Pronti, partenza, via: Verstappen vince per la decima volta consecutiva nella stagione in corso, e segna un record assoluto. Secondo Sergio Perez. Terzo il ferrarista Carlos Sainz. Questa la sintesi del 44° Pirelli Gran Premio di Italia terminato a Monza.
Impeccabile la lezione di strategia del campione olandese e della Red Bull sul circuito brianzolo.
Certo della superiorità della sua vettura, nelle qualifiche aveva lasciato spazio alle due Ferrari, presentandosi sulla linea di partenza chiuso in seconda posizione dietro la pole position della rossa di Carlos Sainz ed il terzo posto dell’altra Ferrari di Charles Leclerc.
Nei giorni scorsi questa graduatoria ha fatto in modo di rivolgere la pressione mediatica della stampa locale sulla coppia dei piloti della scuderia di Maranello, ansiosi di riscattarsi almeno davanti al pubblico di casa dopo una stagione deludente e forse proprio per questo arrivati a Monza con due power units, gruppi motore, totalmente rinnovati.
Ma anche stavolta, a voler ben vedere, il diavolo si nascondeva nei dettagli. Ed i dettagli parlavano chiaro, era solo necessario riconoscerli: appena 67 millesimi di secondo dividevano il terzetto dei piloti della starting grid. Sarebbe bastato poco a ribaltare le posizioni.
E così è stato. Al 17° dei 53 giri previsti in una gara tutto sommato priva di incidenti di rilievo, Max Verstappen sfrutta un errore di Carlos Sainz e dalla seconda posizione si porta in testa.
Niente da fare per lo spagnolo della Ferrari che sarà superato anche dall’altro pilota Red Bull, Sergio Perez, al 47° giro, dopo una entusiasmante serie di tentativi andati a vuoto da parte del rivale messicano.
Per meglio comprendere la differenza tra questi due conducenti e le strategie dei rispettivi team, segnaliamo che mentre la Ferrari di Sainz lottava per non farsi superare, e Perez si lamentava con il suo team per trovarsi chiusi gli spazi di sorpasso, il team di Red Bull lo tranquillizzava via radio con una facile previsione: “Sergio, non preoccuparti della Ferrari di Sainz: la tua macchina è sicuramente più veloce; lo supererai al momento giusto”.
Per la cronaca, ricordiamo anche il duello tra i piloti delle rosse di Maranello, con Sainz che sino alla fine si è trovato a difendere la sua terza posizione dagli attacchi del compagno di squadra. Finché dai box Ferrari, indirizzata all’impaziente monegasco che sollecitava i suoi ad ordinare a Sainz di Lasciarlo passare, è partita una diplomatica raccomandazione: “Sei libero di attaccare il tuo compagno, ma non prendere rischi”, lasciando intendere che a porte chiuse la sua intemperanza sarebbe sicuramente stata oggetto di esame.
Come invito alla moderazione è piuttosto chiaro, per un Leclerc che ha ancora in corso il rinnovo del contratto per le prossime stagioni.
Gara senza particolari emozioni anche per il resto dei piloti a seguire, probabilmente rassegnati a trovarsi confinati nelle retrovie anche per le prossime otto gare che mancano al termine del campionato.
Comunque positiva la prestazione delle Alfa Romeo-Sauber, per il 10° posto conquistato da Valtteri Bottas, che quindi entra in zona punti.
La classifica di giornata, lo sappiamo, registra la vittoria di Verstappen.
Secondo classificato è il compagno di squadra Sergio Perez, staccato di sei secondi.
Terzo e quarto i due ferraristi Sainz e Leclerc, a più 11.19 e +11.92 secondi di ritardo.
A seguire, un’altra coppia di piloti: George Russel e Lewis Hamilton, di Mercedes, con 23 e 42 secondi di margine dal vincitore.
La classifica iridata piloti consolida il primato di Verstappen, con 364 punti, seguito da Perez a 219, Fernando Alonzo di Aston Martin con 170, e poi Hamilton, Sainz, Leclerc e Russell, con 174, 117, 111 e 109 punti.
Infine, la graduatoria costruttori trova gli stessi protagonisti: Red Bull, con 583 punti, per la quale la vittoria del campionato team 2023 è ormai solo una formalità; seconda è Mercedes con 273 punti, e terza la Ferrari con 228 punti.
Prossima tappa: il 17 settembre, per il Grand Prix di Singapore.
Lo seguiremo, ma con forti dubbi che la classifica di campionato ed i valori tecnici in campo possano annunciare novità.
Piuttosto, e non per caso la riportiamo per ultima, non deve sorprendere la notizia che alla gara di Monza hanno assistito solo 100’000 spettatori, e la organizzazione si è trovata costretta a vendere i biglietti scontandoli con invitanti tariffe last minute.
E’ chiaro che se le Ferrari fossero state in cima alle classifiche la partecipazione del pubblico avrebbe registrato ben altri numeri.
di Andreas Grandi