Nella terz’ultima gara dal termine, al campionato di Formula Uno edizione 2022 non resta che segnalare conferme, dato che la classifica piloti e team ormai sono già di Max Verstappen, ora a 416 punti, e della sua Red Bull Racing, con 696.
Malgrado non se ne sia ancora raggiunta la certezza matematica, la Ferrari dovrebbe comunque aggiudicarsi la posizione cadetta nella classifica squadre.
Questi i commenti al termine del Grand Prix del Messico di Formula Uno, che ha visto i soliti noti passare il traguardo in un ordine di arrivo che ormai conosciamo a memoria: primo Verstappen, secondo Perez, terzo Hamilton, quarto Russell, quinto Sainz, sesto Leclerc.
I giochi restano invece aperti, ma sino ad un certo punto, per il secondo posto nella classifica piloti, che al termine della gara messicana dietro al campione Verstappen, trovano Checo Perez, suo compagno in Red Bull, con 280 punti e Charles Leclerc con 275.
Comunque, anche in questo caso, invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia: la partita resta da giocare tra Red Bull e Ferrari.
Venendo alle cronache di giornata, segnaliamo che sui 4.3 km di pista ed i 71 giri regolamentari a fare la differenza è stata l’altitudine, dato che l’Autodromo Hermanos Rodriguez di Mexico City si trova a ben 2200 metri sul livello del mare.
Traducendo il tutto in termini tecnici, questo significa che l’aria è rarefatta, e porta a due conseguenze. I motori, specie delle vetture che viaggiano al limite della tecnica, sono penalizzati per la minore densità di compressione disponibile al turbo e da un più difficoltoso smaltimento termico. E con questo vi abbiamo riassunto e giustificato la prestazione delle Ferrari, che hanno tagliato il traguardo portando i loro piloti Sainz e Leclerc ad un deludente 5° e 6° posto. Altro risultato della minore densità dell’aria lo troviamo sulla aerodinamica delle vetture, alle quali per la stagione in corso è stato imposto un effetto-suolo difficile da mantenere quando la downforce degli alettoni non riesce a dare una spinta sufficiente ad abbassare il carico. Risultato: le monoposto risultano più leggere in fase di accelerazione, oltre che sensibili ad eventuali perdite di aderenza. E con questo dettaglio tecnico abbiamo riassunto e giustificato anche la insufficiente prestazione delle due Mercedes, che hanno piazzato i loro Hamilton e Russell al secondo e quarto posto al termine della gara.
Veniamo ora alle notizie fuori gara. Nei giorni scorsi, la Audi ha annunciato una partnership tecnica con la attuale Sauber-Alfa Romeo a partire dal 2026.
Quest’ultima per le prossime tre stagioni correrà ancora con i motori forniti dalla Ferrari. È tuttavia probabile che al termine di questo periodo la casa tedesca si trasformi da alleato tecnico in socio unico.
Ma c’è dell’altro. La Federazione Internazionale Automobilistica ha penalizzato la scuderia Red Bull per aver superato i limiti di budget. In concreto, nel corso della stagione 2021 il team campione del mondo ha speso 1,864 milioni di sterline, cioè l’1,6%, oltre il limite dei 145 milioni di dollari che era tenuta a rispettare.
La penalizzazione si dovrebbe concludere con una multa di sette milioni di dollari, ma nessuna conseguenza sul punteggio finale del team e di Max Verstappen, che proprio lo scorso anno si era laureato campione del mondo. Anche in questa circostanza, malgrado alcune critiche per il lungo tempo impiegato da FIA per emettere il suo verdetto, la decisione dei giudici automobilistici sembra essersi ispirata ad un sano buon senso. Innanzitutto, la FIA ha saggiamente evitato di pronunciare sentenze a furor di popolo, in tal modo calmando le polemiche tra opposte tifoserie. Ma, ed il Grand Prix del Messico ancora una volta lo conferma, la FIA ha ricordato che le classifiche non si conquistano grazie ad estenuanti ricorsi giuridici. Invece si vincono in pista, dando spazio a tecnici e piloti di mostrare la loro superiorità, e lasciando al pubblico la occasione di assistere ad una gara che dalle tribune ciascuno può seguire e ricordare da protagonista.
di Andreas Grandi
Foto: FIA & teams media