La presunta attenzione dei cristiani libanesi allo Stato Islamico Is era l’argomento di un’intervista in diretta sul canale Al-Jadeed, la giornalista taglia il colloquio dopo lo “stai zitta!”
Il video della giornalista coraggiosa Rima Karaki sta facendo il giro del mondo, per parlare della presunta adesione di cristiani libanesi allo Stato Islamico Is, la giornalista aveva invitato a parlarne in diretta lo studioso musulmano sunnita Hani al-Sebai. Al Sebai ha lasciato l’Egitto per recarsi a Londra dopo che un tribunale l’ha condannato a 15 anni di prigione per aver fatto parte della Jihad Islamica dell’Egitto, un gruppo che l’Onu considera affiliato ad Al Qaeda.
L’intervista inizia tranquillamente, come d’abitudine in telegiornali arabi, Al-Sebai spiega i suoi argomenti in arabo puro e si perde poi in lunghi discorsi sugli anni ‘70 e i movimenti di estrema sinistra di quegli anni. A questo punto, visto che Al-Sebai si perde in faccende storiche lontane dall’argomento della trasmissione, Karaki gli chiede gentilmente di concentrarsi sulla situazione attuale dicendogli: “rimaniamo per favore nella situazione attuale. Quali sono i mezzi per convincerli (i cristiani ndr) per questi gruppi (Is ndr)?”. E lì inizia il botta e risposta tra lo studioso e la giornalista, in modo marcato Al-Sebai alza la voce e cerca di intimidire la giovane giornalista. Nonostante ciò Karaki all’inizio rimane tranquilla e gentile, lo lascia perfino continuare il discorso, lui però non si calma e quando è troppo è troppo. Con chiarezza Karaki dice che è lei a decidere come si svolge la trasmissione e che lui si dovrebbe concentrare di nuovo sull’argomento. Dopo questo scoppia lo scandalo: “stai zitta, così posso parlare io!”, grida Al-Sebai e Karaki risponde: “come puoi dirmi che devo stare zitta? Basta! Non continuiamo!”, dice la giornalista e taglia il colloquio.
Nonostante tensioni legati alle religioni, il Libano è noto per una società liberale, dove sunniti, sciiti, cristiani, drusi e alauiti, ma anche altre etnie vivono porta a porta. Il Libano è una democrazia legittima, dove la libertà d’opinione e anche i diritti delle donne sono importanti ed è anche per questo che tanti a livello internazionale applaudono al coraggio di Karaki.