Con un gol per tempo di Varane e Griezmann (erroraccio di Muslera) la Francia regola l’Uruguay, nel quale l’assenza di Cavani ha pesato. Ai sudamericani non è bastato il solito agonismo e una difesa solida. In attacco all’Uruguay è mancata la forza d’urto che la coppia Suarez-Cavani hanno sempre garantito. Stuani al posto del Matador è stato encomiabile nella corsa nei movimenti, ma non ha il talento di Cavani. È mancato il terminale il terminale in attacco e Suarez senza Cavani ha giocato sotto i suoi livelli, è rimasto opaco. La lotta e la volontà sono più agonismo che talento, ma non riesce mai a dialogare con Stuani. L’Uruguay si trova a suo agio in una gara ipertattica e nei primi venti minuti è più offensiva dei francesi. La Francia non si tira certo indietro nel cercare la confrontazione nei duelli, ignorando suo malgrado la fase offensiva. Una semifinale a lungo bloccata e complicata per la Francia che manovra con incisività senza trovare corridoi perché l’Uruguay è ben arroccato e prudente in fase di non possesso e tiene in scacco Mbappè, solo a sprazzi pericoloso.
Per sbloccare la gara servono gli episodi o un calcio piazzato. Bentacur perde ingenuamente il pallone ai 20 metri e commetta fallo nel tentativo di recuperare. Dalla trequarti Griezmann calibra la punizione sulla testa di Varane che infila nell’angolo alla destra di Muslera. Lo spirito vincente degli uruguaiani non fa tardare la reazione. Su una simile punizione trova la testa di Caceres con pallone destinato nell’angolo destro, ma Lloris si supera e tira fuori con una parata maiuscola il pallone dalla porta. La ribattuta di Godin è imprecisa. Sarà l’ultima occasione per riacciuffare la gara. Nella ripresa Muslera spegne definitivamente con un errore tecnico su un tiro non irresistibile di Griezmann. La Francia non concede più niente e gestisce con sicurezza il doppio vantaggio, anche perché la stanchezza taglia le gambe alla squadra uruguaiana. La Francia raggiunge con merito la semifinale, ma senza impressionare sull’aspetto del gioco e ha costruito la qualificazione (la prima dal 2006) sull’equilibrio tra i reparti e lo spirito del collettivo, abbinato a tante qualità. La Francia ha tanto talento e la forza sufficiente per arrivare al titolo. A una gara dalla finale di Mosca, Deschamps spera che i suoi attaccanti, soprattutto Mbappé, ritrovino il talento e la foga per i gol che servono a battere il Brasile e continuare a sognare il secondo mondiale. L’Uruguay esce a testa alta e i suoi magnifici tifosi inneggiano al grande Mondiale giocato dalla nazionale di Tabarez, che in Uruguay si augurano non sia l’ultima del “Maestro”.
Gaetano Scopelliti
Uruguay-Francia 0-2 (0-1)
Uruguay (4-3-1-2): Muslera; Caceres, Giménez, Godín, Laxalt; Nandez (73′ Urretaviscaya), Torreira, Vecino; Bentancur (59′ Rodriguez); Suarez, Stuani (59′ Gomez). All. Oscar Tabarez.
Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba, Kanté; Tolisso (79′ N’Zonzi), Mbappe (87′ Dembele), Griezmann (92′ Fekir); Giroud. All. Didier Deschamps
Reti: 40′ Varane (F), 60′ Griezmann (F).
Arbitro: Nestor Pitana (ARG).
Ammoniti: Hernandez (F), Bentancur (U), Mbappe (U), Rodriguez (U).