Con una nuova legge il parlamento francese lotta contro i modelli sottopeso
Conosciamo tutti le numerose storie sulla brutalità nel settore della moda dove, non importa se con droghe o diete assurde, le modelle arrivano alla Size Zero (taglia zero). Negli ultimi tempi però sempre più rappresentanti della scena hanno cercato di togliersi di dosso questa reputazione, con riviste che ingaggiano solo modelle dilettanti o modelle Plus Size. Il parlamento francese ora ha fatto un ulteriore passo verso la lotta contro l’anoressia, la scorsa settimana è stata approvata la legge che prevede il divieto di modelli sottopeso. La legge dovrà essere approvata anche dal Senato, con l’approvazione in futuro non sarà più permesso a modelli con un BMI (Body-Mass-Index, indice di massa corporea) inferiore ad una norma fissa, di partecipare a fotoshooting o sfilate di moda francesi. L’approvazione da parte del Senato non è sicuro, dato la dominazione dell’opposizione conservatoria secondo la quale il divieto di esercitare la professione sarebbe critico e discriminatorio. Diverse agenzie di moda si erano espressi contro la legge, dichiarando che è sbagliato mettere una malattia psichica sullo stesso livello della snellezza delle modelle.
La legge prevede inoltre una multa per chi non si attiene al divieto e assume comunque modelle estremamente magre rischia una multa di 75’000 Euro e una pena detentiva fino a sei mesi.
Attenzione anche per chi usa Photoshop o altri programmi di elaborazione immagini
La nuova legge, riguarderebbe anche l’editoria, ovvero l’elaborazione di immagini per annunci pubblicitari o copertine di riviste. In futuro, con l’approvazione delle nuove norme, sulle immagini elaborate si dovrà annotare che essi sono state modificate. Chi non lo fa rischio una multa fino a 37’500 Euro.
Multe anche per chi istiga all’anoressia
Inizio aprile l’assemblea nazionale francese aveva deciso di punire chi istiga all’anoressia con un anno di reclusione e 10’000 Euro di multa. Queste misure sono entrate in vigore soprattutto per lottare contro i siti online e i blog che promuovono o addirittura glorificano l’anoressia dando consigli per diete eccessive o per la manipolazione di controlli sanitari. Il dibattito in Francia ha avuto molta attenzione a livello internazionale, sono però diversi i paesi, come la Germania, la Spagna o l’Italia, che già da anni hanno leggi o norme simili, in Israele ad esempio dal 2013 è in vigore la legge più concreta che ha bandito dalla pubblicità donne e uomini con un indice di massa corporea inferiore a 18,5.
Le modelle e i trucchi
Sono numerosi i trucchi che i modelli e le modelle adottano per ottenere taglie in meno o per ingannare dottori e datori di lavoro. Dal medico ad esempio non sarebbe una novità che le modelle troppo magre inseriscono ad esempio sabbia o altri oggetti pesanti nei reggiseni per aumentare il peso. La modella Katia Elizarova poco tempo fa ha parlato di una collega che si è fatta togliere i molari per ottenere guance più incavate, diverse persone del mondo della moda hanno svelato cosa succede dietro le quinte, come ad esempio agenzie di moda consigliano alle modelle di mangiare fazzoletti perché non contengono calorie o come alle modelle venga servito un cracker tutto il giorno con qualche bicchiere di acqua.
L’anoressia è una malattia
Di sicuro è giusto che i parlamenti emettano leggi per la lotta contro l’anoressia, bisogna assolutamente far sì che il problema del sottopeso non sia minimizzato o addirittura considerato la norma. Bisogna sapere anche però che l’anoressia non è solo uno stile di vita scelto dalle top model in questo mondo, ma che è una malattia psichica che colpisce anche tante ragazze o ragazzi che non hanno niente a che fare con il mondo della moda.