Grillo show a Bruxelles: “Noi siamo in guerra con la Bce, non con la Russia o l’Isis”
“Sono un clown al Parlamento europeo. E sono orgoglioso di essere un clown nella mia anima”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, presentando al Parlamento europeo a Bruxelles, il lancio della raccolta firma per il referendum contro l’euro. “Vogliamo la sovranità monetaria della nostra terra, vogliamo salvare le nostre imprese. Da quando siamo nell’euro tutti i parametri sono peggiorati”, ha rimarcato l’ex comico che ha puntato il dito contro la Germania di Angela Merkel. “È il Paese più corrotto d’Europa. Siamo noi e la Ddr ad aver pagato la riunificazione tedesca, con i nostri soldi. Questa Germania ci impone le sue idee e le sue allucinazioni economiche. Ci impone cose che sono il contrario della democrazia, persone non elette da nessuno. Questo perché anche la sua economia sta stagnando, mentre noi siamo in recessione totale”, ha aggiunto. “Noi non siamo in guerra con l’Isis e la Russia, siamo in guerra con la Bce”, ha detto ancora il leader pentastellato che poi ha attaccato il Lussemburgo di Jean-Claude Juncker definendolo “un paradiso fiscale affossa gli altri”. 3-4 mln firme per referendum, avanti anche con Lega e FI – A margine della presentazione Grillo ha poi spiegato che “se portiamo 3 o 4 milioni di firme in Parlamento può succedere anche un miracolo. Forse la Lega e una parte di Forza Italia che ha fatto campagna per uscire dall’euro voterà a favore dell’uscita dalla moneta unica”. Per il le leader M5S, infatti, “non è importante se è Salvini o la destra o la sinistra” a sostenere il referendum. “Noi agiamo su dei progetti. Se il progetto è buono ed è condiviso, andiamo avanti con chiunque”.
Infine non è mancato un attacco a Giorgio Napolitano: “Noi abbiamo chiesto l’impeachment del Presidente della repubblica. Senza di lui questa mancanza di dignità economica e sociale non ci sarebbe stata”. Al termine del suo monologo sulla consultazione popolare Grillo ha accettato una domanda di un eurodeputato dell’Ukip, partito alleato del M5S nel gruppo Efdd, scatenando le proteste dei giornalisti presenti. L’ex comico ha quindi deciso di interrompere la conferenza stampa e di accettare alcune domande a margine della conferenza stampa. “Siete voi giornalisti quelli con più responsabilità in questa situazione, più dei politici. Meno male che i vostri giornali stanno chiudendo. Trovatevi un altro lavoro perché i finanziamenti ai giornali tra un po’ non ci saranno più”, ha detto prima di interrompere la conferenza stampa.