Un cielo coperto alternato da acquazzoni ha fatto da sfondo a Sochi ai malumori e le pretese di vittoria equamente distribuite fra piloti e squadre dopo la ultima gara italiana di Monza, ad inizio settembre.
Insomma lo scorso fine settimana al Gran Prix di Russia per raffreddare gli spiriti, non solo metaforicamente, e complicare i pronostici ci si è messa di mezzo anche la meteo.
Iniziamo da dove eravamo rimasti: dopo un contatto con Lewis Hamilton, che aveva portato alla squalifica di entrambi, i giudici di gara monzesi avevano deciso che Max Verstappen al successivo Gran Premio sarebbe stato penalizzato di tre posizioni.
Nel frattempo, proprio a causa dell’incidente, la Toro Rosso si è trovata costretta a sostituire il motore, la power unit, del suo campione. Con questa strategia il team di Verstappen ha raggiunto due risultati.
Innanzitutto annulla la retrocessione di tre posizioni, dato che la Federazione Automobilistica Internazionale-FIA non prevede il cumulo di ammonimenti, ma solo la applicazione della sanzione maggiore che, nel caso di sostituzione del motore è semplicemente la retrocessione all’ultimo posto.
Inoltre, proprio grazie alla nuova power unit, Verstappen, pur retrocesso nelle retrovie, si sarebbe avvantaggiato sugli avversari grazie alla potenza di un gruppo motore perfettamente efficiente.
A complicare queste strategie, dicevamo, si è aggiunto il maltempo, sotto forma di pioggia torrenziale che ha addirittura imposto ai giudici di gara di ridurre dalle abituali tre a solo due le selezioni per le posizioni di partenza, le practice qualifications-PC.
Già da queste due batterie di selezione, che gli addetti ai lavori conoscono
come PC1 e PC2, era chiaro che nelle posizioni di testa avremmo trovato i soliti due della Mercedes, Hamilton e Bottas, seguiti dal resto del gruppo, con varia, ed alterna combinazione.
Sin dai primi chilometri
la gara è stata comunque dominata da Lando Norris, l’anglo-belga pilota della McLaren, rimasto al comando per tutta la corsa e segnalatosi alle statistiche per il giro più veloce e come pilota del giorno, driver of the day.
Gara perfetta la sua, non fosse per un errore fatale agli ultimissimi giri, causato proprio dalla pioggia di cui si diceva. Mentre tutti i piloti tornavano ai box per cambiare le gomme ed equipaggiarsi per proseguire con la pioggia, Norris si è giocato il tutto per tutto, ha rifiutato l’invito del suo team a rientrare, certo che l’imminenza del traguardo gli avrebbe comunque consentito di conservare il primo posto.
Errore fatale: con le gomme da asciutto e sbandando sotto un improvviso acquazzone nient’affatto propiziatorio, il pilota McLaren ha finito per bruciare una vittoria che aveva pregustato per tutta la gara.
Che il maltempo abbia scombussolato strategie, posizioni in pista e piazzamenti sul podio è anche confermato dalle statistiche ufficiali della FIA, il cui ufficio studi traduce in grafici le performances di tutte le auto in gara.
Nella immagine che segue, è possibile notare che la linea di partenza è stata sovvertita dal maltempo durante la gara: arrivati al traguardo solo Hamilton e Sainz hanno infatti mantenuto le posizioni di partenza.
In particolare, conferma la grafica che segue, la pioggia ha stravolto le posizioni proprio negli ultimi sei giro del circuito, resi scivolosi dall’asfalto bagnato.
Per beneficiare di queste incertezze, facile prevederlo, era necessaria una guida accorta, e di esperienza Lewis Hamilton ne ha da vendere: la sua è risultata una gara teleguidata, assistita da un dialogo continuo con la scuderia che lo istruiva sulle posizioni e gli errori degli avversari, e che gli ha consentito di tagliare il traguardo al primo posto.
La vittoria di Sochi per Sir Hamilton rappresenta anche qualcosa di speciale: è la sua centesima in un campionato del mondo,
a quattordici anni dal suo primo trionfo in Canada, nel 2007.
Prova di orgoglio anche per Verstappen, ambizioso pretendente alla vittoria di campionato:
partito diciannovesimo, ha impegnato al massimo la sua power unit e ha tagliato il traguardo al secondo posto.
Per dovere di cronaca segnaliamo che, avendo l’olandese della Toro Rosso installato un motore nuovo ed avendo una gran voglia di imporsi, pur partendo dall’ultima fila non aveva alcuna intenzione di rimanerci; ecco dunque che anche la Mercedes ha provveduto a cambiare la power unit del suo secondo pilota Valtteri Bottas confinando quindi anche lui in ultima fila per contenere la rimonta dell’avversario.
Strategia vincente solo in parte: perché Verstappen ha subito sorpassato Bottas, non si è fatto più riprendere, ed è corso verso la vittoria.
Sulla sua strada Verstappen ha trovato Charles Leclerc, la cui Ferrari per gran parte della gara si è mostrata, finalmente, più competitiva della monoposto di Toro Rosso.
Ma la pioggia ha smorzato le ambizioni di vittoria anche del giovano monegasco alla guida della vettura di Maranello, che in vista del traguardo ha sbandato e tagliato il traguardo in 15° posizione.
Prova di orgoglio anche per Carlos Sainz, alla sua terza vittoria con il team Ferrari,
la cui gara è stata condizionata, come per molti altri, da dalla letale combinazione di fattori che possiamo riassumere come segue: esitazioni nel decidere quando effettuare il cambio gomme asciutto-bagnato; sosta ai box, con inevitabile perdita di tempo; rientro in gara, seguito da necessità di rimonta sugli avversari che nel frattempo si erano avvantaggiati.
Il pilota che ha subito le maggiori conseguenze della Meteo, lo ripetiamo, è stato Lando Norris di McLaren che proprio a fine gara ha mancato una vittoria praticamente già sua.
Per questo motivo, è giusto ricordare il gesto sportivo di Sir Lewis Hamilton, pluricampione ma anche gentleman, che a fine corsa ha avvicinato il collega Norris e lo ha abbracciato per consolarlo.
Riassumendo, al traguardo il Gran Prix di Russia 2021 ha visto salire sul podio, nell’ordine, Hamilton, Verstappen e Sainz.
La classifica del Campionato piloti vede invece al primo posto Hamilton-Mercedes, con 246.50 punti; Verstappen-Toro Rosso, a 244.50; Bottas-Mercedes, 151.
La graduatoria delle squadre, trova al comando la Mercedes a 397.5 lunghezze; immediatamente dopo la Toro Rosso con 364.5, e la McLaren a 234.
Al quarto posto ci sono le rosse della Ferrari con 216.5 punti; piazzamento che lascia ben sperare di raggiungere il podio almeno alla terza posizione al termine del Campionato mondiale di questa edizione 2021.
Prossimo appuntamento: il 3 Ottobre, ad Istambul per il Gran Premio di Turchia.
In chiusura, permetteteci un brevissimo post-scritto conclusivo.
Se a Monza il circus di Formula Uno notava la presenza della squadra di Aston Martin,
comparsa con una divisa e colori di scuderia personalizzati, per celebrare la uscita dell’ultimo film di James Bond, molti dei protagonisti del Gran Premio di Russia di domenica sono volati a Londra, per assistere al Royal Gala, la anteprima di No time to die riservata ai reali di Inghilterra ed alle celebrità internazionali.
La Formula Uno era presente, fra l’altro, con James Horner, team manager di Toro Rosso, accompagnato dalla consorte Geri Halliwell, ex-Spice Girl,
e Lance Stroll, ventiduenne pilota di Aston Martin, accompagnato dalla fidanzata italiana Sara Pagliaroli.
di Andrea Grandi
Foto ed immagini: FIA / Formula Uno / teams media