A febbraio un piccolo asteroide si è scontrato con l’atmosfera terrestre e si è disintegrato, ma, oltre alla paura, ha fatto qualche danno in Siberia. Era piccolo, si è disintegrato a contatto con l’atmosfera, ma non era stato previsto, è stato un evento improvviso.
Qualche settimana fa, gli astronomi hanno accertato che 28 milioni e mezzo di anni fa una cometa scoppiò nei cieli del deserto libico-egiziano, distruggendo animali e vetrizzando la sabbia di una zona. 65 milioni di anni fa, come si sa, un asteroide colpì la Terra, distruggendo i dinosauri. Proprio a partire da questi giorni e fino a gennaio dovrebbe essere visibile nei cieli sia di notte che di giorno una cometa, Ison, la cui luminosità dice che la sua distanza dalla Terra è grande ma non misurabile in migliaia di anni luce. Insomma, quello dell’impatto di un asteroide o (evento comunque rarissimo) di una cometa comincia a suscitare timori, anche se è vero che un piccolo asteroide a contatto con l’atmosfera si disintegra.
L’ultimo allarme viene dall’Ucraina e precisamente dall’Osservatorio astronomico della Crimea. Gli astronomi ucraini hanno avvistato lo scorso 16 settembre un asteroide di una certa dimensione – 400 metri circa di diametro – che colpirà la Terra il 26 agosto del 2032 con una forza pari a circa 2500 bombe nucleari. Ognuno può immaginare quali danni potrà fare, specie se cadrà su una zona popolata. Gli astronomi lo hanno classificato tra i 10.332 oggetti spaziali che si trovano nelle vicinanze della Terra e che potrebbero rappresentare un pericolo. Ecco, la percentuale di pericolo di quest’asteroide è di 1 a 10 sulla base della “Scala di Torino”, usata per misurare la pericolosità di un incontro ravvicinato con la Terra. C’è da dire che la maggior parte degli asteroidi ha una pericolosità pari a zero, dunque 1 su 10 rappresenta un rischio concreto.
L’asteroide in questione viene chiamato TV135, mentre quello scoperto nel 2007 si chiama VK184. Anche quest’ultimo potrebbe a colpire la Terra nel 2048 in una percentuale che è di 1 su 2700. Sia l’uno che l’altro hanno dimensioni inferiori a quello che 65 milioni di anni fa si schiantò sul nostro pianeta facendo danni enormi (a pagarne le spese furono i mitici dinosauri).
Dunque, l’Ucraina ritiene che l’impatto sia probabile, mentre gli Usa lo ritengono molto improbabile. La prudenza della Nasa si spiega forse perché non l’hanno individuato loro per primi. In ogni caso, la Nasa valuta il rischio di impatto con la Terra pari ad appena 0,16 o, se si vuole, lo ritiene improbabile al 99,9984%. C’è da aggiungere che sarà il “Minor Planet Centre” di Cambridge a tenerlo d’occhio nei prossimi mesi e a calcolare in modo più preciso le probabilità che TV135 ha di colpirci.
Ecco quello che ha dichiarato Don Yeomans, manager del programma della Nasa che segue gli asteroidi nel Jet Propulsion Laboratory di Pasadena (California): “Ci troviamo davanti ad una nuova scoperta che richiede ulteriori osservazioni. Dai dati finora disponibili la possibilità di un impatto è di 1 a 48.000 e verrà significativamente ridotta nei prossimi mesi fino ad essere del tutto esclusa”.
Mai come in questo caso tutti tifano perché si avverino le previsioni americane.