In Formula Uno, l’unica notizia positiva prima del Gran Premio di Ungheria era stata il compleanno del quarantenne Fernando Alonso, già pilota Ferrari, McLaren, ed attualmente al team Alpine Renault.
Per tutto il resto, le due settimane trascorse dall’ultimo Gran Premio di Gran Bretagna sono trascorse tra le polemiche.
Il contatto tra le vetture di Verstappen, asso pigliatutto e capoclassifica, e di Lewis Hamilton, sette volte campione mondiale e quest’anno forse destinato alla perdita del titolo, aveva scatenato infinite polemiche tra i rispettivi team e le opposte tifoserie, oltre che ripetuti inviti alla calma da parte della Federazione Automobilistica Internazionale-FIA, organizzatrice del Campionato mondiale di Formula Uno.
Quando ci si mette di mezzo la fatalità, inutile avanzare congetture, fare ipotesi su quanto accaduto tra piloti professionisti attivi nella massima categoria automobilistica, consapevoli dei regolamenti, delle capacità tecniche delle loro vetture e soprattutto anche dei rischi che corrono.
Quindi, come sempre, oltre i discorsi, contano i fatti, i tempi ed i risultati in classifica: e da quelli ieri è partito il Gran Premio di Ungheria, disputato con temperature che sfioravano i trenta gradi, oltre che ulteriormente arroventato dalla rivalità fra i due team protagonisti della stagione 2021.
Da un lato, la scuderia Toro Rosso, guidata dal britannico Chris Horner, scopritore del talento del giovane Max Verstappen, suo imprendibile capoclassifica.
All’opposto, il team Mercedes, guidato dall’austriaco Toto Wolff, sicuro delle capacità tecniche della sua squadra e del suo campione, il trentaseienne Lewis Hamilton.
Cio’ premesso, la gara disputata ieri all’Hungaroring è terminata come si è svolta, ovvero: nella piu’ totale imprevedibilità.
Alla griglia di partenza si ripresentava, per uno strano scherzo del destino, il quartetto degli eterni rivali.
Al primo posto Lewis Hamilton.
Al secondo, Bottas, suo compagno nella scuderia Mercedes
Al terzo e quarto rango Verstappen & Perez, entrambi di Toro Rosso.
All’inizio, su un asfalto reso scivoloso dalla pioggia, il finlandese Valtteri Bottas della Mercedes già ad inizio gara ha provocato un incidente che ha convolto prima Lando Norris, di McLaren, poi Max Verstappen e Sergio Perez, compagni di scuderia nella Toro Rosso, ed infine le vetture del ferrarista Leclerc e del canadese Lance Stroll, di Aston Martin.
Risultato: gara interrotta, per tutti una corsa ai box a montare le gomme per l’asfalto bagnato. A guadagnarci Lewis Hamilton, che ha mantenuto le gomme intermedie con cui era partito: gli altri dietro, a sgomitare per un piazzamento sul podio. Questa rimonta ha avuto come protagonista Verstappen che, pur con la una monoposto accidentata è riuscito a tagliare il traguardo al nono posto, e raggranellare almeno un preziosissimo punto in classifica piloti. Strepitosa la rimonta del team Alpine, con Fernando Alonso, nominato pilota del giorno, quarto al traguardo, che ha aperto la strada per la vittoria al suo compagno di scuderia il ventiquattrenne Esteban Ocon.
Giornata storica per il transalpino Ocon, al suo primo podio in un campionato mondiale di Formula Uno e che quindi, dopo un quarto di secolo, vede vincere un pilota francese alla guida di una vettura di una squadra francese.
Soddisfazione a metà per la scuderia Ferrari, che trova almeno Carlos Sanz sul podio, al terzo posto.
Al suo compagno di squadra Leclerc invece, anche questa volta non resta che recriminare per le colpe altrui, in particolare per l’incidente che ha dovuto subire da Lando Norris.
Il Gran Premio di Ungheria 2021 sarà ricordato anche per due colpi di scena a fine gara.
Il primo riguarda Lewis Hamilton, sceso barcollante dalla sua monoposto ed aiutato a salite sul podio: nell’ambiente circola la notizia che risenta dei postumi del Covid-19, da cui il pilota britannico è stato contagiato nei mesi scorsi.
L’altra sorpresa ha invece riguardato Sebastian Vettel, di Aston Martin.
In gara aveva tagliato il traguardo al terzo posto, ma infine è stato squalificato dai commissari di gara per irregolarità sul carburante che la sua vettura aveva nel serbatoio al termine della corsa.
Incidentalmente e, scusateci, la fortuita coincidenza c’è, rimane e dunque va segnalata, ricordiamo che Sebastian Vettel ad inizio gara aveva indossato un abbigliamento multicolore in segno di protesta per le iniziative del premier ungherese Victor Orban contro la libertà sessuale.
Al termine del Gran Premio di Ungheria, la classifica piloti vede Lewis Hamilton, Max Verstappen e Lando Norris, rispettivamente con 192, 186 e 113 punti.
Prossima gara: a fine agosto, sul circuito di Spa, per il Gran Premio del Belgio.
La classifica squadre invece vede al primo posto la Mercedes con 303 punti, seguita dalla Toro Rosso, 291, e la Ferrari con 163.
di Andrea Grandi
Foto ed immagini: FIA / Formula Uno / teams media