Pubblichiamo alcuni dei lavori dei ragazzi dei Corsi di Lingua e Cultura che partecipano al concorso. Tutti gli elaborati sono consultabili su: www.italycs.com
Premiazione domenica 5 giugno
Presso la Casa d’Italia – Erismannstr, 4 – 8004 Zurigo Ore 15.30
Si consegneranno inoltre gli attestati di Frequenza agli alunni dell’ultimo anno
Bill e Marco
C’era un volta un elefante. L’elefante si chiamava Bill. Una volta è andato nel bosco! Però era notte. Bill aveva un po’ paura. Però lui sapeva che il fratello dopo un po’ veniva! Poi aveva così paura che voleva andare a casa. Poi Bill sentì una voce e pensò che era suo fratello. Lui seguì la voce che chiamava: “Bill, Bill, sono Marco”. Marco era il Fratello di Bill. Bill corse perché pensò che era Marco che chiamava. Però la voce non smetteva di chiamare! E poi Bill pensò che non era il suo fratello. Però non si arrese. Lui camminò e camminò… Poi vide una faccia e pensò che era il suo fratello e corse lì. Finalmente trovò suo fratello. Poi andarono insieme a casa.Letizia
Il cane nero e la bambina
Cera una volta una bambina che era andata a passeggio con suo nonno. A metà passeggiata, la bambina vide un piccolo cane nero tutto da solo sotto un albero, aveva anche una zampa ferita. Continuò a fissarlo, e a un certo punto il nonno le chiese: “ Cosa hai da guardare?”, la bambina andò dal cane ed incominciò ad accarezzarlo. “Possiamo portarlo a casa? Per favore nonno?” lei chiese. “Non penso che i tuoi genitori ne saranno contenti,” Disse il nonno. La bambina rispose: “Lo possiamo tenere in giardino. “ allora il nonno fece segno di sì e la bambina fu contentissima.
Quando la bambina fece vedere il cagnolino, la mamma non ne fu tanto felice. La bambina insisteva, ma la mamma diceva che avrebbero dovuto portare il cane in un canile. La bambina era molto triste, ma voleva obbedire a sua mamma. Allora quando la mattina dopo la mamma andò a svegliare sua figlia per portare via il cane, la bambina era già sveglia. Era molto stanca, si vedeva: non aveva chiuso occhio tutta la notte. Vicino a lei c’era una piccola casetta per il cane, fatta da lei con cartoni e vecchi giocattoli. La mamma capì che sua figlia voleva davvero tenere il cane, quindi le disse: “Se mi prometti, che gli darai da mangiare tutti i giorni e che lo terrai pulito e ti prenderai cura di lui allora potrai tenere il tuo nuovo amico. Sulla faccia della bambina spuntò un sorriso grandissimo: era felicissima. Lorena Rienzi
Lo scheletro di una giraffa
C`era una volta una giraffa che si chiamava Flora. Lei era di professione dottoressa. Un giorno arrivò un scheletro di un’altra giraffa. Lei disse :”Dottoressa Flora, avrei bisogno di aiuto. Mi dovresti fare un check-up per vedere, se va ancora tutto bene.” Flora rispose:”Ormai sei un po` in ritardo! Non ti posso più aiutare.” “Okay, va bene! Allora me ne vado a casa, nella mia tomba.” Flora disse:” Allora a presto!” la giraffa rispose: “Sì,a presto.” Lea Boot