Caro Direttore,
da assiduo lettore mi permetto di scrivere una riflessione. Nell’ultimo numero del “La Pagina” (26.02.2014) c’è un articolo sotto la sezione “Scrive chi legge”, a firma di Gerardo Petta, che mi ha sconvolto per i numerosi errori di “crassa ignoranza” circa l’argomento trattato.
Non mi permetto di contestare le opinioni personali (anche quando fossero assolutamente non condivisibili), perché ciascuno è assolutamente libero del proprio pensiero. Ma i propri desideri, anche quelli legittimi, non possono venire qualificati come errori altrui e, soprattutto, giustificare giudizi pesanti su persone a partire da erronei presupposti.
1° affermazione falsa: far credere che in Italia ci possa essere oggi un Presidente dal Consiglio eletto dal popolo italiano, perché la Costituzione, tuttora in vigore, non lo prevede affatto. La indicazione (furbesca) di mettere sulla scheda elettorale il nome del candidato prescelto come Presidente del Consiglio – non essendo stato inserita nella Carta Costituzionale! – non ha alcun valore imperativo per nessuno degli organi istituzionali vigenti. Anch’io potrei auspicarlo, forse, ma oggi non è assolutamente fattibile.
2° affermazione falsa, conseguenza della precedente: far credere che Berlusconi sia stato “eletto” dal popolo! Non è mai successo, né poteva mai succedere. Si può al massimo ammettere che è stato solo “indicato”. Per questo il Presidente Napolitano non ha abusato in nessun momento del suo ruolo. L’articolo 92 della nostra Costituzione attribuisce solo al Presidente della Repubblica la nomina del Presidente del Consiglio e dei singoli Ministri (anche se questi su proposta del Presidente del Consiglio incaricato). Il paragone con Cuba è una boutade propagandistica ( che fa solo capire gli auspici del Signor Petta ), ma è offensiva della verità! E se Renzi ha accettato il Ministro dell’Economia indicato dal Presidente non ha ceduto ad alcun “diktat”, ma semplicemente ha riconosciuto (a malincuore? Può essere!) una doverosa prerogativa esclusivamente presidenziale.
3° affermazione falsa: far credere che basta chiedere, auspicare, volere le elezioni da parte di qualcuno perché queste automaticamente possano venire concesse dal Presidente della Repubblica. L’articolo 87 della nostra Costituzione vigente dice esplicitamente che solo il Presidente della Repubblica “indice le elezioni” e nel successivo articolo 88 si afferma solo che il Presidente “può scegliere una o entrambe le Camere”, con l’unico vincolo di sentirne i rispettivi presidenti. Quindi Napolitano non si è sottratto ad alcun impegno di “permettere al popolo italiano … di andare al voto”. Volutamente ho tralasciato l’inciso del Signor Petta -”secondo Costituzione” – per non aggravare ulteriormente la già pesante falsità di tale affermazione!
Detto per inciso, ma è un mio pensiero personale, chissà cosa di così trascendentalmente diverso sarebbe potuto accadere dopo neanche un anno dalle ultime elezioni! Forse “danni irreparabili al nostro Paese” li compie chi auspica il non realizzabile correttamente. È per questo che il citato “San Gennaro” non ha ancora fatto la grazia auspicata?
Tanto dovevo per semplice amore di verità. I desideri e le opinioni politiche sono altra cosa, anche se legittime, purché sia fatta salva la verità dei fatti!
Con stima.
Adriano Eberle
1 commento
Egreggio direttore anche io sono un assiduo lettore del suo giornale, siccome non sono un ruffiano, aggiungo che leggo e con molto interesse anche le altre testate che sono presenti nella CH. Presumibilmente il SIG. Petta non riterrà opportuno rispondere al signor Eberle, credo abbia cose piu’ importanti da fare, ma questa é solo una mia opinione. Niente da opinare sulla citazione degli articoli della costituzione tirati in ballo dal signore appena citato. Errore numero uno: Silvio Berlusconi é stato l’ ultimopres. delconsiglio eletto dal popolo, é questo é un dato di fatto, a prescindere dalle citazioni del sig. Eberle. E’ inutile arrampicarsi sui vetri egreggio signore, L’ attuale pres. del consiglio tale Renzi Matteo di Firenze, si é appropriato in modo indegno di un ruolo che non gli compete, tutte le citazioni degli articoli della costituzione italiani sono una inutile difesa nei confronti di chi non ha avuto gli attributi per mettersi in gioco. Lei dice il vero quando cita il presidente della repubblica, ma questa é la chiara dimostrazione che l’ attuale sistema di elegibilità del primo cittadino italiano, fà acqua da tutte le parti, credo e sono in molti ha dirlo, sia giunto il momento di dare al popolo anche questa responsabilità. Ormai il paese é pronto a questo cambia di tendenza, il primo cittadino italiano deve essere eletto dal popolo, come si fà in tutte le piu’ grandi Democrazie occidentali.Dunque credo sia inutile mettere in atto la solita arroganza pseudo culturale di una certa sinistra, uno dei maggiori leader della sinistra italiana, e non é difficile capire di chi si tratta, diceva: A prescindere da tutto, ognuno ha il diritto di esporre il suo pensiero, anche se ho i miei dubbi che questo aforismo venga rispettato da tutti. Ciaramente non condivido il suo pensiero, ma come mi é conscio lo rispetto. Mi permetta di uscire solo un attimo fuori tema? Non ho alcun dubbio che lei conosca l’ articolo 34 della costituzione italiana, che peccato qui’ in Svizzera viene sistematicamente violato, cosa ne pensa, non sarebbe il caso di cambiare anche la costituzione? Nessun rancore sig. Eberle, ho esposto solo il mio pensiero…le auguro un buon fine settimana.