Si parla spesso dei gravi problemi e conseguenze dell’abuso di alcol da parte di giovanissimi, ciò non significa che gli adulti o gli anziani siano esenti da possibili effetti nocivi alla salute a causa di qualche bicchiere di troppo. Gli eccessi non fanno mai bene e questa è una regola valida per tutti, senza distinzioni d’età. A conferma di ciò esistono diversi studi da cui risulta spesso che anche un uso non per forza troppo eccessivo di alcol comporta diversi fattori di rischio per la salute
Aumento rischio di ictus
Da uno studio pubblicato sulla rivista Stroke eseguito da un team internazionale di ricercatori, guidati dalla dott.ssa Pavla Kadlecová, del St. Anne’s University Hospital’s International Clinical Research Center di Brno (Repubblica Ceca), è risultato che a 40/50 anni un consumo eccessivo di alcol aumenta il pericolo di ictus più di altri fattori di rischio come ipertensione e diabete. Secondo questo studio, gli uomini di mezza età che si concedono qualche bicchiere di troppo aumenterebbero il rischio di ictus addirittura del 34%. La ricerca è stata effettuata monitorando per un periodo di 43 anni, lo stato di salute e le abitudini di 11.644 gemelli svedesi. Ne è risultato che chi, durante la mezz’età, beveva più di due alcolici al giorno correva un rischio maggiore del 34% di incorrere in un ictus, rispetto a chi ne assumeva meno di un bicchiere. Inoltre, hanno osservato che, indipendentemente dai fattori genetici, i forti bevitori avevano la probabilità di subire un danno vascolare cinque anni prima rispetto agli altri. In generale, è anche emerso che, nelle coppie di gemelli identici, coloro che avevano avuto un ictus avevano bevuto di più, a 40/50 anni, rispetto ai fratelli che non erano incorsi nella patologia. “Per le persone di mezz’età – spiega Kadlecová -, non superare i due bicchieri di alcol al giorno potrebbe consentire di evitare un ictus negli anni successivi” consiglia la dottoressa.
Declino della memoria
Secondo un altro studio, che ha riguardato in maniera particolare l’uso e l’abuso della birra, bere più di un litro al giorno della bionda bibita accelera il declino delle capacità cognitive degli uomini. Secondo uno studio pubblicato su Neurology, infatti, assumere quotidianamente 36 o più grammi di alcol accelera il declino delle capacità mnemoniche e delle funzioni esecutive, ma a correre il rischio sono solo gli uomini di mezza età. L’effetto negativo sulla memoria non è stato infatti rilevato nel caso delle donne. La ricerca, durata 10 anni, ha coinvolto 5.054 uomini e 2.099 donne di età compresa tra i 44 e i 69 anni. I dati raccolti sono stati confrontati con le capacità mnemoniche, che sono state valutate altrettante volte nei 10 anni successivi al compimento del 56mo anno di età. È stato così scoperto che gli uomini che consumano quotidianamente elevate quantità di alcolici perdono la memoria più velocemente, tanto che rispetto a chi ne consuma basse quantità il declino della memoria e delle funzioni esecutive viene anticipato da un minimo di un anno e mezzo a un massimo di 6 anni.
Aumento rischio tumore al seno
Anche le donne però rischiano conseguenze gravi alzando troppo il gomito. Pare infatti che più alcol si consuma durante l’adolescenza, più alto è il rischio di sviluppare il cancro al seno più in là nella vita. Questa volta si tratta di uno studio pubblicato sul Journal of National Cancer Institute ed eseguito dai ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis (Usa). Secondo la ricerca basterebbe un drink al giorno per aumentare il rischio del 13%. I ricercatori hanno incrociato i dati raccolti su 91.005 donne arruolate nel Nurses’ Health Study II tra il 1989 e il 2009: “È sempre più frequente l’abitudine a bere pesantemente durante l’adolescenza e il periodo dell’università, senza prendere in considerazione i rischi futuri legati a questo comportamento. Secondo la nostra ricerca, però, la lezione è chiara: con un drink al giorno tra l’arrivo della prima mestruazione e la prima gravidanza a termine, il rischio di sviluppare un cancro al seno aumenta del 13%”, spiega Graham Colditz, coautore dello studio. È anche emerso che per ogni bottiglia di birra, bicchiere di vino o bicchierino di liquore consumato quotidianamente in giovane età, il rischio di sviluppare tumori benigni alla mammella aumenta del 15%: e anche se si tratta di lesioni non tumorali, spiegano i ricercatori, la loro presenza aumenta il rischio di sviluppare un cancro al seno fino al 500%.
Campagna nazionale di prevenzione alcol: “Quanto è troppo?”
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla dannosità del consumo problematico di alcol l’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP ha ideato una campagna che solleva la questione sul «consumo eccessivo» e invita a riflettere sul fatto che non solo nuoce alla salute dell’individuo, ma ha anche conseguenze negative sulle relazioni con gli altri.
Al centro: Settimana alcol
Elemento centrale della campagna è la Settimana alcol in programma dal 30 aprile al 9 maggio 2015. Durante questa settimana verranno organizzate le attività più svariate da parte degli organismi che operano nel settore della prevenzione e dell’assistenza, come pure dei gruppi provenienti dagli ambienti della cultura, dello sport, del lavoro sociale, della polizia o dell’educazione. Ci saranno, per esempio, degli stand di informazione interattivi, un percorso di minigolf da svolgere indossando occhiali che simulano diversi tassi alcolemici, serate cinematografiche a tema, letture o concorsi per i giovani. Oltre alla Settimana alcol, classiche misure pubblicitarie (come banner web e inserzioni) provvederanno a richiamare l’attenzione sull’argomento e rimanderanno al sito Internet della campagna www.alcohol-facts.ch che informa sugli effetti del consumo di alcol. La Campagna di prevenzione alcol 2015-2017 è realizzata dall’UFSP in collaborazione con Dipendenze Svizzera, Fachverband Sucht, Groupement Romand d’Etudes des Addictions (GREA), Ticino Addiction e con i rappresentanti dei Cantoni ed è sostenuta da un patronato composto da 15 organizzazioni nazionali. I partner responsabili dell’attuazione sono i Cantoni e istituzioni e privati di tutta la Svizzera.