Un sondaggio online dell’Eurodap svela la difficoltà di riconoscere i propri disagi
‘Panta rei’ diceva Eraclito: probabilmente è vero, ogni cosa, bella o brutta che sia piano piano, nella stragrande maggioranza dei casi, passa…ma che tracce lasciano nel nostro cervello e, conseguentemente, nel nostro modo di essere, i grossi traumi come i lutti improvvisi, le violenze subite, i terremoti ed in genere tutti quegli episodi che in un modo o nell’altro ci stravolgono la vita? Se il filosofo declamava che tutto passa, gli scienziati e i medici sostengono che, pur quando tutto è passato, spesso la memoria dell’evento negativo e traumatico resta “congelata” nelle reti del cervello in modo non funzionale, non si elabora l’accaduto, per dirla in parole comuni, continuando a provocare negli anni patologie come il disturbo post traumatico da stress o altre patologie ad esso collegate.
Primo passo importante per superare questo ‘disagio’ è, inevitabilmente, prenderne consapevolezza. Ma in ben pochi ci riescono: come rivela un sondaggio online dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap), presentato nell’ambito dell’iniziativa organizzata dall’Associazione EMDR Italia ‘Fuori dal trauma’, su un campione di 950 persone ben 9 su 10 negano di avere un qualche disagio psicologico pur soffrendone in qualche misura: “Nove italiani su 10 che hanno risposto hanno dichiarato di provare disagio nel riconoscere di soffrire di ansia e attacchi di panico e sempre 9 persone su 10 non sanno riconoscere un disagio emotivo. Hanno dichiarato ad esempio che è normale avere il battito cardiaco irregolare o continui dolori muscolari. Ma ciò non è normale. È un campanello d’allarme sottovalutato che nasconde un disagio psicologico, che le persone tentano di controllare con farmaci. Siamo di fronte ad un grave diniego culturale del disagio psicologico, basato sull’idea che soffrire di questo tipo di patologie significa essere deboli e incapaci”, ha dichiarato Paola Vinciguerra, responsabile Comunicazione Associazione EMDR Italia e Presidente Eurodap. “Le persone negano i disagi emotivi ma sempre più spesso fanno ricorso ad antidepressivi – ha affermato Isabel Fernandez, presidente Associazione EMDR EUROPE – e nel 2011 il Cnr ha calcolato che usavano tranquillanti e ansiolitici 5 mln di italiani”.
Da qui la Campagna di prevenzione, per far prendere coscienza a tutti che il disagio psicologico non va sottovalutato. Proprio in questa ottica di informazione e divulgazione, l’Associazione EMDR Italia ha realizzato a Roma uno spettacolo teatrale dal titolo “Fuori dal trauma”, scritto, diretto e interpretato da Anastasia Astolfi. L’EMDR, Eye Movement Desensitization ad Reprocessing è il trattamento di psicoterapia che facilita la risoluzione di disagi emotivi legati ad esperienze di vita stressanti e traumatiche, riattivando la capacità di autoguarigione del cervello nel metabolizzare un evento traumatico. Dopo la terapia, i pazienti ricordano il fatto ma sentono che fa ormai parte del passato, riuscendo ad eliminare le emozioni negative ad esso legato. Il trattamento psicologico dell’EMDR è stato riconosciuto dal 2013 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità metodo elettivo nella risoluzione dei disturbi post traumatici da stress.
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foto: Ansa