Soffrite d’insonnia? Prendete una bella camomilla e sicuramente vi farà bene. Siete nervosi, agitati o arrabbiati? Prendete una bella tazza di camomilla e la rabbia o la tensione sbolliranno. Provate acidità o pesantezza di stomaco o avete piccoli dolori dovuti alla digestione? Beveteci su una bella camomilla calda e vedrete che andrà meglio.
Come vedete, la camomilla ha parecchie proprietà.
Certo, non è una pianta miracolosa, di quelle che basta annusarle per far sparire tutti i malanni, però aiuta, costa poco ed è un piacere gustarla calda, magari con miele al posto di zucchero.
I principi attivi presenti nella “Chamomilla recutita L. o nella Matricaria chamomilla L.”, le due varietà più comuni, fanno stare meglio coloro che soffrono dei disturbi prima elencati. Essi, infatti, proteggono le mucose dello stomaco dai bruciori provocati sia dai farmaci che dall’alcol o da altre cause.
Lo dice uno studio tedesco i cui autori hanno condotto un’indagine su 120 pazienti: “L’effetto gastroprotettivo e antinfiammatorio della camomilla è merito di alcuni polisaccaridi (carboidrati di cui è ricca la pianta), e in particolare di una molecola presente nell’olio essenziale, l’a-bisabololo.
E non è l’unica sostanza benefica del fiore. Alcuni flavonoidi (i composti che donano alle piante i colori), tra cui l’apigenina, riducono gli spasmi della muscolatura liscia di stomaco e tubo digerente”.
La camomilla può essere bevuta più volte al giorno e non c’è bisogno di berla bollente, va benissimo anche e soprattutto tiepida. Nella versione tisana basta mettere un cucchiaio di minestra di capolini di camomilla (si vende in erboristeria) nell’acqua fredda, portarla ad ebollizione per un minuto e poi in infusione a fuoco spento, col coperchio, per mezz’ora.
Ecco cosa scrive in proposito il dottor Fabio Firenzuoli, dell’Università di Firenze: “Se lo scopo è terapeutico, per alleviare i sintomi di una malattia dello stomaco e non un disturbo transitorio, è meglio ricorrere a prodotti venduti in farmacia, su consiglio del medico: preparazioni galeniche o capsule con estratti secchi, per dosare con precisione i principi attivi. Non ci sono controindicazioni salvo le reazioni allergiche legate alla camomilla, piuttosto rare.
Gli estratti della pianta possono essere efficaci anche per alleviare gli stati d’ansia generalizzata: è quanto emerge dal primo trial clinico, i cui risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Clinical Pharmacology”.
Dalla camomilla al tè verde, le cui foglie hanno proprietà antiossidanti, quindi proteggono dai disturbi cardiovascolari e svolgono un ruolo protettivo nei confronti di alcuni tumori.
Si tratta di un tipo di tè composto esclusivamente da foglie di Camellia sinensis (o Thea sinensis) che durante la lavorazione non debbono subire alcuna ossidazione. Di origini cinesi, per secoli è stato consumato in varie regioni asiatiche, dal Giappone al Medio Oriente. Solo di recente ha trovato la sua diffusione anche in Occidente, dove per tradizione si consuma per lo più tè nero.
Nel Kissa Yojoki (Libro del tè), il prete zen Eisai, descrisse nel 1191 gli effetti benefici del tè verde sui cinque organi vitali, in particolare il cuore. Il libro elenca le qualità medicinali del tè: allevia gli effetti dell’alcol, agisce come stimolante, cura la pustolosi, attenua la sete, allontana le indigestioni, cura il beriberi, previene la stanchezza, migliora la funzione urinaria e cerebrale.
Il tè verde fa bene perché le sue foglie contengono caffeina e catechine, sostanze che aiutano le cellule a rendere più efficiente l’uso dell’energia. Viene cioè accelerato il metabolismo dei grassi e si rallenta il loro accumulo.
Dice il dottor Ciro Vestita, fitoterapeuta dell’Università di Pisa: “Catechine e caffeina appaiono capaci di incrementare, grazie ad un meccanismo non ancora del tutto chiaro, la quantità di noradrenalina nell’organismo. E questo neurotrasmettitore, fra le altre funzioni, ha anche quella di ridurre il senso della fame”. Conclude il dottor Vestita: “Rispetto al tè comune o al tè nero, la quantità di catechine e di epigallocatechine-3 gallato, le molecole responsabili dell’azione preventiva nei confronti delle malattie cardiovascolari, è di 23 volte superiore”.
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1 commento
caro collega vorrei sapere se esistono TISANE o terapie vegetali per l’iper-uricemia,oltre che una dieta specifica.Grazie,in attesa di una sua risposta