Ilaria Boemi e Lamberto Lucaccioni sono solo due dei giovani morti per colpa di una overdose di ecstasy
La sedicenne Ilaria Boemi è stata trovata morta la scorsa settimana sulla spiaggia del lungomare Ringo a Messina. Sul fronte delle indagini, gli inquirenti hanno interrogato a lungo i due amici visti in compagnia della giovane prima di morire. Dai loro racconti si è risaliti ad un’altra 16enne che avrebbe procurato a Ilaria, tramite un altro pusher, la pasticca di ecstasy rivelatasi fatale.
La stessa tragica fine l’ha fatta Lamberto Lucaccioni, anche lui 16enne che dopo una serata al Cocoricò a Riccione è morto per colpa di una overdose di ecstasy. I carabinieri hanno identificato il pusher che ha venduto la droga al ragazzo, si tratta di un 18enne italiano, anche lui originario di Città di Castello, denunciato dai carabinieri di Riccione con l’accusa di omicidio in conseguenza di altro reato. Continuano ad venir fuori sempre più notizie su tragiche morti di giovani dopo aver abusato della droga ecstasy, la droga trend di quest’estate in Italia anche secondo l’Osservatorio alcol e droga dell’istituto superiore di Sanità.
“Una volta si prendeva una singola pasticca, 100-125 milligrammi, ma la moda è finita perché questa sostanza dopo un po’ non ha più effetto” spiega ad Ansa Simona Pichini, esperta dell’Osservatorio. “I consumi erano crollati, invece proprio quest’estate si è avuto il ritorno. L’ecstasy, o Mdma, viene assunta però in concentrazioni sette o otto volte maggiori, diluita in un liquido da assumere lungo tutta la notte. Ovviamente una dose maggiore è anche molto più tossica, e può essere letale da subito. Di tutte le morti per ecstasy il 90% è alla prima assunzione”. A decidere ‘che cosa va’, spiega ancora Pichini ad Ansa, sono le organizzazioni criminali con l’aiuto degli stessi consumatori e ovviamente di Internet. “Il consumatore è usato come cavia – sottolinea – si butta il prodotto sul mercato e poi si registrano le reazioni dei ‘clienti’ sui forum. Il messaggio iniziale è ‘non l’hai mai provata’, e poi la moda viaggia sull’onda dei ‘mi piace’ degli utilizzatori, che spesso diventano anche spacciatori, con 4-5 dosi fanno 500 euro e si pagano la vacanza. Non c’è mai il contromessaggio che spiega che con questa droga muori”. Molto più contenuto è il fenomeno delle ‘smart drugs’, sostanze che in qualche caso non sono ancora state proibite.
“Sono fenomeni più di nicchia – sottolinea – si prova questo o quello ma non c’è poi una prosecuzione nel consumo, sia perché poi diventano proibite e più difficili da reperire e poi perché stimolano il sistema serotoninergico, con effetti che non durano nel tempo. Il problema è che non si conoscono gli effetti e la tossicità, la droga viene ‘testata’ direttamente sul mercato”.
E in Svizzera?
“La situazione italiana si osserva in tutta l’Europa, anche in Svizzera”, dice il vice-direttore di Dipendenze Svizzera, Frank Zobel. L’aumento del consumo di ecstasy si osserverebbe inoltre da alcuni anni: “l’aumento della popolarità di questa droga ‘conveniente’ è dovuto in prima linea alla scoperta di nuovi precursor”, commenta ancora Zobel. Con “precursori di droghe” si intendono alcune sostanze chimiche, normalmente utilizzate in numerosi processi industriali e farmaceutici, possono avere una funzione cruciale nella produzione fabbricazione e preparazione illecita di droghe d’abuso, sia di origine naturale che di sintesi o di semisintesi.
Come in Italia inoltre, Zobel spiega che le dosi di Mdma sarebbero aumentate in tutta l’Europa e sulla domanda se in Svizzera sono previste campagne preventive al riguardo Zobel spiega: “dato che si tratta di un mercato illegale è difficile fare delle campagne di prevenzione, un aiuto però sarebbe la presenza di centri di assistenza (vedi box) dove è possibile far analizzare le sostanze acquistate per essere sicuri di ciò che si consuma”.
I centri di assistenza fanno parte della politica dei quattro pilastri in Svizzera che è caratterizzata da un approccio pragmatico e da un orientamento ai risultati. Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica, tra i più importanti successi conseguiti si possono menzionare una netta riduzione dei decessi legati alle droghe e della criminalità finalizzata all’acquisto, il miglioramento delle condizioni di salute dei tossicodipendenti e la scomparsa delle scene aperte. Questi quattro pilastri sono composti da prevenzione, terapia, riduzione dei danni e la repressione e la regolamentazione del mercato.
Presso il DIZ (Drogeninformationszentrum) a Zurigo è possibile far analizzare diverse sostanze sia in pillole che in polvere, i consulenti sottostanno al segreto professionale. Il 29 agosto 2015, durante la famosa Streetparade a Zurigo inoltre i consulenti saranno presenti di pomeriggio al Bürkliplatz e la sera alla Lethargy presso la Rote Fabrik. Per maggiori informazioni: www.saferparty.ch