Commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici: “Vogliamo che la Grecia resti nell’euro e lavoreremo per questo”
I greci hanno inviato un messaggio chiaro al loro governo, consegnando la vittoria elettorale alla sinistra radicale di Syriza, il partito di Alexis Tsipras, che potrebbe diventare il primo premier europeo a respingere la cura di austerità imposta da Bruxelles a seguito della crisi. Il ministro conservatore della riforme istituzionali Kyriakos Mitsotakis, ha ammesso la sconfitta congratulandosi con Syriza, avvertendolo però che “dovrà presto affrontare una situazione difficile”. La vittoria è stata salutata con esplosioni di gioia al quartier general del partito, una tenda allestita nel centro di Atene, tra canti di “Bella Ciao”, bandiere e lacrime. Il voto era atteso con ansia dai partner europei, preoccupati dalla dichiarata volontà di Tsipras di rinegoziare l’enorme debito greco e di sfidare i programmi d’austerità imposti in cambio di un prestito da 240 miliardi di euro dalla Ue.
Il voto dei greci “ha spezzato il circolo vizioso dell’austerità”, ha dichiarato nella notte Tsipras di fronte alla folla festante riunita all’università di Atene. Il prestito internazionale “è un fatto del passato”, ha aggiunto, dichiarando di voler “negoziare con i nostri partner internazionali” per trovare una soluzione accettabile alle due parti. Samaras ha ammesso la sconfitta e ha telefonato a Tsipras per congratularsi.
“Ho preso il Paese quando era sull’orlo della catastrofe”, si è difeso, “abbiamo evitato il peggio e ristabilito la credibilità”. Il leader di Syriza incontrerà Panos Kammenos, leader del partito di destra anti-prestito internazionale Greci Indipendenti (Anel). Lo ha reso noto Kammenos, sottolineando in un comunicato che l’Anel è pronto a dare il suo aiuto “perché questa nuova realtà sociale e politica venga stabilizzata per il bene del Paese, la nazione e il popolo greco”.
Con i suoi 13 seggi l’Anel potrebbe diventare partner di governo di Syriza. “Ho contattato Tsipras – ha detto Kammenos – mi sono congratulato per la vittoria e gli ho detto che i Greci indipendenti sosterranno il cambiamento politico. È tempo che tutti i greci si uniscano, indipendentemente dal credo politico e ideologico”.
Kammenos ha esplicitamente escluso ogni partecipazione ad un governo di cui faccia parte anche To Potami (17 seggi), il nuovo partito di centro-sinistra del giornalista Stavros Theodorakis. Quest’ultimo si è congratulato con Tsipras e ha sostenuto la necessità di “un’ampia coalizione”. Ma ha sottolineato che non entrerà a far parte “di un governo con euroscettici”, ricordando il suo slogan elettorale: “Cambiare tutto senza demolire il Paese”. “Il popolo greco ha parlato e il Paese rispetta la sua decisione” il premier greco Antonis Samaras ha ammesso così la sconfitta del suo partito Nea Demokratia alle elezioni politiche di oggi. “Il risultato elettorale non è piacevole per noi” ha aggiunto, sottolineando che il suo partito ha perso solo due punti percentuali rispetto al 2012.
Lunedì il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha giurato come primo ministro greco, davanti al presidente Karolos Papoulias. Diversamente da quanto accadeva in passato, Tsipras non ha giurato davanti ad una autorità religiosa. L’Europa sosterrà la Grecia, ma il governo ellenico deve rispettare gli impegni presi. Il messaggio che arriva dalla riunione dell’eurogruppo, il giorno dopo la vittoria di Alexis Tsipras, mette subito in chiaro quali sono le basi da cui partire. “Siamo pronti a lavorare con il nuovo governo e spero che inizieremo molto presto a parlarci. Siamo aperti alla discussione”, sottolinea il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Negli ultimi due anni “è stato fatto molto in termini di interessi e scadenze per alleggerire il peso del debito greco”, ricorda il presidente.
La possibilità di un’ulteriore estensione del programma di sostegno finanziario, osserva Dijsselbloem, “sarà uno dei primi temi che affronteremo con loro” ma “prima deve arrivare una richiesta da parte del nuovo governo”. La Commissione europea ‘”è pronta a continuare ad assistere la Grecia a ottenere questi risultati”, aggiunge il presidente, Jean-Claude Juncker.
“Vogliamo che la Grecia resti nell’euro e lavoreremo per questo”, assicura il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. Con il nuovo governo “vogliamo dialogare in modo costruttivo e presto inizieremo a discutere”, che però non si è sbilanciato sulle ipotesi per la rinegoziazione o il taglio del debito pubblico di Atene: “è troppo presto”, si limita a dire.
Aska, Adnkronos
Qualche dato sulla Grecia
Quota di disoccupati: 25%
Disoccupazione giovanile: 48,4%
Debito pubblico: 320 miliardi di Euro
Dal 2009 i greci hanno perso in media il 30% del salario
Dal 2009 sono stati eliminati 277’000 posti di lavoro statali