Merkel: nessuna decisione senza la Germania, cambiare il Patto di Stabilità dell’Unione
ATENE – Decine di migliaia di persone sono scese oggi in piazza ad Atene in occasione di uno sciopero generale contro il piano di austerità che sta paralizzando il paese. Dopo le manifestazioni e l’astensione dal lavoro proclamate ieri dal sindacato dei dipendenti pubblici Adedy e da quello comunista Pame, la protesta oggi si e’ estesa e trasformata in sciopero generale con la discesa in campo della confederazione del settore privato, Gsee. Lo sciopero generale, il terzo dall’inizio della crisi e il primo dopo l’annuncio delle nuove misure di austerità, sta fermando il paese oscurato da un black out informativo, a causa dello sciopero dei giornalisti, e bloccato dallo stop al traffico aereo, ferroviario, marittimo e urbano (questo parziale per consentire l’arrivo dei manifestanti). Sono chiusi inoltre ospedali, scuole, banche, uffici pubblici e negozi (questi ultimi con l’eccezione di Atene). Il piano di austerità, che deve essere votato in parlamento domani, e’ criticato, oltre che dai sindacati, da tutta l’opposizione politica che, a cominciare da Nuova Democrazia (ND, centrodestra), votera’ contro. Unica eccezione, forse, il piccolo partito di estrema destra Laos. La legislazione ha tuttavia sulla carta l’approvazione garantita grazie alla maggioranza di 160 seggi su 300 di cui gode il partito di governo Pasok. Il piano concordato con Ue-Fmi in cambio di 110 miliardi di euro in tre anni, prevede nello stesso periodo una riduzione della spesa per 30 miliardi grazie al congelamento dell’impiego e a tagli su salari e pensioni per i dipendenti pubblici, riforma fiscale con aumento dell’Iva e delle imposte su carburanti, alcolici, sigarette e beni di lusso. Nonche’, in virtu’ della riduzione delle indennita’ di licenziamento e degli straordinari, l’estensione della possibilita’ di licenziare nel settore privato. Contro il piano sono scesi oggi in piazza, con slogan contro il governo l’Ue e il Fmi, operai, impiegati, agricoltori, studenti, professori e pensionati, insieme all’intera sinistra parlamentare ed extraparlamentare e al movimento anarchico, con marce e concentrazioni in tutto il paese.
UE, ALTRI AIUTI IN 2013 SE NECESSARIO – “Anche nel 2013 copriremo le necessità della Grecia se ce ne sarà bisogno”: così il commissario Ue agli Affari Economici e Monetari Olli Rehn ha risposto a chi gli chiedeva se i 110 miliardi di aiuti stanziati per Atene fossero sufficienti. “Il piano Ue-Fmi è triennale, ed è stato pensato per coprire tutte le necessita di finanziamento della Grecia fino al 2012”. Il commissario ha però aggiunto che “anche nel 2013 copriremo tali necessità se ce ne sarà bisogno”.
MERKEL, NESSUNA DECISIONE SENZA LA GERMANIA – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha assicurato, parlando ai deputati del Bundestag, che nessuna decisione sugli aiuti alla Grecia sarà presa senza la Germania o contro la Germania, aggiungendo che “tutta l’Europa guarda verso la Germania”. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha sottolineato che dalla crisi finanziaria greca arriva una lezione, ovvero la necessità di cambiare il Patto di Stabilità dell’Unione Europea. Lo ha detto parlando al Bundestag, secondo quanto riferisce l’Afp
FINLANDIA, RISCHIO CONTAGIO SPAGNA ESISTE – Il ministro delle Finanze finlandese Jyrki Katainen afferma che sussiste il rischio che i problemi finanziari della Grecia possano contagiare Spagna e Portogallo. “Le nostre economie sono così legate tra loro che il rischio che i problemi passino da un paese all’altro sono molto alti”, ha dichiarato Katainen in un’intervista al canale finlandese Mtv3.
SPAGNA, BORSA DI NUOVO GIU’: VERTICE ZAPATERO-RAJOY – La borsa di Madrid, che ieri aveva chiuso a -5,4% fra voci di un contagio spagnolo della crisi greca, ha aperto anche oggi in negativo, segnando -3,2% alle 9:30 circa, mentre è ora iniziato un vertice fra il premier socialista José Luis Zapatero e il capo dell’opposizione Mariano Rajoy dedicato alla crisi. Ieri voci di una imminente richiesta di aiuti per oltre 200 miliardi da parte della Spagna al Fmi ha contribuito all’attacco speculativo contro il paese iberico. Una voce categoricamente smentita sia da Zapatero (che ha parlato di una “assoluta follia”) che dal Fmi. Prima dell’incontro di questa mattina con Zapatero, il primo da quasi due anni, il leader del Partido Popular ha detto che “non c’é più tempo da perdere”. Un appello all’unità del paese contro la crisi è venuto ieri dal re di Spagna Juan Carlos di Borbone. I due leader devono parlare in particolare del piano di aiuti alla Grecia e della riforma delle casse di risparmio spagnole.
GRECIA, SALE RENDIMENTO BOND 2 ANNI – Sotto pressione i titoli di stato greci: il rendimento del bond a due anni è salito di 34 punti base al 15,13%. Il titolo decennale avanza di 30 punti base al 9,67% e lo spread rispetto al corrispondente bund tedesco si attesta a quota 676 punti.
IN RIALZO RENDIMENTO BOND SPAGNA E PORTOGALLO – E’ in rialzo il rendimento dei titoli di Stato di Spagna e Portogallo: il bond decennale spagnolo è salito al 4,15% e quello portoghese al 5,59%. Per il Portogallo cresce la percezione de rischio debito: i credit default swaps segnano un aumento di 39 punti base a 383 punti, in base ai dati Cma DataVision riportati dall’agenzia Bloomberg.
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