ottima la prova anche del quarantenne spagnolo Fernando Alonso, che ha raggiunto il terzo posto del podio, guadagnandosi il riconoscimento di Driver of the day
per la strategia di guida che lo ha portato al traguardo dopo una assenza dalla terna dei vincitori che per lui durava dal Gran Premio di Ungheria del 2014.
L’ex-pilota Ferrari ha giocato una gara tattica, che nello specifico per lui ha significato effettuare un cambio di gomme in meno dei suoi avversari diretti. Il cambio pneumatici, lo abbiamo visto spesso anche in questa stagione, serve ai piloti per motivi di sicurezza, migliorare le prestazioni in pista, ma anche per disorientare gli avversari che rimangono in dubbio se adeguarsi ed accumulare ritardo tornando ai box, oppure se continuare ignorando informazioni disponibili agli avversari e di cui questi ultimi si stanno avvantaggiando.
Per il resto dei piloti, si diceva, la stagione è conclusa e gli ingaggi rinnovati per il 2022.
Segnaliamo solo che in Formula Uno l’Alfa Romeo, ormai è arcinoto a tutti, avrà come prima guida Valtteri Bottas ora Mercedes, affiancato dal cinese Guanyu Zhung,
primo pilota del Celeste Impero nella storia della Formula Uno a disputare un campionato della massima categoria automobilistica.
Se il debuttante asiatico nel team Alfa Romeo ha scalzato il posto del ventisettenne pugliese Antonio Giovinazzi, da Martina Franca, in provincia di Taranto, quest’ultimo è stato comunque immediatamente ingaggiato dalla scuderia di Formula E Geox Dragon Penske Autosport, e quindi tornerà da protagonista nelle nostre prossime cronache.
Proseguendo, dato che non solo la pubblicità ma anche la mondanità oggi è l’anima del commercio, segnaliamo che la officina, il paddock, del team Toro Rosso, in Qatar ha avuto la vista VISITA del campionissimo del football David Beckham.
I piloti ora lasciano Doha archiviando i seguenti tempi:
- Lewis Hamilton, della Scuderia Mercedes, che ha chiuso la gara in 1h24’28″471;
- Max Verstappen di Toro Rosso, a più 25″743;
- Fernando Alonso, di Alpine Renault, +59″457;
- Sergio (Checo) Perez, di Toro Rosso, +1’02″306;
- Esteban Ocon, Alpine Renault, +1’20″570
- Lance Stroll, di Aston Martin, +1’21″274
- Carlos Sainz, Ferrari, +1’21″911
- Charles Leclerc (Mon) Ferrari +1’23″126.
Ormai rimangono solo due gare da disputare.
Ai vertici della classifica piloti troviamo il solito quartetto: Verstappen, Hamilton, Bottas Perez, cioè le scuderie Mercedes & Toro Rosso.
Il prossimo 5 dicembre in Arabia Saudita, sul circuito di Gedda, Verstappen si presenteranno rispettivamente con 351.5 punti e Hamilton con 343.5
Subito a seguire, dopo appena sette giorni, la pista di Yas Marina ad Abu Dhabi concluderà la stagione terminerà le competizioni ed emetterà il verdetto finale per la stagione di campionato 2021.
di Andreas Grandi
Foto/immagini: credit Formula Uno/teams media