Il Consiglio federale propone al Parlamento di sottoporre al voto del popolo e dei cantoni senza controprogetto, l’iniziativa popolare “Stop alla sovrappopolazione – sì alla conservazione delle basi naturali della vita”, dell’Associazione ecologia e popolazione (ECOPOP), ma raccomanda di respingerla. ECOPOP chiede di introdurre un limite massimo fisso all’immigrazione a salvaguardia dell’ambiente. Secondo l’iniziativa la popolazione residente permanente non potrà crescere di oltre lo 0,2% annuo nell’arco di tre anni, oggi circa 16.000 persone. Nel suo messaggio al Parlamento il Governo ha calcolato che con il limite imposto dall’iniziativa, in Svizzera si permetterebbe l’ingresso a 88.000 stranieri contro la media di 141.500 degli ultimi anni. Ciò comporterebbe una riduzione del 38%, che impedirebbe inoltre all’economia di coprire il fabbisogno di lavoratori necessari. Dunque l’approvazione dell’iniziativa avrebbe gravi conseguenze sulla politica europea e non sarebbe compatibile con l’Accordo sulla libera circolazione delle persone e alla Convenzione dell’Associazione europea di libero scambio (AELS).
Inoltre il secondo elemento dell’iniziativa impone alla Confederazione di investire nella promozione della pianificazione familiare volontaria. Sono provvedimenti che richiedono il 10% dei fondi previsti per la cooperazione allo sviluppo, che nel 2012 avrebbero aumentato questi mezzi da 70 a 148 milioni di franchi. Anche questa rigida direttiva non è compatibile con la prassi adottata dalla Svizzera nella cooperazione internazionale allo sviluppo. Il Governo si basa sull’esperienza pluriennale e mostra che singole misure isolate non permettono di raggiungere gli obiettivi. La Confederazione dovrebbe svolgere progetti anche nel caso in cui la loro efficacia fosse manifestamente limitata e occorrerebbe inoltre ridurre i mezzi finanziari per altre misure importanti.