Nel 2012 sono state presentate 28.631 domande d’asilo: il 27% in più rispetto del 2011
Dopo l’annuncio da parte della Confederazione di volere riformare il settore dell’asilo, l’Ufficio federale della migrazione (UFM) ha presentato le cifre del 2012. Non si è avverato il pronostico dell’UFM che aveva previsto la soglia delle 30.000 domande, ma le richieste sono aumentate per diversi motivi. Con le 28.631 domande si è trattato dell’aumento più consistente dal 1999 (oltre 47.000 le domande) che equivale al 27% rispetto al 2011 (22.551). L’Eritrea, con 4407 domande, è il principale Paese di provenienza. I motivi dell’aumento sono stati il ricongiungimento familiare e le nascite in Svizzera. La crisi economica in Italia e Spagna ha fatto aumentare i richiedenti l’asilo dei Paesi africani. La Nigeria è il secondo gruppo di richiedenti con 2746 domande, che equivale a un aumento del 45%, seguita dalla Tunisia con 2239, quest’ultima con una leggera diminuzione.
Nonostante i problemi di organizzazione dell’UFM, nel 2012 è stato liquidato un numero maggiore di domande d’asilo. Le domande trattate sono state 24.941, il 28% in più rispetto al 2011, grazie alla strategia che dà la priorità alle domande che non richiedono maggiori accertamenti e sono trattate in prima istanza. Sono le domande che riguardano le persone che prima di giungere in Svizzera hanno soggiornato in Paesi europei come Italia, Spagna o Portogallo. La procedura di Dublino ha permesso all’UFM di negare loro l’asilo in Svizzera e i 4337 richiedenti, che sono stati trasferiti per motivi di competenza in un altro Stato Dublino, che dovrà valutare il loro caso, segnano un aumento del 28% (3621 nel 2011). Ciò ha permesso di ridurre di un terzo, a 2.507, le concessioni d’asilo (3711 nel 2011). Gli stranieri richiedenti l’asilo ammessi in Svizzera a titolo provvisorio sono stati 2060, un calo del 32.9%.
Ad aumentare sono stati anche i rimpatri per via aerea grazie all’introduzione, il 20 agosto scorso, della procedura di 48 ore per il trattamento dei casi delle persone provenienti da Bosnia, Serbia e Macedonia. Questi Paesi sono ritenuti sicuri e per i quali non vi è possibilità di accettare domanda d’asilo. Nel 2012 le persone che hanno lasciato la Svizzera sono state 13.801, il 45% in più rispetto al 2011 (9461 partenze). Le partenze volontarie e controllate sono salite nettamente dell’84%.