Carriera e figli: ogni cosa ha i suoi tempi. In Svizzera alcune ditte scelgono di pagare il congelamento degli ovuli delle proprie dipendenti per pianificare le gravidanze
Mai come adesso la frase “programmare una gravidanza” è così colma di significato, soprattutto in Svizzera dove le donne hanno la possibilità di congelare i propri ovuli a spese della ditta per la quale si lavora. In questo modo le gravidanze possono essere pianificate in maniera quasi impeccabile, riuscendo a dedicarsi alla carriera fino a quando non si decide di “scongelare” l’ovulo preventivamente conservato.
Fertilità e carriera
Negli anni l’età media della maternità si è sensibilmente alzata in coincidenza con l’aumento del numero delle donne che decidono di dedicarsi alla carriera. Non è un segreto, dunque, che sempre più donne diventano mamme in età più adulta rispetto agli anni passati. Non è facile, infatti, per le donne riuscire a pensare alla carriera lavorativa e nello stesso tempo mettere al mondo dei figli e averne cura, per questo spesso bisogna fare una scelta di vita importante o l’attività lavorativa e la possibilità di fare carriera o diventare mamma. C’è anche una terza possibilità che è quella di rimandare la procreazione dopo essersi dedicate alla carriera e quindi diventare mamma in età matura, almeno finché la natura lo permette.
Secondo un recente studio dell’American Society for Reproductive Medicine, la possibilità di concepire spontaneamente all’età di 40 anni è pari al 5% ad ogni ciclo, inoltre, oltre alla quantità, anche la qualità degli ovociti prodotti dalle donne peggiora dai 35 anni in poi, quindi le possibilità di concepire in maniera naturare un bimbo con l’età è sempre più difficile.
Social egg freezing
Nonostante questo, oggi sono tante le donne che scelgono di accedere alla maternità in età (biologica) avanzata anche grazie ai progressi della scienza che viene incontro alle nuove esigenze femminili. Attraverso il congelamento preventivo degli ovuli, il “Social egg freezing”, le donne possono congelare i propri ovuli non fecondati, per utilizzarli in futuro. Un procedimento che in Svizzera sta sempre più aumentando. Secondo Peter Fehr, specialista in medicina riproduttiva presso la clinica OVA IVF di Zurigo, ogni anno circa il 30% in più delle pazienti ricorre al Social Egg Freezing che assicura una probabilità dell’80% di portare alla nascita di almeno un bambino con il congelamento di 15-20 ovuli.
I costi
Questo procedimento, però, ha dei costi consistenti che in Svizzera si aggirano intorno ai 10’000 franchi, più un contributo annuale per la conservazione, per motivi non medici, quindi esclusivamente a fini precauzionali. Ma adesso in Svizzera le donne hanno la possibilità di usufruire di questo servizio a spese del proprio datore di lavoro. Già da ottobre, per esempio, l’impresa farmaceutica Merck in Svizzera si assume i costi delle dipendenti che scelgono di congelare i propri ovuli. Secondo il direttore di Merck Svizzera, Florian Schick in questo modo la ditta sostiene le proprie dipendenti, contribuendo in maniera significativa a conciliare meglio vita professionale e famigliare. Diverse ditte svizzere potrebbero scegliere di pagare il congelamento degli ovuli alle proprie dipendenti, diventando una prassi diffusa come negli USA.
Donne incentivate o condizionate?
Certamente, non sono mancate le polemiche su questa pratica utilizzata per motivi esclusivamente preventivi e non medici, in modo particolare è la Commissione nazionale di etica (CNE) ad dichiararsi scettica. Markus Zimmermann, vice presidente CNE, interrogato sulla questione da ATS teme una forma di pressione implicita da parte delle aziende che scelgono di incentivare il Social Egg Freezing, come se le donne siano invogliate a privilegiare la carriera e rimandare la maternità, oltre al fatto che una tale scelta, se diffusa ampiamente, potrebbe rallentare gli sforzi per conciliare meglio famiglia e lavoro. “La maternità e il desiderio di avere figli sono questioni molto personali. Non dovrebbero esserci incentivi da parte del datore di lavoro in questo ambito”, afferma Zimmermann, sostenendo una intromissione di troppo nella sfera privata della dipendente.
I timori femminili
Ma la carriera, se pur importante, pare che non sia determinante né motivo esclusivo per la scelta del Social Egg Freezing da parte delle donne.
Ciò risulta negli studi condotti dal team di Julia Schmid, nell’ambito del progetto di ricerca da un punto di vista prettamente psicologico, «EEggg», presso l’Università di Zurigo.
Oltre a confermare l’aumento delle donne che ricorrono a questa pratica, secondo i dati raccolti, le circa 1000 persone interrogate su questa procedura mostrano che considerano questo metodo in modo molto positivo, ma il motivo principale che spinge a congelare gli ovuli non è la carriera, bensì la mancanza di un partner. Molte donne, infatti, rimandano attraverso il congelamento il desiderio maternità in attesa di una situazione di vita più stabile. Allo stesso modo incide anche la paura dell’infertilità con l’avanzare dell’età. Certamente, anche gli aspetti professionali possono avere un ruolo, ma pare in maniera minore rispetto agli altri motivi.
Redazione La Pagina