Dove eravamo rimasti? Che due settimane fa sul circuito cittadino di Montecarlo si era imposto il giovane olandese Max Verstappen della scuderia Toro Rosso, con una guida impeccabile e capitalizzando gli errori ed i problemi meccanici altrui.
Ebbene, sul circuito di Baku, in Azerbaigian, Europa dell’est, tra Russia ed Iran, a Verstappen ieri la fortuna ha ripreso quanto aveva regalato poco tempo fa.
Perché arrivato a pochissimi giri dal traguardo, la gomma posteriore della sua vettura, che conduceva la gara, è esplosa, usurata dall’asfalto mangia-penumatici dell’Azerbaigian, e Verstappen ha concluso la corsa schiantandosi contro il muro a bordopista, e regalando in mondovisione la diretta della rabbia che cercava di sbollire prendendo a calci la sua auto come un automobilista qualsiasi.
Ma il team Toro Rosso non ha poi così tanto da lamentarsi.
Perché ieri a Baku è toccato al messicano Sergio Perez, collega di scuderia proprio di Verstappen vincere la corsa e conquistare la seconda vittoria della sua carriera come pilota.
Un commento è quindi d’obbligo: se entrambe le auto di Toro Rosso nelle ultime due gare hanno raggiunto il podio con entrambi i piloti, vuol dire che se la sfortuna non ci mette del suo, in questa stagione le loro vetture hanno trovato la combinazione giusta e certamente le ritroveremo protagoniste anche nelle prossime gare.
Trasferta in Azerbaigian sfortunata invece anche per Lewis Hamilton, il pluri-campione del team Mercedes, che sul finale di gara ha letteralmente gettato al vento un facilissimo piazzamento sul podio, uscito di pista per un clamoroso errore di traiettoria.
Ha ringraziato l’ex ferrarista Sebastian Vettel, che in tal modo è riuscito a conquistare non solo il secondo posto ma anche la prima vittoria per la sua nuova scuderia, la Aston Martin.
Il terzo rango è stato infine assegnato al francese Pierre Gasly, della italiana AlphaTauri, di Faenza, in passato già nota come Minardi Corse.
Ed “i nostri”, quelli della Ferrari? Charles Leclerc, prima guida del team, quarto; Carlos Sainz, suo compagno di squadra, ottavo.
Al termine della gara, poco cambia nella classifica piloti e di riflesso anche costruttori, con Max Verstappen/Toro Rosso e Lewis Hamilton/Mercedes che conservano il punteggio con cui avevano lasciato Montecarlo.
Da segnalare che prima della gara il circus della Formula Uno ha ricordato due suoi protagonisti scomparsi di recente: Mansour Ojjeh, da quarant’anni azionista del team McLaren, e Max Mosley, a lungo a capo della Federazione Automobilistica Internazionale, la associazione che organizza tutte le competizioni automobilistiche, in seguito sostituito dall’attuale presidente Jean Todt.
Prossima gara: 20 giugno, sul circuito Paul Richard, in Provenza, per l’Emirates Gran Prix de France.
di Andrea Grandi
Credit per foto e immagini: Formula 1 media department