Con l’iniziativa “Il diritto svizzero anziché giudici stranieri (Iniziativa per l’autodeterminazione)” l’Unione democratica di centro (UDC) vuole sancire nella Costituzione svizzera il primato del diritto svizzero su quello internazionale. Il testo è stato sottoscritto da 116’428 firmatari. I promotori contestano che la volontà popolare venga spesso disattesa. Iniziative come quelle sull’immigrazione di massa e sull’espulsione degli stranieri criminali, che non sono messe in pratica dai politici che invocano il diritto internazionale, anziché applicarle dopo le decisioni di popolo e cantoni, sono esempi che hanno motivato l’UDC.
Per il Consiglio federale l’iniziativa è dannosa e invita il Parlamento a respingerla senza opporgli un controprogetto una volta ricevuto il messaggio definitivo. Il quadro normativo attuale offre invece maggiore flessibilità sull’autodeterminazione e le modifiche comporterebbero problemi a livello economico e giuridico e nell’ambito della politica estera. Le regole proposte sarebbero troppo rigide e indebolirebbero la Svizzera che non sarebbe più un partner affidabile sulla tutela internazionale delle garanzie previste dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Entro agosto 2017 il messaggio del Governo sarà sottoposto al Parlamento.
G.S.